A tutti certamente è capitato più volte di assistere ad errori di protezione generale causati dalle applicazioni che utilizziamo più spesso o, peggio, a schermate blu (“the blue screen of the death”) che ci informano sul verificarsi di un errore irreversibile.
Quando gli errori di protezione cominciano a diventare sempre più frequenti, il sistema operativo sempre più lento ed instabile, una nuova formattazione del disco fisso e una successiva reinstallazione di Windows e di tutte le applicazioni utilizzate, risulta certamente l’unica strada percorribile.
Molti pensano che i crash di sistema, ovvero il blocco del sistema operativo o comunque delle applicazioni utilizzate, sia un rischio naturale che si corre non appena si accende il personal computer.
Niente di più sbagliato. I crash rappresentano un grande rischio ma proprio per tale motivo è importante seguire alcune accortezze per prevenirli prima ancora che essi si presentino.
L’inaffidabilità del sistema è infatti il peggior nemico per il proprio lavoro. Se si usa il personal computer soprattutto per lavoro è infatti importante difendersi dai crash in modo da non perdere tempo e non complicarsi inutilmente la vita.
I crash di sistema sono sempre in agguato, pronti a presentarsi quando meno ce lo aspettiamo, capaci di distruggere completamente il nostro lavoro, di farci perdere tempo prezioso nella reinstallazione del sistema operativo e di tutte le applicazioni preferite nonché denaro, qualora si tratti, nelle situazioni più critiche, addirittura di danni all’hardware del nostro personal computer.
È bene sottolineare che nessuno, neppure coloro che si sentono i più esperti o i più smaliziati, ne è completamente immuni: un uso più ragionato del personal computer ed un pò di attenzione possono sicuramente salvarci dai danni più gravi, diminuire in modo consistente le circostanze nel quale il crash si può presentare, allungare drasticamente la vita del sistema.
Per ridurre al minimo le circostanze in cui si presentano i crash, è bene seguire alcune semplici regole che permettono di evitare problemi.
1. Creare copie di sicurezza
Effettuate sempre delle copie di sicurezza (copie di backup) dei propri dati personali (documenti, file di archivio, lavori,…): di solito l’arrivo di un crash di sistema rappresenta solitamente per l’utente privato un danno tollerabile, per un’azienda od uno studio può risultare una vera tragedia, sia in termini economici che organizzativi.
In modo proporzionale alle proprie necessità e all’importanza dei propri dati sarà necessario dotarsi degli strumenti hardware e software per creare periodicamente copie di sicurezza.
Nel panorama shareware/freeware esistono molti programmi in grado di creare backup intelligenti.
Circa la propria dotazione hardware possibili soluzioni possono contemplare l’adozione di un masterizzatore o di una unità esterna per la memorizzazione dei dati importanti (per esempio una unità Iomega Zip o Jazz).
2. Deframmentare i dischi
L’uso regolare di utilità quali Defrag (incluso in Windows) o l’adozione di appositi pacchetti commerciali permette di migliorare le performance del personal computer e di non porre sotto stress la meccanica del disco fisso.
3. Salvare i file vitali
Il registro di Windows e gli altri file di sistema sono dei componenti “vitali”. E’ bene crearne sempre delle copie di sicurezza aiutandosi con programmi creati allo scopo. Qualora i file originali dovessero danneggiarsi sarà possibile sostituirli con le copie.
4. Memorizzare file e cartelle in modo ragionato
Salvando in modo confusionario documenti ed immagini all’interno del personal computer non troverete mai, con semplicità, ciò che vi serve e risulterà più difficile effettuare backup in modo regolare. Abbiate quindi cura di tenere sempre documenti, archivi, immagini, ove possibile, separati dalla cartella principale dell’applicazione che li ha generati: per esempio, un utilizzo ordinato della cartella Documenti di Windows renderà tutto più semplice.
5. Adottare un software antivirus
L’installazione di un programma antivirus aiuterà a bloccare eventuali virus diffusi via Internet o all’interno dei dischi scambiati con amici e conoscenti. Nell’area Download de IlSoftware.it sono presenti numerosi software antivirus, pronti da scaricare. In questa stessa pagina, nella colonna di sinistra, vi segnaliamo periodicamente l’uscita di aggiornamenti per il vostro antivirus preferito.
6. Eliminare i file temporanei
I file temporanei sono solo spazzatura che occupa inutilmente spazio su disco e può creare problemi. E’ consigliabile liberarsi periodicamente dei file con estensione TMP: essi risiedono in apposite cartelle all’interno del disco fisso.
7. Evitare danni alle periferiche
Ogni componente del personal computer è delicato quindi va maneggiato con estrema cautela. Non si intervenga mai sulle parti “vitali” del personal computer (scheda madre, processore ed altri dispositivi collegati) se non si è esperti o comunque se non si hanno le conoscenze basilari in materia.
Periferiche o schede non devono mai essere collegate mentre il personal computer è acceso: si rischierebbero danni irreparabili. Solo i dispositivi USB costituiscono un’eccezione alla regola.
8. Disporre di un disco di avvio
Un disco di avvio contenente i driver del lettore CD ROM e di eventuali periferiche SCSI aiuterà a reinstallare agevolmente il sistema operativo in caso di crash. E’ bene prepararlo subito e tenerlo sempre a portata di mano.
9. Salvare tutte le informazioni sulla configurazione del sistema
Consigliamo vivamente di reperire e mettere al sicuro tutte le informazioni riguardanti la configurazione del sistema, in particolare le impostazioni hardware: nel caso in cui si rendesse necessaria una reinstallazione del sistema operativo sarà più semplice configurare tutte le periferiche collegate.
Mettere al sicuro il registro di sistema
Il registro di sistema è una delle componenti più importanti, ma allo stesso tempo delicate di Windows. Si tratta di un grande archivio, all’interno del quale vengono memorizzate gran parte delle informazioni che consentono al sistema operativo di comunicare con le periferiche hardware installate, con le applicazioni utilizzate e di gestire la configurazione dell’intero sistema. Moltissime informazioni sui parametri di configurazione dei vari programmi, sulle preferenze dell’utente, sugli account Internet, sui protocolli di rete installati risiedono proprio nel registro di sistema di Windows.
Risulta quindi evidente quale sia l’importanza rivestita dalle informazioni memorizzate all’interno del registro di sistema.
Windows 98 è già dotato di uno speciale programma, chiamato Registry Checker, che si incarica, ad ogni avvio del sistema operativo, di creare una copia di sicurezza (detta copia di backup) del registro di sistema stesso.
Il programma conserva inoltre, all’interno di una cartella atta allo scopo, più copie di backup del registro di sistema: qualora venisse individuato un problema, Registry Checker sostituisce in modo del tutto automatico il registro di sistema danneggiato con la più recente copia di sicurezza conservata.
Windows 98, se verifica un malfunzionamento all’interno del registro, previo riavvio del personal computer, tenta di ripristinare la più recente copia di sicurezza in modo da risolvere il problema.
Tuttavia, qualora Windows non volesse comunque saperne di avviarsi, tenete presente che è possibile ripristinare una copia “sana” (o presunta tale) del registro di sistema. La procedura è piuttosto semplice e nella maggior parte delle situazioni porta al risoluzione del problema: è necessario premere il tasto CTRL prima della comparsa della schermata di avvio di Windows 98, scegliere la voce Prompt dei comandi in modalità MS DOS e digitare SCANREG. Sarà quindi possibile selezionare la copia di sicurezza del registro di sistema che si desidera provare a ripristinare.
Dopo un opportuno riavvio del sistema si potrà verificare la buona riuscita o meno dell’intervento.
Qualora si riesca ad accedere a Windows è possibile che alcune applicazioni, in particolar modo quelle installate di recente non funzionino correttamente: in tal caso è opportuno disinstallarle e procedere ad una successiva reinstallazione.
Ci preme ricordare inoltre che è assolutamente sconsigliabile avviare SCANREG qualora ciò non sia strettamente necessario.
Chi è ancora legato al passato e a tutt’oggi usa Windows 95, sappia che questa versione di Windows non dispone di una procedura automatica che permetta di creare copie di sicurezza del registro di sistema.
A tal scopo vi suggeriamo, quindi, di far uso di ERU (Emergency Recovery Utility), una utilità che si trova all’interno del CD ROM di Windows 95 nella cartella \OTHER\MISC\ERU. Essa si fa carico di mettere al sicuro, oltre ai file che contengono le informazioni relative al registro di sistema, anche altri importanti file per il corretto funzionamento del sistema.
Il programma ERU va eseguito manualmente abbastanza di frequente, in particolar modo prima dell’installazione di nuove applicazioni: qualora dovesse presentarsi un problema sarà possibile ripristinare una copia di sicurezza creata in precedenza semplicemente eseguendo l’utilità di ripristino (ERD) memorizzata insieme con gli altri file.
Disinstallare bene le applicazioni
In Windows le applicazioni che non si utilizzano più non devono mai essere eliminate manualmente: spesso operazioni frettolose causano la non completa disinstallazione dei programmi compromettendo le prestazioni velocistiche del sistema e, nei casi più gravi, minando alla sua stabilità.
Tutti i programmi sviluppati per Windows (dalla versione 95 in poi), dispongono di una procedura di disinstallazione automatica avviabile cliccando su Avvio/Start , Impostazioni , Pannello di controllo , Installazione applicazioni quindi facendo clic sul pulsante Aggiungi/Rimuovi.
In alcuni casi la procedura di disinstallazione di un’applicazione è avviabile direttamente dal gruppo Programmi.
Alcuni dubbi possono presentarsi nel caso in cui la procedura di disinstallazione visualizzi il seguente messaggio: “some elements could not be removed” ovvero “alcuni elementi non possono essere rimossi”. Cosa significa?
Il messaggio vuole evidenziare all’utente il fatto che non è stato possibile eliminare dal disco rigido alcuni elementi facenti parte dell’applicazione da disinstallare. Di solito si tratta di documenti e file creati mediante l’applicazione da parte dell’utente e che risiedono nella cartella all’interno del quale il programma era stato installato.
Il nostro consiglio è quello di premere il pulsante “Dettagli…” che a volte compare: si otterranno così informazioni più precise in merito.
Successivamente è bene intervenire manualmente sugli elementi che non sono stati automaticamente cancellati in modo da evitare il proliferare di “file orfani” ovvero di elementi di programma che non sono in realtà più associati ad alcuna applicazione.
Liberarsi dei file temporanei
Quasi tutte le applicazioni che utilizziamo quotidianamente in Windows, creano, in un’apposita area del disco fisso, una serie di file temporanei essenziali per il funzionamento dell’applicazione stessa.
I file temporanea vengono eliminati automaticamente dall’applicazione che li ha generati non appena i documenti su cui si sta lavorando sono stati salvati o comunque dopo che certe operazioni sono state portate a termine.
Tuttavia, quando il sistema subisce un riavvio inatteso è possibile che tali file rimangano sul disco fisso.
Va sottolineato che alcune applicazioni (per esempio quelle del pacchetto Office di Microsoft) sono in grado di recuperare i documenti su cui si stava lavorando, analizzando i file temporanei rimasti sul disco fisso.
Dopo aver verificato la possibilità di recuperare tali file riavviando le applicazioni con le quali si stava lavorando è consigliabile eliminare i file temporanei non necessari: per cancellarli in modo sicuro conviene riavviare il sistema in modalità MS DOS.
Per identificare la cartella all’interno della quale vengono solitamente memorizzati i file temporanei, è sufficiente scrivere SET in corrispondenza della riga di comando di MS DOS quindi premere il tasto Invio.
I file temporanei vengono memorizzati nelle cartelle specificate a fianco delle righe TMP e TEMP.
Per cancellare i file temporanei è necessario portarsi all’interno delle cartelle specificate accanto alle voci TMP e TEMP, quindi eliminare tutti i file che hanno estensione TMP.
Ricostruire la configurazione hardware
Quando si effettua un aggiornamento radicale del personal computer ovvero quando si sostituiscono scheda madre e parecchie periferiche, può capitare che, all’accensione del personal computer, alcuni componenti non vengano correttamente riconosciuti da parte del sistema operativo. In alcuni casi Windows segnala addirittura un conflitto con periferiche non più collegate, facenti parte della precedente configurazione di sistema.
Prima di pensare ad una reinstallazione completa del sistema operativo, assicuratevi di aver a disposizione le ultime versioni dei driver per le periferiche hardware installate quindi forzate Windows alla ricostruzione da zero della configurazione del sistema.
Portandovi su Risorse del computer , Pannello di controllo , Sistema, selezionate la cartella Profili hardware. Solitamente è presente esclusivamente la voce Configurazione originale. Fate clic sul pulsante Rinomina e cambiate il nome Configurazione originale in Backup configurazione originale.
Premete quindi il pulsante Copia… e digitate: Configurazione copiata.
Provvedete quindi a riavviare il personal computer. Prima di accedere a Windows, vi verrà ora richiesto quale dei profili hardware creati deve essere selezionato avviato.
Scegliete la voce Nessuno dei precedenti: in questo modo Windows provvederà a ricostruire l’intera configurazione del sistema installando nuovamente i driver per ciascuna periferica riconosciuta.
Al termine del processo è possibile eliminare i due vecchi profili hardware ovvero Backup configurazione originale e Configurazione copiata.
A completamento di questa prima panoramica sull’argomento “crash” leggetevi anche gli articoli correlati.