Il comando DISM (Deployment Image Servicing and Management) è uno strumento per la gestione delle immagini di Windows che risulta però essenziale nelle operazioni di manutenzione del sistema e per la risoluzione dei problemi.
Abbiamo usato il comando DISM in molteplici nostri articoli: in generale, tuttavia, DISM può essere utilizzato per preparare un’immagine di sistema prima di distribuirla su più dispositivi. Ciò include la rimozione di componenti non necessari, l’aggiunta di driver e l’attivazione di funzionalità specifiche.
DISM è particolarmente utile per la gestione di grandi reti di computer, quando cioè risulta necessario distribuire e gestire immagini di sistema su un ampio numero di dispositivi (supporta i formati WIM, ESD, VHD, VHDX, MSU).
Integrato in tutte le moderne versioni di Windows, DISM può essere utilizzato per riparare i file di sistema danneggiati o mancanti. Ciò può essere utile se si verificano problemi durante l’avvio del sistema, l’installazione di aggiornamenti o in generale se Windows risulta instabile e restituisce errori.
Da Windows il comando DISM deve essere sempre eseguito dal prompt dei comandi, da una finestra PowerShell o dalla finestra Terminale di Windows 11. In tutti i casi è necessario agire previa acquisizione dei diritti di amministratore.
Si può digitare cmd
nella casella di ricerca di Windows quindi scegliere Esegui come amministratore oppure premere Windows+X
e scegliere Windows PowerShell (amministratore) o Terminale (Admin).
Come eseguire DISM da Windows
Quando Windows risulta avviabile ma presenta problemi di vario genere, è possibile impartire il seguente comando dalla finestra del terminale:
Il comando verifica se nella cartella di sistema WinSxS fossero presenti file danneggiati.
Altrimenti nota con il nome di Component store, la cartella WinSxS conserva alcune copie dei componenti necessari per il corretto funzionamento del sistema. Il contenuto di questa directory è formato dall’installazione di Windows e da Windows Update che vi conserva gli elementi installati con i vari aggiornamenti.
Il messaggio Non sono stati rilevati danneggiamenti dell’archivio dei componenti conferma che i file presenti nella cartella WinSxS non sembrano manifestare alcun problema.
Se DISM rileva errori, potrebbe richiedere un’ulteriore analisi per determinare la causa e risolvere il problema.
Se l’utilizzo dell’opzione /CheckHealth
non rileva problemi, di solito l’esecuzione di /ScanHealth
non è necessaria.
Con il comando seguente è infatti possibile avviare una verifica approfondita sul contenuto del Component store alla ricerca di eventuali problemi:
Il comando verifica l’integrità di ogni singolo file e cerca di riparare l’immagine utilizzando i file necessari.
Utilizzando il comando presentato di seguito, Windows esegue un’operazione di riparazione e ripristino dell’immagine di Windows. Questa opzione è utilizzata per ripristinare eventuali file danneggiati o mancanti ai fini della riparazione del sistema operativo:
Quando si utilizza l’opzione /RestoreHealth
, DISM esegue i seguenti passaggi:
– Verifica l’integrità dell’immagine di Windows per accertare se vi siano problemi o file danneggiati.
– Scarica file mancanti da Windows Update o in alternativa li recupera da una copia locale dell’immagine di Windows.
– Sostituisce i file danneggiati rimpiazzandoli, ove necessario, con una copia funzionante.
Al termine di queste operazioni si può utilizzare il noto comando sfc /scannow
per rilevare e correggere i problemi relativi all’installazione corrente di Windows.
Riparazione in modalità offline con DISM
Se per qualsivoglia ragione (connessione di rete non disponibile, problemi con Windows Update,…) non è possibile risolvere con i comandi visti in precedenza, è possibile tentare una riparazione offline con DISM. Come suggerisce la denominazione stessa, in questo caso si utilizza un’immagine di Windows contenuta nel supporto d’installazione del sistema operativo.
Abbiamo visto ad esempio come scaricare la ISO di Windows 11 e come effettuare il download di Windows 10 in formato ISO.
Utilizzando il Media Creation Tool si ottiene un supporto d’installazione che ospita, nella cartella \Sources
un file dal nome install.esd
. Diversamente, scaricando l’immagine del supporto d’installazione usando altri sistemi presentati nei due articoli citati in precedenza, si ottiene un file install.wim
memorizzato nella stessa cartella.
In ogni caso è necessario cliccare due volte sul file ISO contenente il supporto d’installazione di Windows, verificare la lettera identificativa di unità assegnata dal sistema operativo nella finestra Questo PC e controllare se la cartella \Sources
contiene install.wim
o install.esd
.
Il comando seguente consente di riparare l’immagine di Windows usando i file contenuti nel supporto d’installazione del sistema operativo:
Al posto di D: va indicata la lettera identificativa di unità associata al contenuto del file ISO mentre a install.wim va sostituito install.esd se l’immagine del supporto d’installazione fosse stata generata a partire dal Media Creation Tool.
L’opzione /LimitAccess
evita che DISM utilizzi Windows Update come sorgente per la riparazione.
I file d’immagine contenuti nei supporti d’installazione di Windows spesso contengono più edizioni del sistema operativo.
Nella parte finale dell’articolo sui comandi da memorizzare per risolvere i problemi di Windows, abbiamo spiegato anche come indicare a DISM quale edizione utilizzare.
Anche in questo caso, al termine dell’operazione, si può lanciare il comando sfc /scannow
per riparare l’installazione di Windows.
Nell’articolo su come riparare da soli un PC abbiamo spiegato anche come ripristinare un sistema che non si avvia con DISM e SFC.
Altri possibili utilizzi del comando DISM
In un altro articolo abbiamo visto come installare Windows con il comando DISM e avviare il caricamento del sistema.
DISM, tuttavia, permette anche di effettuare il backup dei driver installati in Windows e salvarli in una cartella di propria scelta.
Inoltre, se si realizzasse che il sistema non riesce più ad avviarsi dopo l’installazione di un aggiornamento o un driver, è possibile disinstallare gli ultimi aggiornamenti di Windows, cosa fattibile anche attraverso il menu di emergenza al boot del sistema operativo (voce Disinstalla aggiornamenti).