DiskPulse: controllare le modifiche apportate a file e cartelle

Di strumenti per monitorare l'attività del sistema con particolare riguardo agli interventi applicati alla configurazione di Windows da parte delle procedure di installazione e disinstallazione dei vari programmi, abbiamo spesso parlato in pas...

Di strumenti per monitorare l’attività del sistema con particolare riguardo agli interventi applicati alla configurazione di Windows da parte delle procedure di installazione e disinstallazione dei vari programmi, abbiamo spesso parlato in passato.
Negli articoli seguenti abbiamo illustrato il funzionamento di applicazioni come Total Uninstall, Spyme Tools, InstallWatch Pro, RegShot e del software “made-in-Redmond” Windows System State Analyzer:

Con il software DiskPulse aggiungiamo un tassello in più. Il programma non consente, purtroppo, di tracciare la lista delle modifiche applicate al registro di sistema di Windows purtuttavia si presenta come una soluzione piuttosto completa e ben congeniata per monitorare gli interventi applicati al file system ossia ai file memorizzati sull’intero disco fisso, su singole partizioni od all’interno di specifiche cartelle.
Rispetto alle soluzioni presentate negli articoli precedentemente citati, DiskPulse effettua un’analisi in tempo reale dell’attività del disco.

Di DiskPulse esistono più versioni: una, quella che vi proponiamo, è completamente gratuita sebbene consti di alcune limitazioni rispetto alla Pro ed alla Ultimate.

Un software come DiskPulse può essere impiegato, ad esempio, per controllare quali modifiche sono state apportate al sistema (in termini di file aggiunti, creati, eliminati e rinominati) da parte della procedura d’installazione di un programma.
Per impostazione predefinita, DiskPulse offre la possibilità di monitorare il contenuto della partizione di sistema. Il modo più rapido per impiegare il software, quindi, consiste nello specificare la cartella da sottoporre a verifica (finestra principale) e premere il tasto Monitor in alto a sinistra.

Nella scheda Directories è poi ovviamente possibile aggiungere nuove cartelle da monitorare e rimuoverne delle altre. In Events, invece, si può indicare le operazioni che DiskPulse deve essere in grado di rilevare. La scelta è molto ampia: per non correre il rischio di ottenere un resoconto finale troppo “pingue”, contenente informazioni non particolarmente utili, suggeriamo di lasciare attive solamente le prime tre caselle ed eventualmente le ultime tre.

Dopo aver cliccato il pulsante Start, DiskPulse inizierà a tenere d’occhio il contenuto delle directory indicate e a visualizzare immediatamente qualunque modifiche dovesse essere apportata.

Il pulsante Pause della barra degli strumenti consente di sospendere temporaneamente l’attività di monitoraggio. Le operazioni effettuate sui file vengono evidenziate con delle colorazioni differenti: verde per la creazione di elementi, arancione per la ridenominazione, giallo per la modifica, rosso per l’eliminazione.
Cliccando con il tasto destro del mouse su ciascun file, è possibile portarsi nella cartella che lo contiene (Open location in Explorer…), aprirlo con un determinata applicazione (Open file with…) oppure consultarne le proprietà (Properties…).

Ricorrendo al pulsante Reset si può, in qualunque momento, cancellare la “cronologia” delle modifiche sinora registrate da parte di DiskPulse.

Purtroppo il report degli interventi non può essere salvato su disco sotto forma di file successivamente consultabile: si tratta di una prerogativa riservata unicamente agli utenti delle versioni a pagamento del software.

Utilizzando il pulsante Profiles è possibile creare sino a tre differenti profili per tenere traccia di differenti cartelle memorizzate sul disco fisso.

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