Uno dei problemi che gli utenti di Windows 10 e di Windows 8.1 segnalano con maggior frequenza è il disco fisso che improvvisamente inizia ad effettuare operazioni di lettura e scrittura al massimo delle sue possibilità.
È facile accorgersene perché premendo la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+ESC
per aprire il Task Manager, il disco è al 100% nella scheda Processi (alla comparsa della finestra Gestione attività assicurarsi di cliccare su Più dettagli).
Di seguito presentiamo una serie di suggerimenti per provare a risolvere il problema del disco al 100% in Windows.
Suggeriamo di applicare i consigli uno dopo l’altro per cercare di identificare la causa della problematica. Non si tratta, ovviamente, di soluzioni scolpite sulla pietra perché le motivazioni che possono portare all’utilizzo anomalo del disco fisso possono essere davvero molteplici.
Tra le varie verifiche dovreste comunque trovare quella che aiuterà ad isolare il problema.
1) Controllare se il disco fosse danneggiato
Nella casella di ricerca di Windows 10 o di Windows 8.1 digitare cmd
quindi premere la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+Invio
per aprire il prompt dei comandi con i diritti di amministratore.
Digitare il comando che segue e confermare con la pressione del tasto S la scansione del disco al successivo riavvio del sistema:
A questo punto si può procedere con il riavvio di Windows.
Durante la fase di boot, l’utilità chkdsk
provvederà ad analizzare lo stato del disco e a correggere eventuali errori.
I sistemi di alcuni produttori permettono l’accesso a un’utilità di scansione degli errori su disco che può essere avviata subito all’accensione del PC. Su alcune macchine si attiva premendo, ad esempio, il tasto F12. Fare quindi riferimento alle indicazioni del produttore per accedere alle utilità diagnostiche.
2) Fermare il servizio Windows Search
Il servizio Windows Search è responsabile della scansione dei file memorizzati sul PC e della scansione del loro contenuto. Nell’articolo Cercare file sul PC Windows più velocemente abbiamo visto come funziona il servizio e come è possibile ottimizzarne il funzionamento.
Per verificare se fosse Windows Search il responsabile del disco al 100%, è sufficiente aprire il Prompt dei comandi con i diritti di amministratore (stessa procedura vista al punto precedente) quindi digitare quanto segue:
Se si volesse disabilitare in modo permanente il servizio Windows Search, si può digitare:
Per riattivare il tutto, qualora non fosse Windows Search la causa del disco al 100%, si possono usare i comandi seguenti:
sc config WSearch start=delayed-auto
sc start WSearch
3) Fermare il servizio Superfetch
Il servizio Superfetch di Windows monitora file e applicazioni utilizzati dall’utente e si attiva per velocizzarne le successive aperture. Il meccanismo svolge una sorta di “precaricamento” dei dati che il sistema operativo ritiene vengano utilizzati più spesso.
Uno dei consigli quando il disco è sempre al 100%, è di provare a disattivarlo ricorrendo al seguente comando da prompt:
Attendere quindi qualche minuto per verificare se la modifica abbia avuto o meno impatto sull’utilizzo del disco fisso.
4) Reimpostare la memoria virtuale usata da Windows
Un ulteriore test da effettuare consiste nel reimpostare la dimensione del file di paging usato da Windows (memoria virtuale).
Per procedere premere Windows+R
quindi digitare sysdm.cpl
e premere Invio.
Cliccare quindi sulla scheda Avanzate, sul pulsante Impostazioni in corrispondenza del riquadro Prestazioni quindi ancora su Avanzate.
Qui fare clic su Cambia e disattivare la casella Gestisci automaticamente dimensioni file di paging per tutte le unità.
Dopo aver scelto l’opzione Dimensioni personalizzate, indicare come dimensione massima 1024 x 1,5 x GB di RAM installata. Ad esempio, se sul sistema fossero installati 4 GB di RAM scrivere 6144 nella casella Dimensioni massime.
Confermare le modifiche premendo OK e riavviando il sistema.
Da una finestra del prompt dei comandi aperta con i diritti di amministratore, digitare quindi:
5) Disabilitare l’antivirus e Windows Defender
Alcuni software antivirus, compreso Windows Defender, possono creare qualche problema in varie configurazioni.
Per verificare se l’utilizzo del disco fisso scendesse immediatamente, suggeriamo di disabilitare temporaneamente Windows Defender o l’antivirus di terze parti installato sul sistema.
Se la situazione dovesse migliorare, suggeriamo di provare a installare un antivirus alternativo verificandone l’impatto complessivo sulle risorse del sistema.
6) Disattivare il prefetching in Google Chrome
Se si utilizzasse il browser di Google, suggeriamo di provare a disattivare la funzionalità di prefetching digitando chrome://settings/search#privacy
nella barra degli indirizzi quindi disattivando la casella Utilizza un servizio di previsione per velocizzare il caricamento delle pagine web.
7) Provare a disinstallare Skype e utilizzare Skype for Web
Il client Skype stand alone può affossare le prestazioni del sistema chiedendo l’effettuazione di diverse operazioni di lettura e scrittura su disco, soprattutto quando non è direttamente utilizzato dall’utente.
Suggeriamo di provare a disinstallare completamente Skype digitando Programmi e funzionalità nella casella di ricerca di Windows.
Al posto del client Skype tradizionale, si può ricorrere a Skype for Web: Skype Web e altri servizi per fare chiamate e videochiamate senza installare plugin, assolutamente non impattante dal punto di vista delle performance.
8) Attenzione al bug nel driver del controller AHCI
Premere la combinazione di tasti Windows+R
, digitare devmgmt.msc
quindi individuare la voce Controller IDE ATA/ATAPI. Qui fare clic sul Controller AHCI (spesso compare come Standard SATA AHCI Controller.
A questo punto si dovrà selezionare la scheda Driver quindi fare clic sul pulsante Dettagli driver.
Nel caso in cui si vedesse comparire il percorso c:\windows\system32\DRIVERS\storahci.sys
, si dovrà chiudere la finestra, portarsi nella scheda Dettagli quindi scegliere Percorso istanza dispositivo dal menu a tendina Proprietà.
Cliccando con il tasto destro sul Valore, si dovrà selezionare la voce Copia e incollarlo, usando la combinazione di tasti CTRL+V
in un normale editor di testo.
Il passo seguente consiste nell’aprire l’Editor del registro di sistema (Windows+R
quindi digitare regedit
) e portarsi in corrispondenza della chiave HKEY_LOCAL_MACHINE\System\CurrentControlSet\Enum\PCI\
.
Dopo aver individuato la stringa corrispondente all’istanza copiata in precedenza e incollata nell’editor di testo, si dovrà aprire la sottochiave Device Parameters\Interrupt Management\MessageSignaledInterruptProperties
e modificare in 0 il valore MSISupported
nel pannello di destra.