La realizzazione di un sistema di videosorveglianza IP porta con sé diverse sfide e problematiche, essenziali da considerare e conoscere per garantire l’efficacia e la sicurezza della soluzione che si andrà a creare. Uno dei problemi più rilevanti, soprattutto in prospettiva, è quello legato al vendor lock-in: il rischio è quello di legarsi con l’ecosistema chiuso di un singolo produttore, che ad esempio permette esclusivamente l’utilizzo delle sue telecamere e dei suoi NVR oppure che, all’improvviso, interrompe il supporto di alcuni dispositivi.
Synology investe da anni sulla sua Surveillance Station, una soluzione aperta che nasce per integrare le telecamere IP di produttori diversi. Surveillance Station è una console di monitoraggio che offre un unico pannello di controllo, capace di configurare e controllare oltre 8.400 modelli di telecamere di 150 produttori.
Il software Surveillance Station è particolarmente vantaggioso perché la sua installazione gratuita è compresa in tanti modelli di NAS e NVR a marchio Synology. In altre parole, basta acquistare il prodotto hardware Synology per poter immediatamente accedere alle abilità di registrazione video in tempo reale attraverso la rete locale.
Ecosistema Synology per la videosorveglianza: le telecamere IP BC500 e TC500 sono la punta di diamante
Abbiamo detto che una soluzione come Synology Surveillance Station funge da “contenitore” per i flussi video provenienti dalle telecamere connesse in rete. Spesso, tanti NVR (Network Video Recorder) non permettono di attivare simultaneamente il riconoscimento facciale, la funzione di motion detection e quella per la protezione del perimetro: Surveillance Station consente di porsi alle spalle tutte queste limitazioni.
Le regole azione (ne parliamo più avanti) automatizzano svariate funzioni di sorveglianza e riducono le attività da destinare eventualmente al controllo o comunque alla supervisione manuale. Gli amministratori possono indicare a una videocamera di eseguire il “pattugliamento” tra le posizioni preimpostate, attivare la registrazione allo sblocco di una porta o ricevere una notifica in caso di anomalie.
Integrazione delle telecamere BC500 e TC500 nell’infrastruttura di rete
Il dispiegamento di un’infrastruttura per la videosorveglianza basata sulle telecamere BC500 e TC500 è semplice e veloce: questi modelli sono direttamente supportati in Surveillance Station e non richiedono alcuna licenza. Basta connetterle per avere la possibilità di usarle sin da subito, senza dover espletare passaggi aggiuntivi. Surveillance Station offre inoltre l’opportunità di aggiornare il firmware delle videocamere BC500 e TC500, anche in blocco (fino a 1.000 unità).
Sia BC500 che TC500 supportano lo standard PoE (Power over Ethernet, IEEE 802.3af, tipo 1 classe 3). L’eventuale uso di switch PoE+ (IEEE 802.3at) non crea comunque problemi.
La piattaforma Surveillance Station apre orizzonti sconfinati per chi desidera connettere e integrare dispositivi, applicazioni e servizi. Ricorrendo alla Surveillance Station Web API, gli sviluppatori possono infatti beneficiare di un’interfaccia programmabile che consente integrazioni profonde.
Con le telecamere BC500 e TC500, Synology offre una soluzione “pronta per l’uso” che già poggia sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. BC500 è una telecamera per esterni ad alta risoluzione, dotata di funzionalità avanzate come il rilevamento dei movimenti e la visione notturna; TC500 è progettata per l’uso interno, offrendo anch’essa elevate prestazioni in termini di risoluzione e funzionalità di sicurezza. Entrambi i dispositivi funzionano in modo ottimale con i dispositivi di archiviazione e gestione dei dati Synology, garantendo un’esperienza di videosorveglianza affidabile e completa all’interno dell’ecosistema.
Principali caratteristiche delle telecamere IP BC500 e TC500
Le telecamere Synology BC500 e TC500 offrono un grado di protezione IP67 da polvere e acqua, visione notturna fino a 30 metri e funzionalità HDR multiesposizione: BC500 ha forma cilindrica mentre TC500 è nel formato a torretta.
Dal punto di vista tecnico, le due telecamere IP permettono di registrare video con una risoluzione di 5 Megapixel a 30 fps. L’apertura focale dell’obiettivo è f/1.8 mentre l’angolo di visione misura 110° così da coprire spazi ampi. Il sistema di visione notturna IR composto da quattro LED, raggiunge fino a 30 metri di portata mentre il meccanismo HDR assicura ricchezza di dettagli sia nelle aree più luminose che in quelle più scure.
Riconoscimento di persone e veicoli integrato
Vero e proprio fiore all’occhiello delle telecamere BC500 e TC500, sono gli algoritmi di IA per il riconoscimento di persone e veicoli. L’utente ha inoltre la possibilità di definire delle aree direttamente sopra le immagini in modo da ricevere notifiche e porre in essere determinate azioni allorquando qualcuno dovesse violare una proprietà (ad esempio saltando un cancello, un muro di confine, una palizzata,…) o accedere a una zona non autorizzata.
L’affidabilità è cosa essenziale per un sistema di videosorveglianza: cosa succederebbe se si verificasse un incidente e la telecamera non fosse in grado di memorizzare il flusso dati lato NAS, NVR o su un servizio cloud? Non si avrebbe alcuna prova dell’accaduto e l’incidente occorso non risulterebbe documentabile in alcun modo.
La funzione di Instant Search dispensa gli operatori dallo svolgere un’analisi manuale frame-by-frame del contenuto delle registrazioni video alla ricerca di uno specifico incidente. Con le telecamere BC500 e TC500 diventa possibile individuare ogni genere di evento nei video acquisiti.
Edge recording e sincronizzazione video
Le telecamere BC500 e TC500 di Synology gestiscono questa problematica sfruttando il concetto di edge recording: accanto al caricamento del flusso video su un dispositivo di memorizzazione locale o remoto, le sequenze filmate sono archiviate in una scheda SD. In questo modo, anche in caso di temporanea indisponibilità del collegamento di rete, le immagini di eventuali incidenti sarebbero comunque acquisite e salvate. La piattaforma Synology è in grado di sincronizzare i video salvati su NAS, NVR e sul cloud attingendo al contenuto delle schede SD non appena la connessione viene ripristinata.
L’autonomia della registrazione su scheda SD dipende ovviamente dalla capacità del supporto di memorizzazione e dal bitrate del flusso video. Ad esempio, un flusso di 3 Mbps genera circa 32 GB al giorno: una micro SD da 128 GB può archiviare senza problemi fotogrammi per almeno tre giorni.
Piattaforma Synology Surveillance Station: aperta ai produttori di terze parti
Telecamere IP come Synology BC500 e TC500 semplificano enormemente il lavoro di chi è chiamato a realizzare un sistema di videosorveglianza IP affidabile e scalabile. Surveillance Station è comunque un vero e proprio “direttore d’orchestra”, in grado di mettere d’accordo videocamere e dispositivi di produttori diversi. Di base, il prodotto supporta direttamente migliaia di telecamere ma grazie alla compatibilità ONVIF, si possono addirittura aggiungere ulteriori videocamere non presenti nel database di Synology.
Surveillance Station è interoperabile con gli altoparlanti IP, consentendo agli utenti di integrare l’audio nelle loro soluzioni di videosorveglianza. Gli speaker IP danno modo di riprodurre suoni e gestire comunicazioni bidirezionali all’interno del sistema di videosorveglianza.
Il supporto per i moduli I/O permette di integrare una vasta gamma di dispositivi: sensori, attuatori o altri device specializzati che aggiungono funzionalità specifiche al sistema di videosorveglianza. Si pensi a sensori di movimento e di apertura porte che possono essere collegati con la soluzione Synology per mettere in campo determinate azioni al presentarsi degli eventi configurati.
In questa pagina è possibile trovare l’elenco degli altoparlanti IP e dei moduli I/O supportati. Surveillance Station è inoltre compatibile con tanti server video, dispositivi progettati per la gestione, l’archiviazione e la distribuzione dei flussi video, di terze parti.
Cosa sono e come funzionano le Regole di azione
Synology Surveillance Station poggia il suo funzionamento sulle Regole di azione, un insieme di istruzioni programmabili che permettono al sistema di reagire automaticamente a eventi specifici o a condizioni che si verificano nell’ambito del sistema di videosorveglianza. Queste regole possono essere configurate per automatizzare varie azioni in risposta a determinati scenari, rendendo la sorveglianza più efficiente e personalizzata.
Nell’interfaccia di Surveillance Station, le regole di azione sono solitamente associate a eventi specifici, come il rilevamento di movimento da parte di una telecamera, l’attivazione di un sensore o altri eventi configurabili.
Ogni regola è accompagnata da condizioni che devono essere soddisfatte affinché l’azione venga eseguita. Le condizioni possono includere fattori come l’orario del giorno, il giorno della settimana o altri parametri specifici.
Una volta che un evento e le relative condizioni sono configurati, il sistema intraprende le azioni associate nel momento in cui si verifica l’evento. Le azioni possono includere l’invio di notifiche, l’attivazione di allarmi, l’avvio della registrazione video, l’invio di comandi a telecamere o dispositivi I/O, e altro ancora.
Nel caso delle telecamere BC500 e TC500, il rilevamento di persone/veicoli e il rilevamento delle intrusioni possono essere configurati, come abbiamo visto, per essere eseguiti direttamente a livello di dispositivo. In alternativa, per tutte le altre videocamere (comprese quelle di altri produttori), si può procedere dall’interfaccia di Surveillance Station.
Differenza tra Live View Analytics (LVA) e Deep Video Analytics (DVA)
Anche nel caso delle BC500 e TC500, comunque, il riconoscimento facciale richiede l’uso di un sistema Deep Video Analytics (DVA) compatibile.
L’approccio Live View Analytics (LVA) è quello che abbiamo sinora citato e che permette varie modalità di rilevamento a valle dell’analisi del flusso video in tempo reale. I meccanismi DVA più avanzati utilizzano l’intelligenza artificiale, algoritmi di apprendimento avanzato pre-addestrati e GPU integrate per offrire funzionalità ancora più evolute come il riconoscimento delle targhe e dei volti.
Grazie agli NVR Synology con funzioni DVA integrate, si possono ad esempio predisporre meccanismi di verifica degli accessi basati sul riconoscimento del viso e consentire l’accesso a determinate aree solo ai veicoli autorizzati. I sistemi basati su DVA Synology migliorano le loro prestazioni sulla base delle registrazioni precedenti e sui risultati dei rilevamenti, massimizzando così la precisione.
Massima integrazione con le soluzioni di terze parti e con le applicazioni personalizzate
Synology Surveillance Station consente di integrare regole di azione, webhook e API per realizzare una soluzione di videosorveglianza versatile, flessibile e integrata.
Abbiamo già visto che le regole di azione consentono di definire comportamenti automatizzati in risposta a eventi specifici. Sono fondamentali per automatizzare risposte a situazioni specifiche senza richiedere l’intervento manuale.
Un webhook è una tecnologia che consente alle applicazioni di comunicare tra loro attraverso il protocollo HTTP. Surveillance Station supporta i webhook, consentendo agli utenti di inviare notifiche e dati a sistemi esterni o applicazioni di terze parti. Si può ricorrere ai webhook per inviare informazioni di allarme, snapshot delle telecamere o altri dati a servizi esterni.
Le API dedicate permettono agli sviluppatori di creare applicazioni personalizzate o integrare la videosorveglianza con altri sistemi. Grazie a questa interfaccia di programmazione, si può accedere e modificare i dati elaborati nell’intero ecosistema Synology, come le informazioni su telecamere, registrazioni, eventi e altro ancora.
Le possibilità assicurate da Surveillance Station aprono le porte alla creazione di una soluzione di videosorveglianza estremamente versatile. Ad esempio, si potrebbe configurare una regola che, quando viene rilevato un movimento, attiva un webhook per inviare notifiche a un sistema di gestione degli allarmi esterno. Allo stesso tempo, l’API potrebbe essere utilizzata per recuperare e visualizzare le registrazioni correlate con quell’evento.