Windows 10 sta per arricchirsi di una nuova utile funzionalità che permette di modificare i file OneDrive dall’interfaccia del sistema operativo senza la necessità di aprire il browser web.
Con i servizi cloud più noti generalmente è necessario installare un’applicazione client che consente di attivare la sincronizzazione con i file memorizzati sui server remoti.
In Windows 10, invece, non sarà più necessario: per modificare i file salvati su OneDrive, basterà aprire una qualunque finestra di Esplora file quindi cliccare sull’icona OneDrive nella colonna di sinistra.
Diversamente rispetto a ciò che accade oggi, però, in corrispondenza di ciascun file memorizzato su OneDrive, Windows 10 mostrerà alcune icone esplicative:
1) Un segno di spunta di colore verde quando il file è disponibile sia online, su OneDrive, che sul dispositivo locale.
2) Un’icona con due frecce di colore blu per indicare quando è in corso un’attività di sincronizzazione del file con i server di OneDrive.
3) Una terza icona (“cloud”) raffigurante una piccola nuvola quando il file corrispondente è disponibile solo sui server remoti di OneDrive (non ne è conservata una copia anche in locale).
Come funziona File su richiesta in Windows 10
Finalmente, grazie alla nuova funzionalità introdotta in Windows 10, il sistema operativo si asterrà dallo scaricare tutti i file conservati su OneDrive su tutti i propri dispositivi e dall’aggiornarli in continuazione.
Il nuovo OneDrive di Windows 10 non scarica più i file in automatico, in locale: se un documento o un qualunque elemento non fossero salvati sul dispositivo in uso, basterà accedere alla cartella OneDrive e farvi doppio clic.
Windows 10 provvederà così a scaricare i file d’interesse e ad aprirli automaticamente. Tutti gli altri file indicati nella cartella di OneDrive, quindi, non saranno mai scaricati fintanto che l’utente non ne richiederà espressamente l’apertura.
Il confine tra i file memorizzati in locale e quelli conservati sul cloud diventa così ancora più sfumato tanto da configurare OneDrive come una vera e propria “estensione” dell’hard disk o dell’unità SSD locali.
Per coloro che usano collegamenti in fibra, connessioni in banda ultralarga o comunque con un profilo in upload almeno pari a un paio di Mbps, il cloud potrebbe davvero diventare un valido strumento per il backup dei dati in tempo reale: Come avere spazio cloud gratis.
Per file importanti, che devono essere sempre disponibili in locale (anche in assenza del collegamento Internet), basta selezionarli, cliccarvi con il tasto destro del mouse e scegliere il comando Conserva sempre su questo dispositivo.
Il vantaggio è che, come per qualunque altro file, è possibile effettuare selezioni multiple dalle finestra di Esplora risorse aiutandosi con i tasti MAIUSC e CTRL.
Va detto che la funzionalità File su richiesta di Windows 10 e OneDrive è al momento in corso di sviluppo ed è quindi suscettibile di modifica.
È comunque ormai certo che debutterà il prossimo 12 settembre, in concomitanza con l’avvio della distribuzione del pacchetto di aggiornamento Windows 10 Fall Creators Update.
Per provare la nuova funzionalità File su richiesta, è sufficiente accedere al programma Windows Insider di Windows 10 digitando Impostazioni programma Windows Insider, cliccare su Per iniziare in corrispondenza di Ricevi le build Insider Preview e scegliere Lento o Veloce in corrispondenza di Con che frequenza desideri ricevere le nuove build?.
Suggeriamo di non richiedere la partecipazione al programma Windows Insider sui sistemi che si usano per scopi produttivi: le versioni di Windows 10 scaricate attraverso Windows Update sono infatti release non definitive che possono presentare bug e problemi di varia natura oltre ad essere potenzialmente instabili.
Per attivare File su richiesta in Windows 10, si deve cliccare con il tasto destro del mouse sull’icona di OneDrive nella traybar del sistema operativo quindi scegliere Impostazioni, portarsi nella scheda Impostazioni e attivare la casella Risparmia spazio e scarica file quando li usi.
Per recuperare spazio su disco e lasciare in essere solamente le copie dei file memorizzati su OneDrive, è possibile selezionare i vari elementi, cliccarvi con il tasto destro del mouse e scegliere il comando Libera spazio.
In questo modo, Windows 10 verificherà dapprima che le copie di ciascun file conservate su OneDrive siano speculari e aggiornate quindi provvederà a cancellare gli elementi memorizzati in locale liberando spazio prezioso sull’unità locale. L’icona con il segno di spunta verde sarà così sostituita con un’icona raffigurante una nuvola.
È bene ricordare che mentre Libera spazio conserva la copia online dei file, cancellando file e cartelle con gli strumenti di Windows, verranno eliminate tutte le copie degli stessi elementi, sia quelle locali che quelle memorizzate sul cloud di OneDrive.
Usando la combinazione di tasti Windows+R
, digitando cmd
quindi dir %userprofile%\OneDrive
si noterà che tutti i file caricati su OneDrive ma non salvati anche in locale vengono comunque presentati. L’unica differenza è che la corrispondente dimensione viene indicata tra parentesi a indicare che i file non sono memorizzati in locali ma solo sul cloud.