Come scaricare le foto dal telefono al computer

Esploriamo vari metodi per scaricare le foto dal telefono al computer: uso di un cavo USB, servizi cloud come Google Foto e iCloud, trasferimenti via Bluetooth e WiFi Direct, applicazioni dedicate come Collegamento al telefono di Windows e Google Quick Share. È importante scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze, tenendo conto della velocità, della sicurezza e dell'esperienza d'uso.

Esistono un’infinità di modi per trasferire le foto dallo smartphone al PC, metodi che possono essere utilizzati per scambiare documenti e qualunque altro tipo di file. Per scaricare foto dal telefono al computer, si possono percorrere quindi tantissime strade: questo nostro articolo, quindi, non vuole essere assolutamente esaustivo. Più semplicemente, cerchiamo di fornire qualche spunto aggiornato per inviare le foto dal telefono al computer.

Gli approcci utilizzabili possono comunque essere riassunti come segue: utilizzo di un cavo USB per il collegamento diretto con il PC, accesso a un servizio cloud per il backup delle foto, condivisione delle immagini via Bluetooth o WiFi Direct, trasferimento dei dati tramite applicazioni dedicate come Collegamento al telefono di Windows, Google Quick Share e similari.

Scaricare le foto dal telefono al computer con il cavo USB

Il metodo tradizionale e uno dei più semplici per trasferire le foto dal telefono al computer, consiste nell’utilizzo del cavo USB.

Nel caso dei dispositivi Android, dopo aver collegato il telefono via USB, comparire una notifica che chiede di scegliere l’uso del dispositivo USB. È necessario selezionare Trasferimento di file o MTP (Media Transfer Protocol).

Lato computer, si può avviare Esplora file (Windows) o Finder (macOS) per poi cercare il riferimento al dispositivo Android nella sezione Dispositivi. La cartella DCIM o Pictures, solitamente contengono tutte le proprie foto. Da qui è possibile selezionare e copiare le immagini che interessano.

Nel caso degli iPhone, il telefono è automaticamente riconosciuto in Foto. Su Windows, basta anche qui aprire Esplora file per trovare il dispositivo della Mela.

Trasferimento delle foto via cloud

Il trasferimento delle foto tramite servizi cloud è un’opzione comoda e wireless. Di solito gli utenti attivano uno strumento per il backup dei dati memorizzati sul telefono, foto comprese. I servizi più utilizzati sono Google Foto, iCloud, Dropbox e OneDrive.

Sui dispositivi Android, è cosa comune utilizzare proprio Google Foto per il backup delle immagini. Aprendo il browser Web su PC quindi digitando photos.google.com (o photos.google.it) oppure photo.google.com (o photo.google.it) o, ancora, foto.google.com, si troveranno già pronte tutte le foto conservate nel proprio dispositivo mobile.

L’importante è accedere da browser Web, su PC, con lo stesso account utente Google configurato sul dispositivo Android.

Dall’interfaccia Web di Google Foto si possono selezionare una o più immagini quindi procedere con il download cliccando sui tre puntini in alto a destra per poi scegliere Scarica (o premere MAIUSC+D).

Nel caso degli iPhone, da PC si può accedere ad iCloud usando il proprio ID Apple. Anche in questo caso, è necessario verificare che il backup delle foto su iCloud sia effettivamente attivato.

Inviare le foto dallo smartphone al PC tramite Bluetooth o WiFi Direct

Se si volessero scaricare le foto dal telefono al computer senza cavi e senza utilizzare servizi cloud, si può optare per soluzioni come Bluetooth o WiFi Direct.

Nel caso del Bluetooth, è necessario attivare la funzionalità sia lato smartphone che lato PC. I due dispositivi, inoltre, devono essere accoppiati tramite Bluetooth seguendo una semplice procedura.

Il limite di Bluetooth è la larghezza di banda, che come abbiamo evidenziato nell’articolo sulle differenze tra Bluetooth e NFC, non può spingersi oltre i 2-3 Mbps.

A questo punto, sul telefono basta selezionare le foto da inviare sul computer, scegliere l’icona Condividi quindi scegliere Bluetooth come metodo di trasferimento. Sul computer, è necessario accettare il trasferimento e scegliere la cartella di destinazione.

Molto più prestazionale è invece WiFi Direct che permette di stabilire una connessione diretta tra smartphone e PC. È dapprima necessario portarsi nelle impostazioni di Android, scegliere Connessioni, WiFi Direct per poi selezionare il nome del computer.

Il PC compare in elenco come dispositivo peer se e solo se il sistema supporta la tecnologia WiFi Direct. Per accertarsene, si può digitare cmd nella casella di ricerca, selezionare Esegui come amministratore quindi digitare ipconfig /all e cercare la presenza dell’interfaccia Microsoft Wi-Fi Direct Virtual Adapter.

A questo punto, per scaricare le foto da telefono a computer usando WiFi Direct si può ricorrere all’applicazione gratuita Feem, Share files offline. La velocità di trasferimento dati risulterà ordini di grandezza più elevata rispetto a Bluetooth.

Collegamento al telefono di Windows e Google Quick Share

Per accedere alle foto e a tutti gli altri dati memorizzati nel dispositivo mobile, si può utilizzare l’app Collegamento al telefono di Microsoft. È presente di default sia in Windows 10 che in Windows 11 quindi risulta estremamente semplice da usare.

Abbiamo già visto il funzionamento di Collegamento al telefono: l’applicazione Microsoft utilizza la tecnologia (Bluetooth, WiFi Direct e anche il cloud) più conveniente per trasferire i dati da un dispositivo all’altro. L’accoppiamento iniziale avviene tramite Bluetooth (è necessario installare l’app Collegamento a Windows sullo smartphone) quindi inquadrare il codice QR generato su PC.

La sezione Foto dell’app Collegamento al telefono permette di accedere a tutte le foto conservate sullo smartphone, gestirle e scaricarle sul computer in modo diretto.

Un’ottima alternativa è l’app Google Quick Share (ex Condivisione nelle vicinanze): basta installarla su PC quindi selezionare, sul dispositivo mobile (anche da app come Google Foto) le immagini da scaricare sul computer. A questo punto, scegliendo Condividi e selezionando Quick Share, dovrebbe comparire il nome del PC di destinazione, collegato alla stessa rete locale.

Se il PC non apparisse nell’elenco, è essenziale assicurarsi di aver avviato l’applicazione Quick Share (se non la si trovasse nel menu Start di Windows, cercate Condivisione nelle vicinanze) quindi impostare Ricevi da tutti al posto di Il dispositivo è nascosto.

Condividere i file tramite PairDrop, ShareDrop e LocalSend

Se si preferisse evitare di installare qualsiasi componente, PairDrop e ShareDrop sono due applicazioni Web che funzionano in locale e che, utilizzando il protocollo WebRTC, permettono di condividere file nella rete locale e tra dispositivi vicini.

PairDrop è progettato per reti locali e consente agli utenti di inviare file tra dispositivi connessi alla stessa LAN, utilizzando un’interfaccia web intuitiva. La connessione tra i dispositivi avviene tramite un canale crittografato peer-to-peer. Quando i dispositivi sono dietro a un NAT, è utilizzato un server TURN per instradare la connessione, sempre garantendo la sicurezza del contenuto tramite crittografia end-to-end. La semplicità di PairDrop lo rende ideale per chi cerca un metodo veloce e sicuro per condividere file in rete locale, senza necessità di installazioni o configurazioni complesse.

ShareDrop estende le funzionalità di PairDrop, permettendo il trasferimento di file anche tra dispositivi remoti, mantenendo la stessa sicurezza crittografica. Come PairDrop, ShareDrop è un’applicazione open source e utilizza WebRTC per la connessione peer-to-peer, garantendo la protezione dei dati durante la trasmissione. Con ShareDrop, l’invio di file su reti diverse avviene semplicemente collegandosi alla pagina web e selezionando il dispositivo destinatario, mantenendo un approccio user-friendly. Tuttavia, il servizio non è compatibile con connessioni VPN o Tor, poiché queste instradano il traffico attraverso tunnel che non permettono l’interazione diretta con la LAN.

Una soluzione ancora più avanzata è LocalSend. Presentata sempre nell’articolo citato in precedenza, l’applicazione consente anche di generare un link di condivisione: in questo modo, sui dispositivi locali non deve neppure essere installato il programma. Open source e multipiattaforma, LocalSend è scaricabile gratis da questa pagina.

Conclusioni

Come osservavamo nell’introduzione, ovviamente esistono molte alternative per raggiungere il medesimo risultato. AirDroid, SHAREit, Send Anywhere e Xender sono alcuni tra i nomi più popolari e apprezzati.

Gli utenti hanno ampio margine di manovra per selezionare la soluzione maggiormente adatta alle loro esigenze. Ovviamente, la scelta dipenderà da diversi fattori, come la disponibilità di connessioni Internet veloci, la necessità di trasferire grandi quantità di dati, la compatibilità tra i dispositivi, e l’importanza data alla sicurezza del trasferimento. Ad esempio, chi cerca un metodo offline e sicuro potrebbe optare per il classico cavo USB o il WiFi Direct, mentre chi preferisce la comodità e la sincronizzazione automatica troverà i servizi cloud più funzionali.

Infine, è fondamentale considerare anche l’esperienza d’uso: applicazioni come Collegamento al telefono di Windows o Quick Share di Google puntano a fornire soluzioni integrate e intuitive, migliorando il flusso di lavoro quotidiano. La decisione finale dipenderà quindi dalle proprie esigenze personali e dall’ecosistema che si utilizza abitualmente.

Credit immagine in apertura: iStock.com – Zephyr18

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