ImageX è uno strumento basato su riga di comando che consente di creare un file d’immagine contenente la configurazione completa del disco fisso in uso, ripristinabile successivamente in qualunque momento. Parte integrante del Windows Automated Installation Kit (WAIK), ImageX può essere impiegato per gestire i file d’immagine – aventi estensione .wim
– non solo sul sistema locale ma anche in configurazioni di rete. Il medesimo strumento può essere impiegato una volta che si è configurato il sistema di origine secondo le proprie esigenze per generare un’immagine contenente tutte le informazioni memorizzate sul disco fisso, da ripristinare nel caso in cui si dovessero rilevare problemi di stabilità. ImageX può essere impiegato come software di “disk imaging” anche per migrare la configurazione di un sistema su altre macchine, ad esempio utilizzandolo unitamente con SysPrep (ved. questo articolo).
Il primo passo da compiere consiste nello scaricare il pacchetto d’installazione di WAIK, prelevabile da questa pagina previa convalida della copia di Windows in uso.
Prerequisiti per l’installazione di WAIK è la presenza del .NET framework e di MSXML 6.0.
Dopo aver installato WAIK sulla workstation impiegata dall’amministratore, è necessario avviare il Prompt dei comandi degli strumenti di Windows PE dal menù Start, Programmi, Microsoft Windows AIK.
Windows PE è l’acronimo di Windows Preinstallation Environment, un sistema snello basato sul kernel di Windows XP, Server 2003 o Vista a cui è possibile ricorrere per intervenire sulla configurazione di macchine che sembrano non avviarsi più oppure, come nel nostro caso, per creare immagini del disco fisso.
Digitando il comando copype.cmd x86 c:\winpe
, si potrà avviare la procedura di creazione del CD ROM di avvio di Windows PE. Al posto dell’indicazione x86
è possibile specificare amd64
a seconda dell’architettura utilizzata mentre c:\winpe
può essere sostituita con il nome della cartella che dovrà contenere Windows PE.
Al termine della procedura di estrazione dei file, la cartella c:\winpe
risulterà suddivisa nelle sottodirectory ISO
e mount
.
Come passo successivo, è necessario “montare” l’immagine di base di Windows PE in modo tale da applicarvi tutti gli interventi che si ritengono necessari. Il comando da utilizzare allo scopo è il seguente:
Successivamente, è bene inserire nel CD di Windows PE che verrà poi creato, alcuni tool di servizio:
Nel caso in cui si desiderasse aggiungere dei software aggiuntivi all’interno del CD ROM di avvio di Windows PE, è il momento per farlo:
– al contenuto della cartella c:\winpe\mount
, una volta avviato il CD di Windows PE, sarà assegnata la lettera identificativa X:
. Tutto il materiale presente nella cartella mount
sarà interamente caricato in memoria RAM. Maggiore è il quantitativo di file posti in questa directory, maggiore sarà il consumo di memoria RAM.
– è consigliabile inserire i file di dimensioni più grandi nella cartella c:\winpe\ISO
.
L’installazione dei seguenti componenti aggiuntivi non è strettamente richiesta per il corretto funzionamento del cd di boot di Windows PE purtuttavia nel caldeggiamo l’aggiunta:
– Windows Recovery Environment: peimg /install=WinPE-SRT-Package c:\winpe\mount\Windows
– Supporto HTML application (HTA): peimg /install=WinPE-HTA-Package c:\winpe\mount\Windows
– Supporto Microsoft Data Access Component (MDAC): peimg /install=WinPE-MDAC-Package c:\winpe\mount\Windows
– Windows Script Host: peimg /install=WinPE-Scripting-Package c:\winpe\mount\Windows
– Parser Microsoft XML (MSXML): peimg /install=WinPE-XML-Package c:\winpe\mount\Windows
– WMI (Windows Management Instrumentation): peimg /install=WinPE-WMI-Package c:\winpe\mount\windows
Lanciando il comando seguente si potranno quindi eliminare gli elementi superflui dall’immagine Windows PE:
A questo punto, se necessario, è possibile installare i driver hardware che il CD ROM di Windows PE deve caricare automaticamente all’avvio. Per aggiungere driver di periferica nel CD di Windows PE (ad esempio quelli che garantiscono il corretto funzionamento della scheda di rete), è necessario estrarre il contenuto del file d’installazione del driver in una cartella “ad hoc” sul disco fisso (ad esempio c:\drivers\LAN
). Mediante il comando peimg /inf:percorso sorgente\*.inf c:\winpe\mount\windows
si potranno aggiungere i driver al CD di Windows PE. La cartella indicata come “percorso sorgente” è la cartella contenente il file .INF del driver da inserire.
I driver possono essere anche inizializzati, in alternativa, dopo l’avvio di Windows PE utilizzando il comando Drvload percorso sorgente 1, percorso sorgente 2, percorso sorgente 3
In corrispondenza dell’indicazione percorso sorgente N
deve essere specificata la directory contenente i file .INF relativi ai driver di periferica da caricare.
I seguenti tre comandi permetteranno di confermare le modifiche applicate al CD di avvio di Windows PE, copiare l’immagine .wim aggiornata nell’apposita cartella ed infine creare il file ISO vero e proprio:
imagex /unmount c:\winpe\mount /commit
copy c:\winpe\winpe.wim c:\winpe\ISO\sources\boot.wim /y
oscdimg -n -bc:\winpe\etfsboot.com c:\winpe\ISO c:\winpe\winpe.iso
Il file winpe.iso
così prodotto potrà quindi essere masterizzato su supporto CD ROM servendosi del software preferito.
Lasciando inserito nel lettore il CD così generato (verificando che l’unità CD sia impostata come prima periferica di boot nel BIOS), si accederà a Windows PE.
Creazione dell’immagine di una o più partizioni
Per creare l’immagine del disco in uso, è necessario collegare al sistema un secondo hard disk oppure un’unità di memorizzazione USB. Dopo aver avviato il sistema dal CD di boot di Windows PE creato in precedenza, ci si troverà dinanzi al prompt dei comandi. Tale finestra non deve essere chiusa altrimenti la macchina verrà automaticamente riavviata.
Come primo passo, è bene controllare che l’unità esterna sia stata correttamente rilevata e sia possibile accedervi digitando al prompt dei comandi la relativa lettera identificativa (nel caso in cui vi sia un solo hard disk installato, la prima unità esterna dovrebbe assumere la lettera D:
o successive). L’utilizzo del comando dir
vi permetterà di accertare il contenuto delle varie unità così da facilitarne l’identificazione.
Per salvare il contenuto della prima partizione del disco fisso, è sufficiente ricorrere al comando seguente:
ImageX “cattura” solamente una partizione per volta: l’operazione dovrà essere ripetuta per ciascuna partizione che dovrà essere salvata sotto forma di file d’immagine. Nell’esempio, il contenuto della partizione c: viene memorizzato all’interno di un file d’immagine denominato Immagine_disco_C.wim
, all’interno della directory radice dell’unità rimovibile d:.
E’ comunque fattibile inserire le immagini di più partizione all’interno dello stesso file .wim: basta ricorrere al comando imagex /append d:\ e:\Immagine_disco_C.wim "Disco D"
Il file .wim generato, nel caso in cui debba essere masterizzato su supporto CD o DVD, può essere suddiviso in più porzioni:
Utilizzando questo comando, il file .wim verrà automaticamente spezzato in più file di dimensioni massime pari a 650 MB ciascuno.
Per ripristinare un file d’immagine creato in precedenza, è necessario inserire il CD di avvio di Windows PE nel sistema di destinazione, effettuare il boot da questo supporto quindi digitare il comando seguente:
In questo modo il contenuto del file d’immagine .wim sarà ripristinato sulla partizione c:, sovrascrivendo tutti i dati eventualmente presenti.
L’unità di destinazione dovrà essere stata precedentemente partizionata e formattata. Ciò è possibile anche da Windows PE utilizzando il comando DISKPART.