Rispetto alla connettività ADSL, che nei migliori casi non permette di spingersi oltre i 20 Mbps in downstream, la fibra ottica fa compiere un bel balzo in avanti sia in termini di banda che di latenza.
La migliore soluzione è rappresentata dalla fibra FTTH (Fiber-to-the-Home) che assicura l’utilizzo del cavo in fibra ottica fino al modem router dell’utente finale.
Sebbene dal punto di vista commerciale non si possa più usare il termine fibra per le offerte che prevedono l’utilizzo dell’architettura FTTC (Fiber-to-the-Cab; la fibra arriva fino all’armadio stradale mentre per l’ultima parte si prosegue con il tradizionale doppino telefonico in rame), anche questo tipo di connessioni offrono prestazioni superiori ad ADSL.
Le stesse FTTE (Fiber-to-the-Exchange), in cui la rete è rigida quindi si utilizza il doppino in rame dalla centrale fino alla sede del cliente finale (FTTE, fibra ottica su rete rigida: che cosa significa), consentono in genere di migliorare significativamente le performance delle tradizionali ADSL.
Oltre alla banda in downstream (da 30 Mbps a 1 Gbps) le connessioni in fibra offrono molta più banda anche in upstream rispetto alle ADSL (da 3 Mbps a salire).
La “rete alternativa” di Open Fiber ha già raggiunto alcune centinaia di città italiane pur non coprendo, nella maggioranza dei casi, la totalità delle unità immobiliari (La fibra Open Fiber 1 Gbps arriva in altre città d’Italia: l’elenco completo). In questo caso, però, il 100% dei clienti sono raggiunti in FTTH fino a 1 Gbps (o in alcuni casi in FWA, Fixed Wireless Access, per quanto riguarda il piano BUL varato al fine della copertura delle aree bianche o a fallimento di mercato del Paese).
Per verificare la copertura della rete in fibra FTTH di Open Fiber, trattandosi di una rete alternativa a quella dell’ex monopolista, è necessario fare riferimento a questa pagina contattando poi eventualmente uno dei operatori di telecomunicazioni partner per attivare una connessione a banda ultralarga.
Copertura fibra TIM: come stabilire le aree coperte e quelle che verranno raggiunte in futuro
Come fare per verificare la copertura della fibra TIM?
Purtroppo lo sviluppo di uno degli strumenti migliori per verificare la copertura della fibra TIM è stato interrotto. Come abbiamo spiegato nell’articolo Copertura pianificata fibra ottica: chiude Fibrapp. Ecco perché, il gruppo Telecom Italia da una certa data in poi ha impedito alle terze parti di attingere ai suoi fogli elettronici contenenti le informazioni sulla copertura attuale e pianificata.
I dati sono ancora oggi condivisi pubblicamente nel portale Wholesale di TIM (non sono protetti con una password né inseriti in un’area riservata). TIM però scrive: “le informazioni contenute nei file presenti in questa pagina sono di proprietà TIM. Il loro utilizzo è consentito esclusivamente agli Operatori (…)”.
Nel seguito presentiamo gli strumenti per rimangono per controllare la copertura fibra TIM attuale e pianificata.
1) Verifica della copertura fibra TIM (FTTC) con il portale LIDO “Toscanini”
Un buon punto di partenza è il portale LIDO di TIM. Raggiungibile a questo indirizzo, permette di scoprire – digitando il proprio numero telefonico o quello di un’utenza limitrofa – se sia disponibile o meno la connettività fibra (solo FTTC).
Purtroppo tutti i principali browser web indicano un problema con il certificato digitale root usato per proteggere la connessione HTTPS. Il sito è comunque quello ufficiale quindi si può cliccare su Procedi su adsl2.csi.telecomitalia.it e fare clic su Verifica Vendibilità Rete Nuova Generazione FTTCab in alto a destra.
2) Planetel: per controllare la copertura fibra TIM su indirizzo
Visitando questa pagina e inserendo l’indirizzo di proprio interesse è possibile controllare l’effettiva disponibilità della fibra.
Nel caso in cui comparisse la composizione automatica del browser, è possibile premere il tasto ESC
per selezionare una delle voci proposte da Planetel.
Colorazioni differenti indicano quando la connettività in fibra è disponibile, non disponibile oppure se la copertura fosse pianificata.
L’eventuale riferimento alla pianificazione ha valore per il singolo armadio stradale: può capitare che altri armadi siano già raggiunti dalla fibra mentre quello sul quale è attestata l’utenza corrispondente all’unità immobiliare specificata non lo sia ancora.
Cliccando sul pulsante Ulteriori informazioni tecniche dei servizi disponibili, il servizio di Planetel indica la velocità di trasferimento dati che è lecito attendersi in downstream e in upstream una volta attivata la connessione in fibra. Ne viene indicata anche l’architettura ovvero FTTH, FTTC e FTTE nonché la tecnologia usata (ad esempio VDSL2, EVDSL,…).
Il valore, in genere è calcolato per difetto, viene stimato prendendo in esame la distanza dell’utenza dall’armadio stradale e quella dell’armadio stradale dalla centrale.
Nell’articolo Da ADSL a fibra: cosa cambia e cosa significano VDSL e vectoring abbiamo presentato le principali differenze.
In Cos’è il profilo 35b per la fibra ottica FTTC e come funziona abbiamo visto quali modem router utilizzare per sfruttare i DSLAM compatibili EVDSL (ove disponibili in rete) e aumentare la velocità massima con le connessioni “fibra misto rame”.
Nel caso delle aree ancora non raggiunte dalla fibra (indicazioni “N.D.”), Planetel stima comunque le velocità che si potrebbero raggiungere in futuro con la copertura in VDSL2 ed EVDSL.
3) Fibermap mostra anche i dati sulla velocità massima a seconda del rapporto segnale rumore (SNR)
Con le connessioni ADSL e VDSL oltre all’attenuazione, quindi alla distanza dall’armadio stradale o dalla centrale, conta molto il rapporto segnale rumore (SNR): SNR: cos’è, come aumentarlo e perché si abbassa su ADSL e VDSL.
Esso è di frequente influenzato negativamente dalla presenza di diafonia ovvero degli altri segnali sulle coppie in rame che compongono il medesimo cavo (utenze attive su coppie diverse).
Le connessioni in fibra FTTH non sono esposte a questi problemi ma sono comunque interessate da altri aspetti che possono ridurre significativamente la banda disponibile: Come funziona FTTH. La fibra è davvero a 1 Gbps?.
Fibermap permette di cercare l’utenza di proprio interesse specificando l’indirizzo completo di numero civico.
Cliccando su Dettagli, per ciascuna tipologie di connessione, è possibile sapere le prestazioni (Mbps in downstream e upstream) ottenibili a seconda del profilo SNR attivato dall’operatore di telecomunicazioni. Cliccando su Altri servizi si può tornare alla pagina principale.
4) Broadbandmap: per sapere a quale velocità vanno i vicini
Il servizio di AGCOM, Broadbandmap, consente di sapere quali prestazioni sono raggiungibili in una specifica area del Paese.
L’Autorità spiega che i dati sono verificati sul territorio e arrivano da audit condotti dai singoli operatori. Vedere l’articolo Speed test, verificare la velocità della connessione in modo rapido al punto 9).