Errore dns_probe_finished_nxdomain: cosa significa e come risolvere

Cos'è l'errore dns_probe_finished_nxdomain e com'è possibile risolverlo in Windows.

Quando si naviga con Google Chrome può capitare di imbattersi nell’errore Impossibile raggiungere il sito con un riferimento al codice dns_probe_finished_nxdomain: cosa significa e qual è la causa del problema?

L’errore dns_probe_finished_nxdomain è indizio del fatto che il browser non è riuscito a risolvere il nome a dominio richiesto dall’utente. Chrome non ha trovato alcuna indicazione in locale per risolvere il dominio né ha ottenuto una risposta valida dal server DNS configurato sul dispositivo in uso oppure sul router.

Se provate a digitare un nome a dominio inesistente nella barra degli indirizzi di Chrome riceverete infatti l’errore dns_probe_finished_nxdomain. Proprio perché il dominio indicato non è presente a livello di server DNS (manca la necessaria associazione tra indirizzo mnemonico e IP: vedere DNS Google, ecco come funzionano e perché sono utili).

La prima parte dell’errore potrebbe tradursi come segue: “verifica lato DNS terminata“. La seconda (“nxdomain“) può essere resa come “not existent domain” ovvero “nome a dominio inesistente“.

L’errore è molto comune sia con Chrome che con gli altri browser tanto che sia Chromium che la maggior parte dei prodotti derivati (come Microsoft Edge) restituiscono comunque il messaggio dns_probe_finished_nxdomain.

Come risolvere l’errore dns_probe_finished_nxdomain

La comparsa dell’errore di solito non ha a che vedere con l’assenza della connessione di rete perché in tal caso Chrome e gli altri browser restituirebbero il messaggio err_name_not_resolved.

Per superare la comparsa dell’errore dns_probe_finished_nxdomain è quindi possibile seguire alcuni semplici passaggi:

1) Verificare di aver digitato correttamente il nome a dominio del sito d’interesse nella barra degli indirizzi di Chrome, soprattutto se gli altri siti web risultassero correttamente raggiungibili.

2) Nel caso in cui si utilizzasse un servizio VPN verificarne il corretto funzionamento disattivandolo temporaneamente quindi verificando la possibilità di raggiungere i vari siti web. I principali client VPN forzano di solito l’utilizzo di propri server DNS in sostituzione di quelli impostati dall’utente sul singolo dispositivo o sul router, anche per evitare il problema noto come DNS leak: DNS leak: cos’è e cosa significa per gli utenti.

3) Premere Windows+R quindi digitare cmd e infine premere la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+INVIO per aprire il prompt dei comandi con i diritti di amministratore.
Impartire il comando ipconfig /flushdns per cancellare completamente la cache DNS di Windows. Provare quindi a visitare nuovamente la pagina web richiesta in precedenza.

4) Sempre al prompt dei comandi provare a digitare quanto segue per richiedere un nuovo indirizzo IP privato al router:
ipconfig /release
ipconfig /renew

5) Provare a cancellare la cache DNS gestita direttamente da Chrome. Per procedere in tal senso basta digitare chrome://net-internals/#dns nella barra degli indirizzi e cliccare sul pulsante Clear host cache.
Questo indirizzo speciale può essere utilizzato anche con Chromium e con tutti i browser da esso derivati, Edge compreso.

6) Sempre dalla finestra del prompt dei comandi aperta con i diritti amministrativi, digitando notepad %systemroot%\system32\drivers\etc\hosts suggeriamo di verificare che il file HOSTS di Windows non contenga corrispondenze errate tra indirizzi mnemonici e indirizzi IP: Modificare il file HOSTS e bloccare le app che chiamano casa.

7) Provare a cambiare i server DNS utilizzati per la risoluzione dei nomi a dominio. Impostare ad esempio quelli di Google (8.8.8.8 e 8.8.4.4) come primario e secondario nelle impostazioni dell’interfaccia di rete per il dispositivo in uso.
Le istruzioni per procedere sono illustrate nell’articolo Cambiare DNS in Windows, Linux, macOS e Android.
In alternativa è possibile configurare altri server DNS sul dispositivo locale: DNS migliori: quali usare per la navigazione.

Se l’intervento fosse risolutivo si potranno impostare i server DNS anche sul router in modo da configurarne automaticamente l’utilizzo da parte di tutti gli altri dispositivi client collegati in rete locale via cavo Ethernet o mediante connessione WiFi.

Gli indirizzi IP dei server DNS da usare sul router possono essere impostati accedendo all’interfaccia di amministrazione del dispositivo (di solito basta digitare 192.168.0.1 o 192.168.1.1 nella barra degli indirizzi del browser) quindi cercare la sezione LAN o Rete locale. Si troverà l’impostazione per specificare gli indirizzi IP dei server DNS prescelti.

Nel caso in cui non si riuscisse a risalire all’indirizzo IP del router per accedere alla sua interfaccia di amministrazione, basterà digitare ipconfig | findstr "Gateway". In questo modo si dovrebbe leggere l’indirizzo privato associato al router. Per l’accesso bisognerà comunque digitare nome utente e password corretti.

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