Ben lungi dall’essere un’utilità di tipo commerciale, DiskDigger ha evidenziato ottime abilità in fase di recupero di file cancellati da dischi fissi ed unità di memorizzazione rimovibili. DiskDigger, infatti, è un programma freeware capace di recuperare file cancellati non solo dai dischi fissi ma anche da unità USB e schede di memoria (come quelle impiegate nelle fotocamere digitali).
L’azione di DiskDigger avviene a basso livello: il programma è infatti in grado di effettuare una scansione sui dischi riformattati o formattati in modo non corretto. L’applicazione può quindi esaminare anche le unità alle quali il sistema operativo non riesce ad assegnare una lettera identificativa.
Uno dei vantaggi derivanti dall’uso di DiskDigger è che il programma non richiede l’avvio di una procedura d’installazione. Inoltre, l’utilità può essere salvata su qualunque unità esterna ed eseguita senza necessità di copiarla sul disco fisso. Il consiglio più banale ma sempre valido per avere le maggiori possibilità di recupero di file erroneamente od accidentalmente rimossi, consiste infatti nell’evitare qualunque ulteriore utilizzo dell’unità disco contenente i dati oggetto di ripristino. Qualunque operazione di sovrascrittura compiuta dopo l’eliminazione di un file dal disco può comprometterne il recupero. Avviando DiskDigger da un’unità esterna si hanno maggiori “chance” per il ripristino dei dati ai quali si è interessati.
Come ha espressamente dichiarato l’autore di DiskDigger, lo sviluppo del programma è continuamente in divenire. Rispetto alle prime versioni, l’utility freeware è infatti oggi in grado, ad esempio, di recuperare i nomi originali dei file già cancellati, operazione che in passato non era possibile.
Le modalità per il recupero dei file rimossi sono due: la prima viene definita “approfondita” la seconda “ancor più approfondita”. Nel primo caso, DiskDigger effettua una scansione dei supporti indicati dall’utente, formattati con i file system NTFS, FAT32, exFAT, FAT16 o FAT12. Questa modalità operativa ha il vantaggio di essere molto veloce, di consentire il recupero di qualsiasi genere di file e di ripristinare i nomi originali dei vari file.
Nel secondo caso (Dig deeper), invece, DiskDigger può esaminare qualunque tipo di file system. Tra gli svantaggi, una minore rapidità rispetto al primo metodo, l’impossibilità di ripristinare i nomi dei file ed i file frammentati ed il supporto limitato a talune tipologie di file.
Un altro vantaggio derivante dall’utilizzo di DiskDigger è la possibilità di ottenere un’anteprima, in tempo reale, dei file cancellati. Ove possibile, infatti, il programma mostra il contenuto dei file già rimossi dal disco facilitando l’attività di individuazione del materiale di proprio interesse. L’anteprima risulta già fruibile in fase di scansione dell’unità disco.
Dopo aver scelto l’unità disco da analizzare ed il metodo per la scansione del contenuto della stessa, DiskDigger mostrerà una schermata contenente l’elenco dei file recuperabili. Nella scheda Preview viene proposta, ove possibile, un’anteprima del file selezionato mentre cliccando su File information si possono consultare una serie di informazioni aggiuntive (particolarmente utili sono quelle relative alle date di creazione e di modifica).
Agendo sulla scheda Search criteria, si può impostare un filtro che consente di ottenere l’elenco dei file che rispettano determinate caratteristiche (nome del file e/o dimensioni superiori od inferiori al valore inserito).
I tasti MAIUSC / CTRL ed il pulsante sinistro del mouse consentono di tentare il recupero dei file indicati. Per dare il via all’operazione di ripristino, basta cliccare sul pulsante Restore selected files: DiskDigger richiederà di specificare una cartella all’interno della quale verranno salvati i file ripristinati.