E’ cosa estremamente frustante essere costretti ad attendere il caricamento di tutta una serie di applicazioni, all’avvio di Windows, prima di poter prendere il controllo del sistema operativo.
Tra i software più adatti per controllare quali programma vengono automaticamente caricati ad oggi ingresso in Windows, ci sono HijackThis ed Autoruns. Già più volte recensiti nelle pagine de IlSoftware.it, sono tuttavia due utilità il cui impiego è consigliato soprattutto agli utenti più smaliziati. Entrambi i programmi, infatti, “non si esprimono” circa l’identità dei vari programmi posti in esecuzione automatica. Sta quindi all’utente esaminare nel dettaglio ogni singolo elemento aiutandosi eventualmente con quale ricerca in Rete. Un ottimo sito a cui fare riferimento è CastleCops. Inserendo il nome del file, a proposito del quale si desiderano ottenere informazioni, all’interno dell’apposita casella quindi cliccando sul pulsante Search, CastleCops restituirà una serie di dati relativi all’identità del programma specificato. Il sito raggruppa i vari oggetti software conosciuti in diverse categorie che ricalcano da vicino la suddivisione operata da HijackThis all’atto della generazione del suo file di log. Ad esempio, cliccando su StartupList, si avrà la possibilità di consultare il ricchissimo database di CastleCops relativo alle applicazioni che vengono avviate insieme con Windows.
StartUpLite è un programma che utilizza un approccio differente occupandosi di informare l’utente solamente sulle applicazioni, caricate all’avvio del sistema operativo, la cui esecuzione è riconosciuta come inutile oppure superflua. Diversamente, quindi, rispetto ad HijackThis ed Autoruns, StartUpLite non mostra tutti gli elementi software posti in esecuzione automatica ed avviati ad ogni ingresso in Windows ma solo ed esclusivamente quelli ritenuti non strettamente necessari per il corretto funzionamento del sistema operativo e delle applicazioni installate.
Il programma non necessita di installazione e pesa appena 200 KB. Appena eseguito, StartUpLite mostra subito gli elementi riconosciuti come superflui e, per ciascuno di essi, offre la possibilità di disattivarli temporaneamente (casella Disable), rimuoverli in modo definitivo (Remove) oppure non compiere alcun tipo di intervento (No action).
Cliccando sul pulsante Continue, il software provvederà ad applicare le modifiche scelte ricordando che, affinché abbiano effetto, è necessario riavviare il sistema operativo.
Giunto alla seconda versione, PC Decrapifier è invece uno strumento che si occupa di disinstallare tutti i software che l’utente non ritiene utili e che spesso ci si ritrova preinstallati sul sistema all’acquisto di un nuovo personal computer.
Facendo riferimento a questa pagina (sito web ufficiale), è possibile consultare l’elenco completo delle applicazioni che PC Decrapifier è in grado di rimuovere dal sistema.
Per utilizzare il software non è richista alcuna installazione: è sufficiente fare doppio clic sul file eseguibile di PC Decrapifier per avviarlo.
In prima istanza, il programma richiede all’utente se stia o meno utilizzando un personal computer appena acquistato quindi consiglia la creazione di un punto di ripristino (pulsante Create restore point) in modo tale che, nel caso in cui ci si dovesse rendere conto di aver commesso un errore, si possa agevolmente tornare sui propri passi.
Il secondo passo consiste nella selezione delle applicazioni che si desiderano eliminare dal sistema in uso. Prima di procedere è ovviamente consigliabile valutare con attenzione se le applicazioni presenti sul sistema acquistato possano potenzialmente risultare di qualche utilità.
Sul sito del programma sono riportati alcuni interessanti grafici che mostrano una serie di statistiche legate ai software che gli utenti di PC Decrapifier hanno eliminato dai propri sistemi con maggior frequenza. In testa alla classifica vi è, ad oggi, la rimozione di motori di ricerca ed home page “personalizzate” all’interno del browser di default (Internet Explorer). Al secondo posto vi sono una serie di elementi superflui caricati all’accensione del sistema. Più in basso, in classifica, le toolbar di Yahoo!, Google e il software per il desktop searching Google Desktop.