Un access point è un dispositivo di rete che permette il collegamento, in modalità wireless, dei dispositivi WiFi presenti nel suo raggio di copertura.
Il device deve essere collegato, mediante cavo Ethernet RJ-45 a un modem, a un router, a uno switch o a un altro dispositivo per il networking capace di fornire la connessione.
Un access point WiFi è utile in molteplici contesti e, soprattutto, in ambito aziendale e professionale.
Il dispositivo può essere infatti utilizzato per creare più reti WiFi, ciascuna con le sue credenziali di accesso o comunque differenti modalità di autenticazione degli utenti.
Un buon access point dovrebbe integrare il supporto per l’attivazione di captive portal, ossia di una speciale pagina web che autorizza all’utilizzo della rete WiFi e permette il collegamento ad Internet solo previa autenticazione.
Abilitando il captive portal, di solito la WiFi viene lasciata aperta per poi richiedere l’autenticazione non appena l’utente si collega con il suo dispositivo all’access point e digita l’URL di qualunque sito web.
Un access point professionale con quattro modalità di gestione: Netgear WAC730
Abbiamo provato per voi l’access point WAC730 di Netgear. Si tratta di un dispositivo della linea ProSAFE, quindi destinato a un pubblico essenzialmente professionale.
Il dispositivo (acquistabile da queste pagine insieme con il “fratello minore” WAC720) si mette subito in evidenza per una caratteristica davvero poco comune: l’access point di Netgear vanta il quad mode management ossia di ben quattro modalità di gestione: standalone, ensemble, controller e cloud.
Oltre a poter funzionare in configurazione “solitaria”, infatti, WAC730 permette di abilitare la cosiddetta configurazione ensemble: grazie ad essa aziende di grandi dimensioni (uffici con più reparti, aziende dislocate su più piani o in diversi edifici, strutture ricettive e turistiche, ospedali,…) possono realizzare una rete di access point dello stesso modello (fino a 10).
Un ensemble è un gruppo dinamico di access point capaci di condividere la stessa configurazione (ad esempio le impostazioni sugli access point virtuali e i parametri QoS, Quality of Service).
Questo tipo di approccio abilita una comoda gestione centralizzata di tutti gli access point e rappresenta la soluzione perfetta per chi è alla ricerca di throughput superiori, prestazioni massime e copertura estensiva.
Attivando la modalità ensemble, l’access point a cui viene assegnato il numero più basso nel campo Priority diventa automaticamente il “dispositivo master”.
L’access point di Netgear, tuttavia, è estremamente versatile perché sa perfettamente adattarsi alle esigenze dell’utente. Oltre a fungere da access point standalone, a permettere l’utilizzo di ensemble, a lavorare come controller, il WAC730 supporta anche la gestione in modalità cloud, attraverso la piattaforma Business Central.
Quest’ultima modalità è proprio quella che risulta abilitata di default quando si avvia l’access point per la prima volta: collegandosi con il pannello di amministrazione del dispositivo, non sono offerte particolari impostazioni perché il dispositivo è interamente gestibile attraverso un pannello web accessibile ovunque ci si trovi, quindi anche da remoto.
Per accedere alla gestione locale dell’access point, basta porre su No l’opzione Business Central Enabled nella scheda Configuration del pannello di amministrazione.
L’access point Netgear, accedendo alla sezione Wireless permette di attivare fino a 8 reti WiFi su ciascuna banda supportata (2,4 GHz e 5, GHz).
Cliccando su Wireless scheduling si può richiedere l’attivazione della WiFi solo su base programmatica, secondo la pianificazione impostata mentre cliccando su QoS Settings e Advanced, QoS Settings/QoS Policies, si può fare in modo che l’access point accordi una priorità maggiore alle tipologie di dati più importanti o comunque a quelli che non possono subire ritardi.
L’access point, per impostazione predefinita, lascia aperte le reti WiFi su entrambe le bande di frequenza. Per definire come autenticare gli utenti, è sufficiente selezionare la rete WiFi da configurare e cliccare sul pulsante Edit.
Di default il WAC730 attiva una WiFi sui 2,4 GHz e un’altra sui 5 GHz: cliccando Edit, si può scegliere se lasciarle aperte, configurare WPA2-PSK, WPA-PSK/WPA2-PSK, WPA2 con Radius o WPA+WPA2 con Radius.
Non solo. Selezionando un profilo Captive portal, si può richiedere all’access point di visualizzare una pagina web per l’autenticazione dell’utente, qualunque URL egli digiti nella barra degli indirizzi del browser.
Con un clic su Configuration, Captive portal, si ha la possibilità di definire l’aspetto della pagina web che verrà proposta agli utenti al momento del primo collegamento alla WiFi (logo e testi).
La sezione Profile settings consente di specificare la modalità di autenticazione degli utenti: Guest richiede l’inserimento di un nome utente (che però non verrà verificato); Local attinge a un database locale (User configuration); Radius effettua l’autenticazione appoggiandosi a un server Radius.
Attivando l’opzione Business Centeral Enabled l’access point o l’insieme di access point (nel caso di configurazione ensemble), risulteranno amministrabili in modo centralizzato da questa pagina previa registrazione di un account.
Bisognerà quindi, semplicemente, fare clic su Inventory, New device e inserire il numero di serie del dispositivo Netgear nell’apposito campo (può essere tratto anche dalla sezione Configuration, System del pannello di amministrazione dell’access point).
Uno sguardo alle principali caratteristiche tecniche dell’access point Netgear WAC730
La confezione dell’access point contiene un cavo di rete RJ-45 ma è sprovvista dell’alimentatore: il WAC730, infatti, può essere alimentato anche via PoE (Power-over-Ethernet).
Può quindi ricevere energia da uno switch come quelli presentati nell’articolo Come funziona uno switch e a cosa serve: le funzionalità più importanti ma nulla vieta di collegare un tradizionale alimentatore a 12 V da 2,5 A.
Sul versante delle specifiche tecniche, è importante evidenziare con il WAC730 di Netgear è un access point che non soltanto supporta 802.11ac ma offre un throughput aggregato pari a 1,7 Gbps (450 Mbps sulla banda dei 2,4 GHz e 1,3 Gbps sui 5 GHz).
Grazie alla trasmissione/ricezione dati 3×3, con tre flussi sui 2,4 GHz e sui 5 GHz, il trasferimento delle informazioni diventa affidabile e veloce.
Il WAC730 può funzionare, di base, con le antenne interne ma si può eventualmente valutare l’installazione di antenne (opzionali) a 2,4 o 5 GHz, da collegarsi agli appositi connettori esterni.
La tecnica del beamforming 802.11ac consente di ottimizzare la copertura e le velocità di trasferimento dati indirizzando il segnale WiFi, di volta in volta, là dove ve n’è più bisogno ovvero nei punti in cui sono localizzati i dispositivi client.
Netgear offre una garanzia a vita sull’access point e supporto via chat 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per fornire all’utente la tranquillità di un prodotto di qualità superiore.
L’access point Netgear WAC730 o il più economico WAC720 possono essere acquistati da queste pagine.