Cos'è il profilo 35b per la fibra ottica FTTC e come funziona

Connessioni fino a 200 Mbps con la rete in fibra che arriva fino all'armadio stradale e la rete secondaria in rame (FTTC): come verificare se il modem router sta utilizzando il profilo 35b.

La tecnologia Enhanced VDSL o EVDSL è un’evoluzione di VDSL2 e consiste nell’estensione dello spettro di frequenze utilizzato sul mezzo trasmissivo in fibra ottica fino a 35 MHz.
Per gli utenti finali, in soldoni, EVDSL consente di ottenere un bitrate bidirezionale di 400 Mbps su doppini in rame di breve lunghezza ovvero quando l’utenza da servire in FTTC (Fiber-to-the-Cabinet) non dista troppo dall’armadio stradale raggiunto in fibra ottica (diciamo entro 100 metri).

EVDSL può essere considerato come una variante del VDSL2, è standardizzato ITU-T ed è stato inglobato nella nuova versione della “Raccomandazione G.993.2” con l’Annex Q. Tutte sigle che insieme con la denominazione 35b per il profilo attivabile lato operatore di telecomunicazioni che consente di raggiungere le velocità di trasferimento dati più elevate con la fibra FTTC, consentono di individuare quali modem router sono effettivamente compatibili con EVDSL.

Come nel caso degli altri profili (ad esempio il “classico” 17a) , va detto che anche il 35b subisce una forte degradazione delle prestazioni all’aumentare dell’attenuazione (distanza dell’armadio stradale) e a causa della diafonia delle coppie vicine (altri utenti abbonati che hanno attivato contratti per la fornitura di servizi di connettività a banda ultralarga). Dopo l’attivazione di nuovi abbonamenti all’interno dello stesso palazzo o nelle unità immobiliari vicine può capitare di vedere improvvisamente scendere la portante agganciata dal proprio modem router.


Nell’articolo Da ADSL a fibra: cosa cambia e cosa significano VDSL e vectoring abbiamo visto le principali differenze tra le varie tecnologie e gli standard adoperati oggi per erogare servizi di connettività xDSL, in attesa che l’Italia e in particolare AGCOM velocizzino e rendano operativi gli accordi tra operatori in materia di vectoring.

Cos’è il profilo 35b e cosa comporta

Nel caso degli abbonamenti in fibra FTTC, solitamente vengono oggi offerti due differenti profili di connessione: fino a 100 Mbps e fino a 200 Mbps. I secondi vengono erogati attivando appunto il profilo 35b.

Con il progressivo aggiornamento degli apparati DSLAM installati nei “sopralzi” posti immediatamente sopra gli armadi stradali, la banda erogabile in via teorica a tutti coloro che non sono raggiunti dalla fibra FTTH (Fiber-to-the-Home, il cavo fibra arriva fino al modem router dell’abbonato) ma possono comunque beneficiare di FTTC, raddoppia dai precedenti 100 Mbps: vedere anche Differenza tra Megabit e Megabyte: come non cadere in errore.
Si tratta di un bel passo in avanti, anche perché raddoppia la banda impegnabile in upstream, utilissima oggi per il backup dei dati sul cloud, periodicamente effettuato dai vari dispositivi collegati alla propria rete locale.


Per attivare una connessione FTTC fino a 200 Mbps è quindi indispensabile che l’armadio stradale sul quale è attestata la propria utenza telefonica sia aggiornato, che l’operatore di telecomunicazioni abiliti il profilo 35b e che esso sia supportato anche dal modem router dell’utente.
Gli armadi stradali che su Fibra.Click sono indicati con l’etichetta “200M” o comunque “Upgrade 200M” sono quelli già servibili con il profilo 35b o che sono in corso di imminente aggiornamento (vedere anche Copertura fibra TIM: gli strumenti più utili per le verifiche).

Un lettore ci ha chiesto come verificare se il proprio modem router, una volta attivato un abbonamento FTTC fino a 200 Mbps con l’operatore, stia correttamente utilizzando il profilo 35b.

Il modo migliore consiste nell’accedere da browser al pannello di amministrazione del modem router. Alcuni modem router, come per esempio i Fritz!Box di AVM nella sezione Informazioni DSL, Stato, Status o similari, indicano chiaramente se si stesse adoperando il profilo 35b o il 17a.


Nel caso degli altri modem router, l’informazione è generalmente recuperabile collegandosi via Telnet.
In Windows è necessario installare l’utilità Telnet scrivendo Attiva o disattiva funzionalità di Windows nella casella di ricerca quindi spuntando la casella Client Telnet.


Aprendo la finestra del prompt dei comandi di Windows (premere la combinazione di tasti Windows+R quindi digitare cmd) si dovrà scrivere telnet seguito dall’IP privato del modem router installato in rete locale (esempio: telnet 192.168.1.1 oppure telnet 192.168.0.1).

Se la connessione via Telnet con il proprio modem router non andasse a buon fine, bisognerà attivarne l’accesso dal pannello di configurazione.
Spesso la casella per abilitare l’accesso via Telnet si trova in una pagina nascosta, accessibile da un URL “privato” (ad esempio http://192.168.1.1/debug.htm). Consigliamo di cercare in rete qual è l’URL corretto che per il proprio modem router consente l’amministrazione via Telnet.
Nel caso di alcuni modelli di modem router bisognerà impartire il comando debug dopo l’accesso via Telnet.
Il login si effettua utilizzando le stesse credenziali adoperate per accedere al pannello di amministrazione web.

A questo punto si possono di solito usare comandi come i seguenti per recuperare informazioni sul profilo utilizzato (17a o 35b):

adslctl info --show
xdslctl info --show
adsl show info

La sintassi è solitamente quella indicata ma il comando da usare differisce da dispositivo a dispositivo, a seconda del produttore e del chipset utilizzato.
L’indicazione Profile 17a indica l’utilizzo del tradizionale profilo fino a 100 Mbps; altre etichette (ad esempio BrcmPriv1) confermano l’impiego del profilo 35b.

Gli stessi comandi sono addirittura utilizzabili per forzare il target SNR e aumentare, in alcune circostanze, la portante agganciata e conseguentemente la massima velocità di trasferimento dati ottenibile: SNR: cos’è, come aumentarlo e perché si abbassa su ADSL e VDSL.

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