Cosa si può davvero fare con la porta USB del TV?

Le porte USB integrate nei televisori moderni offrono diverse funzioni, ma con alcune limitazioni. Non permettono il trasferimento del segnale video da PC, poiché non supportano DisplayPort Alternate Mode.
Cosa si può davvero fare con la porta USB del TV?

Ormai da una vita tutti i televisori offrono una o più porte USB integrate. Ma a cosa servono davvero e cosa è possibile farci? Iniziamo col dire che le porte USB presenti nei TV, anche quelli più moderni, solitamente non sono particolarmente aggiornate. Non pensate di poter trasferire dati alla massima velocità come su un PC “ultimo grido”.

Molto spesso le porte USB presenti sui televisori sono semplici USB 2.0 capaci di trasferire dati al massimo a 480 Mbps, ben lontani dai 5 Gbps teorici di USB 3.0 Gen 1 del 2008 e distanti anni luce dagli 80 Gbps (!) di USB4 2.0 del 2022. Questo è però comprensibile perché un televisore deve fare il televisore e non c’è esigenza alcuna di gestire larghezze di banda particolarmente ampie. Ne parliamo più avanti, mentre nell’articolo sulle differenze tra SSD e hard disk si può approfondire l’argomento delle prestazioni su USB.

Foto porta USB HDMI TV

Cosa NON si può fare con la porta USB di un TV

Sgombriamo però il campo dagli equivoci. Purtroppo si legge spesso che la porta USB di un TV può essere utilizzata per trasferire il segnale video di un PC e usare il televisore come monitor.

Questo, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, non corrisponde assolutamente al vero. Per collegare un PC al televisore usando i cavi, di solito si impiega un collegamento HDMI. E non potrebbe essere diversamente perché soltanto i dispositivi dotati di porta USB-C e supporto DisplayPort Alternate Mode (DP Alt Mode) consentono il trasferimento del segnale video usando il collegamento USB.

Nell’articolo sulle differenze tra DisplayPort e HDMI abbiamo visto come DisplayPort sia uno standard ormai diventato piuttosto comune sui monitor ma non sui TV.

DisplayPort supporta risoluzioni e frequenze di aggiornamento più elevate rispetto a HDMI, rendendolo ideale per applicazioni che richiedono prestazioni grafiche avanzate come i giochi e la progettazione grafica. Queste esigenze sono più comuni nel caso dei monitor per PC, in cui si utilizzano risoluzioni elevate e frequenze di refresh particolarmente “spinte”.

In generale, DisplayPort è stato sviluppato principalmente per il mercato dei PC e dei monitor: qui le esigenze di prestazioni grafiche sono più elevate rispetto al mercato dei TV, che tende a utilizzare HDMI per la sua maggiore compatibilità con i dispositivi di consumo.

La porta USB in sé non è neppure esclusivamente utilizzabile per collegare dispositivi come Google Chromecast o Fire TV Stick. Entrambi i dispositivi citati sono chiavette HDMI che forniscono il segnale video al TV proprio attraverso una porta HDMI. La porta USB può essere al limite utilizzata per alimentare il dispositivo ma la potenza erogata dal TV non è più sufficiente nel caso dei modelli più recenti!

Cosa si può fare con la porta USB del televisore

La porta USB di un televisore offre diverse funzionalità a seconda del modello e delle specifiche tecniche del dispositivo.

  • Collegamento dispositivi di storage. Innanzi tutto, è possibile collegarvi un dispositivo di archiviazione per visualizzare foto, riprodurre video e ascoltare musica. I formati supportati variano in base al televisore perché il contenuto del supporto USB esterno è gestito con il software installato nel TV.
    Una porta USB 2.0 sulla carta in grado di trasferire 480 Mbps, quindi, va benissimo perché il televisore si limita a leggere e scrivere dati al bisogno ossia quando i contenuti multimediali devono essere riprodotti o salvati. Non è quindi necessario disporre di una porta Gigabit in quanto il bitrate medio di un contenuto 4K HDR non supera generalmente i 15 Mbps (contro i 480 Mbps di banda forniti dalla porta…).
  • Registrazione programmi. Alcuni televisori consentono di registrare trasmissioni televisive su un dispositivo USB esterno (funzione PVR, Personal Video Recorder), una caratteristica utile per abilitare il cosiddetto timeshifting (pausa e ripresa della visione in differita).
  • Connessione a periferiche. Alcuni televisori supportano tastiere e mouse USB per una navigazione più comoda nei menu e all’interno delle applicazioni integrate nella smart TV.
  • Aggiornamento del firmware. I produttori di TV rilasciano aggiornamenti software che possono essere installati non solo over-the-air tramite il sistema di ricezione e installazione automatica. Possono essere caricati anche tramite USB per migliorare prestazioni, compatibilità e sicurezza.

Alimentazione dei dispositivi con la porta USB del TV

La porta USB del TV può essere utile per fornire alimentazione a piccoli dispositivi, poco esigenti in termini di consumo energetico. La potenza tipicamente erogata tramite la porta USB di un TV varia, ma generalmente si attesta intorno a 500 mA (0,5 A) o 900 mA (0,9 A) per le TV più moderne.

Ciò significa che la potenza massima erogata è di circa 2,5 W (5V x 0,5A) o 4,5 W (5V x 0,9A). Tuttavia, è importante verificare le specifiche tecniche del modello di TV in questione per ottenere informazioni precise sulla potenza disponibile.

Un televisore è quindi in grado di alimentare, ad esempio, anche una luce led ambiente, come quelle gaming con alimentazione da USB che hanno spesso requisiti minimi in termini di consumo energetico.

In condizioni di emergenza, a patto di disporre di un cavo USB, si può usare la porta USB del TV per alimentare uno smartphone anche se i tempi di ricarica risulteranno dilatati.

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