Microsoft ha compiuto un altro passo avanti verso il rilascio della versione finale di Visual Studio 2010. Il 10 febbraio 2010 il colosso di Redmond ha infatti rilasciato pubblicamente la prima “release candidate” (RC) del prodotto che integra, tra l’altro, anche il framework .Net 4.0. Il lancio della versione definitiva dell’ambiente di sviluppo integrato, in un primo tempo fissato per il prossimo 22 marzo, avverrà – molto probabilmente – il 12 aprile con una serie di eventi in tutto il mondo. Il rinvio era stato motivato dai tecnici di Microsoft con l’intento di risolvere alcuni problemi di performance, via a via lamentati da molti “beta tester”.
Il framework .Net 4.0 sembra essere di dimensioni più compatte rispetto al passato mentre Visual Studio 2010 consentirà di sviluppare, tra le altre, anche applicazioni compatibili con la piattaforma collaborativa Microsoft SharePoint, con Windows Azure e, naturalmente, con Windows 7.
“L’obiettivo del rilascio della RC consiste nell’ottenere quanti più feedback possibile in modo da assicurarci che tutti i problemi di performance siano stati risolti“, ha dichiarato S. Somasegar, vice presidente senior della divisione sviluppo di Microsoft. Tutti gli interessati potranno provare le varie versioni di anteprima di Visual Studio 2010. Oltre alle versioni “Professional”, “Premium” ed “Ultimate”, Microsoft rilascerà – così come accaduto per le versioni 2005 e 2008 di Visual Studio – anche una “Express Edition” ossia un’edizione dell’ambiente di programmazione distribuita a titolo completamente gratuito.
A coloro che volessero provare in anteprima la Release Candidate, versione non definitiva e quindi potenzialmente instabile, di Visual Studio 2010, suggeriamo di effettuare l’installazione solamente su macchine di test, utilizzate per scopi non produttivi, oppure su “virtual machine” (sempre che si disponga di un sistema dotato dei requisiti hardware sufficienti).
Per provare la Release Candidate di Visual Studio 2010, è necessario scaricare tutti i file che compongono il pacchetto d’interesse (un file con estensione .exe e più file con estensione .rar) e salvarli nella medesima cartella. Facendo doppio clic sul file .exe, verrà avviata la procedura di decompressione degli archivi compressi e la generazione di un “corposo” file in formato ISO. Tale ISO contiene l’immagine vera e propria del contenuto del DVD d’installazione di Visual Studio 2010: è necessario masterizzarla su un supporto vuoto usando un programma “ad hoc” (vanno benissimo, allo scopo, quelli presentati in questo articolo).
I file .exe e .rar, prelevati dal sito web di Microsoft, potranno poi essere eliminati.
Visual Studio 2010 porta con sé alcune importanti novità raggruppabili in quattro macrocategorie: quelle volte all’efficienza, quelle frutto della maturazione delle tecnologie già esistenti, le novità volte all’estensibilità, le novità risultato delle tendenze più recenti.
Una delle novità più importanti introdotte in Visual Studio 2010 è la nuova IDE (Integrated Development Environment) interamente basata su WPF, la rinnovata interfaccia grafica che supporta descrittori XML per gli elementi che compongono l’interfaccia, grafica vettoriale oltre a numerosi effetti. L’obiettivo di WPF consiste nella rimozione di tutti quei lacci che vincolavano lo sviluppo di applicazioni .Net al modello tradizionale di Windows. WPF usa un sistema di nuova concezione che trae vantaggio, tra l’altro, anche dall’uso delle librerie grafiche DirectX, in modo da sfruttare la potenza di calcolo delle moderne schede video.
La IDE integra delle caratteristiche in precedenza disponibili solo mediante l’aggiunta di particolari add-on: tra queste vengono ricordati prodotti come R# e Refactor.
Molte tecnologie “.Net-based”, come ASP.NET non hanno subìto grandi cambiamenti in questa versione di Visual Studio.
Microsoft ha piuttosto deciso di integrare la popolare libreria JavaScript jQuery nell’ambiente di sviluppo. Sebbene non si tratti di un intervento strettamente collegato a .NET, jQuery è senza dubbio un’aggiunta di notevole interesse visto anche il comune utilizzo che se ne sta facendo nelle moderne applicazioni web.
Appaiono migliorate anche le librerie Ajax sviluppate in proprio da Microsoft: esse consentono di mettere facilmente in correlazione una base dati con lo script operante lato client.
Visual Studio 2010 guarda anche alle tendenze più recenti. A cominciare dal “cloud computing”, una delle espressioni più utilizzate nel corso del 2009. La versione 2010 di Visual Studio, infatti, si prefigge come obiettivo quello di integrarsi strettamente con Windows Azure, la piattaforma “cloud” concepita da Microsoft che può essere sfruttata per ridurre i costi e semplificare la gestione dell’infrastruttura aziendale.
Visual Studio 2010, poi, vista la sempre più massiccia diffusione di CPU multicore, ottimizza il concetto di parallelizzazione.
La finestra per la creazione di un nuovo progetto consente di scegliere la versione del framework .Net da utilizzare per lo sviluppo di un’applicazione. Di default viene proposta la versione 4.0 ma è possibile selezionare anche una release precedente. Questa possibilità (“multi-targeting”) permette di continuare, ad esempio, lo sviluppo di un’applicazione creata servendosi di una precedente versione di Visual Studio senza la necessità di perdere subito tempo nella fase di test e di upgrade verso il nuovo framework.
La finestra degli strumenti (Toolbox) e quella delle proprietà saranno immediatamente aggiornate a seconda della versione del framework .Net selezionata. Ad esempio, le proprietà non disponibili in una determinata versione del framework non saranno visualizzate. Visual Studio 2010 cercherà anche di proporre le versioni di componenti sviluppate da terze parti più adatte alla versione del framework in uso.
Intellisense, la funzionalità che consente di fruire del completamento automatico, è stata poi migliorata in termini di performance riuscendo ora a proporre suggerimenti con una velocità che supera dalle due alle cinque volte quella garantita dalle versioni precedenti.
Inoltre, viene ora effettuato anche un riconoscimento parziale delle stringhe digitate dal programmatore nella finestra del codice. Digitando, ad esempio, il termine box
, Intellisense offre numerosi risultati: una caratteristica molto utile quando non si riesce a ricordare l’esatto nome, ad esempio, di una classe, di una proprietà, di una funzione o di una costante.
Visual Studio 2010 permette poi di “navigare” rapidamente tra le differenti istanze di un oggetto. Cliccando ad esempio, su un qualunque metodo, la IDE di Visual Studio provvederà ad evidenziare in grigio tutte le altre occorrenze presenti nel medesimo file. Per passare velocemente da un’istanza all’altra è possibile usare la combinazione di tasti Ctrl+Maiusc+freccia su o Ctrl+Maiusc+Freccia giù.
Sempre sul lato “usabilità”, la nuova versione di Visual Studio offre anche la funzione Navigate to. Richiamabile dal menù Edit, Navigate to consente di portarsi in corrispondenza di una specifica porzione di codice e si rivela spesso più rapida rispetto alla classica funzionalità di ricerca.
La funzionalità “box selection” consente di effettuare automaticamente la stessa modifica su più righe di codice.
I “breakpoint”, si sa, sono molto utili nella fase di debug di un’applicazione perché consentono di fissare dei punti, nel codice, in corrispondenza dei quali l’esecuzione del programma deve essere sospesa in modo da poter verificare con comodo il valore delle variabili e lo stato degli oggetti. In Visual Studio 2010 è possibile importare, esportare ed etichettare i breakpoint. Questa possibilità risulta utile allorquando si desideri condividere i breakpoint con un collaboratori o quando si voglia tornare ad una precedente impostazione di debugging. Accanto ad ogni breakpoint esportato è indicata la riga di riferimento: se si modifica il codice e si reimportano i breakpoint, tuttavia, questi non saranno più posizionati, com’è ovvio, nella posizione desiderata.
Il contenuto della finestra del codice può essere ora ingrandito o rimpicciolito al bisogno: è sufficiente mantenere premuto il tasto CTRL mentre si agisce sulla rotellina di scorrimento del mouse.
Miglioramenti prestazionali riguardano anche l’aggiunta dei riferimenti (finestra Project, Add reference): con Visual Studio 2010 è molto più rapido inserire dei riferimenti al progetto sul quale si sta lavorando.
Visual Studio 2010 consente di salvare blocchi di codice (“code snippets”) per un’eventuale successiva inclusione in altri progetti. Mentre in Visual Studio 2008 la creazione e la gestione dei propri stralci di codice risultava difficoltosa senza l’impiego di applicazioni sviluppate da terzi, nell’ultima versione di Visual Studio la procedura è molto semplice e già integrata nell’IDE.
Aggiunto anche il supporto per monitor multipli e la possibilità di trascinare le finestre fuori dalla IDE vera e propria.