Come zippare una cartella in Windows

La semplice procedura per creare una cartella compressa in formato Zip con Windows. Alcuni aspetti interessanti sui quali è utile soffermarsi.

Quando si deve inviare un insieme di file ad altri soggetti è buona prassi creare un unico “contenitore” che al suo interno ospita tutti gli elementi che si desiderano condividere.
L’espressione zippare una cartella affonda le sue radici nella storia del formato Zip, inizialmente progettato da PKWARE, azienda che nel lontano 1989 presentò l’utilità PKZIP per l’archiviazione file e la compressione dei dati.
A febbraio dello stesso anno le specifiche del formato Zip furono rilasciate come materiale di pubblico dominio tanto che da allora altre utilità e gli stessi sistemi operativi iniziarono ad abbracciarle.

Zippare una cartella significa creare un file compresso in formato Zip che funge da contenitore per tanti file e directory.

Alcuni tipi di file possono essere compressi meglio di altri: file di testo, file di immagine in formato BMP, alcune tipologie di database possono spesso essere compressi del 90% o più. Esistono altri tipi di file, come i file di programma, che possono essere compressi del 50% circa.

Ci sono invece altri tipi di file che non possono essere compressi bene: citiamo, a titolo esemplificativo, la maggior parte dei file multimediali (MP3, WMA, AVI, MP4,…) e delle immagini (JPG, PNG, TIFF,…). Ciò accade perché questi file utilizzano tecniche efficienti per comprimere i dati che contengono: provando a comprimerli si ottiene un file Zip che mette in evidenza uno scarso livello di compressione rispetto ai file originali. In alcuni casi potrebbe accadere che il file Zip pesi addirittura un po’ di più rispetto alla somma della dimensione di ciascun file originale.

Lo stesso risultato si otterrebbe se si provassero a zippare file usando la massima compressione e poi si inserisse il file Zip così ottenuto all’interno di un altro file Zip. Questo secondo file Zip non sarebbe meno pesante del primo e potrebbe anche avere una dimensione leggermente maggiore. Anche in questo caso, ciò è dovuto al fatto che i dati nel file Zip originale sono già compressi.
Come abbiamo visto nell’articolo su come aprire e proteggere i file Zip alcuni file di documento, inclusi quelli creati con Microsoft Office, sono in realtà file Zip con un’estensione personalizzata (ad esempio .DOCX).

Molti utenti sono comunque soliti creare archivi Zip, come accennavamo in apertura, per semplificare le operazioni di condivisione di un insieme di file via email o tramite i vari servizi di storage cloud.

Zippare una cartella in Windows

La procedura per zippare una cartella in Windows è molto semplice ed è rimasta sostanzialmente inalterata da anni.
Purtroppo Microsoft, pur supportando il formato Zip sin dai tempi di Windows 98 (con il pacchetto opzionale Plus!), non ha mai arricchito il suo sistema operativo con le opzioni utili ai fini della generazione dell’archivio compresso. Non è ad esempio possibile né indicare il livello di compressione né proteggere il file Zip con una password. Tutte operazioni fattibili usando software di terze parti ma non con l’interfaccia di Esplora file in Windows.

Per creare la versione compressa del contenuto di una cartella in Windows basta fare clic sul nome della directory con il tasto destro del mouse quindi scegliere Invia a, Cartella compressa.

Due cose vanno tenute a mente: cliccando con il tasto destro sul nome di una cartella quindi selezionando Invia a, Cartella compressa dal menu contestuale, Windows crea un file Zip compresso con lo stesso nome della cartella sul quale si è fatto clic. L’estensione .zip viene automaticamente aggiunta.
La cartella selezionata sarà inserita così com’è, insieme con tutto il suo contenuto, nel file compresso.
Cliccando due volte sul file Zip creato si vedrà comparire il nome della cartella della quale si è chiesto la compressione.

Portandosi invece all’interno della cartella contenente i file e le sottocartelle da comprimere e inserire in un unico file Zip è possibile selezionare tutti i file con la combinazione di tasti CTRL+A.
Cliccando con il tasto destro su uno dei file selezionati quindi scegliendo Invia a, Cartella compressa, Windows crea un file Zip assegnando a tale archivio compresso il nome dell’elemento sul quale si è fatto clic. Il file Zip così ottenuto può essere infine rinominato.
In questo caso nel file Zip risulteranno presenti tutti gli elementi selezionati in precedenza che non appariranno contenuti nella “cartella madre” così come in precedenza.

Per aprire il contenuto di un archivio compresso Zip con Windows basta, com’è noto, fare doppio clic su di esso. I file contenuti negli archivi Zip possono essere direttamente eliminati o copiati (estratti) altrove con Esplora file. È anche possibile aggiungere nuovi file in un archivio Zip semplicemente trascinandoli da un’altra finestra di Esplora file od effettuando un’operazione di copia e incolla (CTRL+C e poi CTRL+V).
Con Windows non è invece permesso rinominare direttamente i file e le cartelle contenuti in un archivio Zip.

Utilizzando il comando seguente da una finestra PowerShell è possibile creare un file compresso applicando il livello di compressione massimo:

Compress-Archive -Path C:\TEMP\* -CompressionLevel Optimal -DestinationPath D:\ARCHIVIO.zip

Al posto di C:\TEMP va indicato il percorso contenente i file da comprimere mentre D:\ARCHIVIO.zip va sostituito con il nome del file che si desidera ottenere e il percorso ove esso deve essere memorizzato.

Comprimere file e cartelle con PowerShell in Windows permette anche di aggiornare il contenuto degli archivi Zip via via che cambia il contenuto di una cartella.
L’utilizzo dell’opzione -Update si rivela ad esempio utile per programmare un backup con l’Utilità di pianificazione Windows.

Usare 7Zip per zippare cartelle in Windows

Una delle soluzioni alternative più apprezzate in assoluto per zippare file e cartelle è 7Zip.
Disponibile come software open source sotto licenza libera, 7Zip supporta formati come 7z, XZ, BZIP2, GZIP, TAR, ZIP e WIM in lettura e scrittura mentre APFS, AR, ARJ, CAB, CHM, CPIO, CramFS, DMG, EXT, FAT, GPT, HFS, IHEX, ISO, LZH, LZMA, MBR, MSI, NSIS, NTFS, QCOW2, RAR, RPM, SquashFS, UDF, UEFI, VDI, VHD, VHDX, VMDK, WIM, XAR e Z solo in lettura (estrazione dei file).

Oltre a gestire gli archivi Zip, quindi, 7Zip supporta l’omonimo formato che è solitamente in grado di comprimere i dati fino al 10% in più rispetto ad altre utilità. Tra le varie caratteristiche, il formato 7Zip permette inoltre di creare archivi crittografati AES-256, archivi compressi suddivisi in più parti, supporta file di grandi dimensioni (fino a circa 264 byte), i nomi dei file in formato Unicode e altro ancora.

Dopo aver installato 7Zip in Windows basta selezionare la cartella da comprimere quindi scegliere 7-Zip dal menu contestuale. Con un clic su Aggiungi a nomefile.zip si ottiene un file compresso in formato Zip; con Aggiungi a nomefile.7z un archivio compresso .7z.

Cliccando invece su Aggiungi all’archivio si ha la possibilità di personalizzare tutte le impostazioni di compressione selezionando il formato dell’archivio e il livello di compressione.
Le varie opzioni proposte permettono di creare un archivio auto-estraente, proteggere eventualmente l’archivio con una password (scegliere AES-256 come metodo crittografico) e cifrare anche i nomi dei file.

Fino a qualche tempo fa 7Zip non aggiungeva l’attributo attestante la provenienza dei file contenuti in un archivio compresso. Estraendo i file contenuti in un file compresso ricevuto via email o scaricato dalla rete Internet, 7Zip non inseriva il cosiddetto Mark-of-the-Web (MOTW), utilizzato da Windows e dalla funzione di Office Visualizzazione protetta per informare gli utenti circa la potenziale pericolosità dei file.

Con le ultime versioni di 7Zip il programma consente di conservare il MOTW: basta agire nelle impostazioni dell’applicazione. In un altro articolo vediamo come usare 7Zip in sicurezza con il flag Mark-of-the-Web.

7Zip consta anche di un’interfaccia a riga di comando che può essere utilizzata, ad esempio, per programmare la creazione automatica di archivi di backup. La sintassi seguente, utilizzata al prompt dei comandi (cmd), consente di creare un archivio compresso ARCHIVIO.7z sul Desktop con il contenuto della cartella C:\NOMECARTELLA:

"%userprofile%\7-Zip\7z" a -mhe -pPASSWORD -t7z %userprofile%\Desktop\ARCHIVIO.7z C:\NOMECARTELLA

Al posto di PASSWORD si può indicare la password da usare a protezione dell’archivio crittografato AES-256.

In un altro articolo abbiamo visto come creare un backup con 7Zip e caricarlo su Google Drive usano la riga di comando.

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