Come usare Robocopy per copiare file da un'unità che ha problemi

La semplice istruzione basata sull'uso di Robocopy che permette di copiare file da qualunque supporto di memorizzazione, ignorando eventuali elementi problematici.

Il sistema operativo Microsoft nasconde, tra le sue “pieghe”, un’utilità basata su riga di comando che permette di copiare file e cartelle velocemente da un supporto di memorizzazione all’altro. Si tratta di Robocopy, utilità versatile che facilita il trasferimento e la sincronizzazione delle varie risorse. Uno strumento come Robocopy spesso entra a pieno titolo nelle soluzioni implementate da professionisti e aziende per creare backup e proteggere i dati.

Può accadere di doversi misurare con unità di memorizzazione dati che manifestano dei problemi. Selezionando i file da una finestra di Esplora file quindi provando a copiarli altrove, la copia dei dati non va mai a buon fine causando stress e inutili arrabbiature.

Per impostazione predefinita, infatti, il sistema di gestione dei file basato su interfaccia grafica di Windows così come i comandi di base interrompono la copia dei dati alla prima anomalia rilevata. Come fare per copiare tutti i file ignorando gli elementi che manifestano dei problemi?

Copiare file da qualunque unità con Robocopy, ignorando gli elementi problematici

Per copiare file e cartelle da un supporto di memorizzazione che manifesta qualche problema, è possibile digitare cmd nella casella di ricerca di Windows e scegliere Esegui come amministratore per aprire il prompt dei comandi. Da qui, si può impartire la seguente istruzione:

robocopy "X:\percorso-origine\cartella" "D:\percorso-destinazione\cartella" /MIR /R:0 /W:0

L’opzione /MIR sta per “mirror” (specchia) e indica a Robocopy di replicare la struttura della cartella di origine all’interno della cartella di destinazione. In pratica, crea una copia speculare della cartella di origine, includendo tutte le sottocartelle e i file. L’opzione /MIR è una combinazione di /E (copia tutto, incluse le sottocartelle vuote) e /PURGE (elimina file e directory nella destinazione che non esistono più nella sorgente).

Con lo switch /R:0, indichiamo a Robocopy che non deve effettuare alcun nuovo tentativo nel caso in cui si verificasse un errore durante la copia di un file. Quando un file non può essere copiato, l’utilità Microsoft segnala l’errore e la copia continua con il file successivo.

Infine, /W:0 specifica il tempo di attesa (wait time) in secondi tra i tentativi. Se il parametro /R è impostato su 0, il parametro /W non ha effetto e potrebbe essere di fatto eliminato.

Qual è la differenza tra usare Robocopy e uno strumento come ddrescue

Utilizzato per mantenere sincronizzate due directory, fare backup di file e gestire grandi quantità di dati, Robocopy supporta il mirroring delle directory ed offre opzioni per gestire errori e tentativi. Efficiente e personalizzabile, Robocopy è in grado di collegarsi alle cartelle condivise in rete locale e recuperare una connessione persa. Inoltre, mette a disposizione opzioni “ad hoc” utili per preservare le date, le autorizzazioni e così via.

Se Robocopy è una soluzione pronta per l’uso, eccellente per copiare dati da un’unità che mostra qualche problema, ddrescue è progettato per il recupero dei dati da dischi danneggiati. Utilizza strategie avanzate per recuperare i dati, come la lettura in più passaggi per cercare di leggere tutti i settori.

In un altro articolo abbiamo visto come clonare un disco danneggiato con ddrescue e recuperare i dati da qualunque supporto di memorizzazione.

ddrescue permette di specificare file di log per tenere traccia del progresso e dei settori problematici. Le opzioni -f (forza la scrittura) e -d (disabilita la lettura intelligente) sono utilizzate per gestire la lettura e la scrittura durante il recupero.

Il comando sudo ddrescue -f -d /dev/sda /dev/sdX /home/user/Desktop/ddrescue.log, ad esempio, recupera i dati da /dev/sda (unità sorgente) e li copia su /dev/sdX (supporto di destinazione) utilizzando un file di log per tracciare il progresso e gestire i settori problematici.

I log sono utilissima per monitorare i settori letti, i settori che evidenziano problemi e i settori recuperati, migliorando la possibilità di ripristinare il maggior numero possibile di dati dal supporto di origine.

Credit immagine in apertura: iStock.com – alengo

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