In risposta al provvedimento assunto dal Garante Privacy italiano a fine marzo 2023, OpenAI ha deciso di bloccare ChatGPT dall’Italia, sia la versione gratuita che quella a pagamento.
Il Garante ha deciso per una limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti residenti nel territorio italiano; è ChatGPT, sulla base delle contestazioni trasmesse dall’Autorità, che si è attivata per impedire l’accesso al chatbot dal nostro Paese. Il Garante italiano non ha prescritto il blocco del servizio, e non avrebbe neppure i poteri per farlo. Ha piuttosto deciso di intervenire per impedire eventuali trattamenti non conformi.
Come sbloccare ChatGPT in Italia
Se si avesse l’esigenza di continuare a usare ChatGPT dal nostro Paese, è sufficiente installare un client VPN.
Abbiamo visto cos’è una VPN e come consenta di superare le limitazioni geografiche imposte dai vari servizi online.
Stabilendo un tunnel cifrato con il server VPN, infatti, cambia la “rotta” seguita dai pacchetti dati inviati e ricevuti in rete: anziché raggiungere direttamente il server remoto esponendo l’indirizzo IP pubblico assegnato dall’operatore di telecomunicazioni locale (tale indirizzo è leggibile, in formato IPv4 o IPv6, usando ad esempio il servizio ipify.org), usando un servizio VPN si esce in rete con un indirizzo IP completamente diverso. Questo significa che i server remoti non vedranno più l’indirizzo attribuito dal provider scelto dall’utente ma un indirizzo diverso.
Questo comportamento consente anche di superare eventuali limitazioni geografiche: i fornitori dei principali servizi VPN consentono all’utente di scegliere un server di un Paese diverso dall’Italia come nodo di uscita dalla rete VPN.
Per continuare a usare ChatGPT dall’Italia è possibile creare un account ProtonVPN gratuito quindi scaricare il client VPN per Windows, macOS, Linux, Android, iOS e Chrome OS. Dopo aver installato il software sul proprio dispositivo, basta fare clic sul menu principale del programma, in alto a sinistra, quindi selezionare la voce Impostazioni.
Nella scheda Generale si può innanzi tutto disattivare le opzioni Apri all’avvio e Connetti all’avvio dell’app per evitare che ProtonVPN si attivi automaticamente. Cliccando quindi su Avanzate, è possibile abilitare Split tunneling quindi scegliere Solo le apps/IP selezionate/i useranno il tunnel VPN.
Il suggerimento è semplice: immaginate di usare tipicamente il browser Google Chrome per le attività di navigazione sul Web. Selezionando solo la casella di Microsoft Edge o di Mozilla Firefox, la connessione VPN sarà utilizzata non a livello dell’intero sistema (system-wide) ma soltanto per il singolo browser specificato.
Così facendo, qualunque applicazione diversa da quella prescelta per lo split tunneling continuerà a trasferire i dati senza passare per la VPN.
Nell’esempio (vedere l’immagine precedente), aprendo Firefox quindi collegandosi con la home page di ChatGPT il messaggio “ChatGPT disabled for users in Italy” non appare più ed è possibile utilizzare normalmente il chatbot di OpenAI.
L’importante è ricordarsi di attivare la VPN ProtonVPN cliccando sul pulsante Connessione rapida.
Una volta stabilita la connessione VPN, basta aprire il browser prescelto precedentemente impostato nella sezione Split tunneling quindi usare ChatGPT come sempre.
Sbloccare ChatGPT utilizzando il suo indirizzo IP pubblico
Per usare ChatGPT da qualunque browser Web senza dover passare a un prodotto diverso da quello che si utilizza abitualmente, si può aprire il prompt dei comandi o la finestra del terminale quindi digitare il comando seguente:
Annotando i due indirizzi IPv4 restituiti dal comando nslookup
, si può aprire l’interfaccia di ProtonVPN, accedere di nuovo alla scheda Avanzate nelle impostazioni e infine aggiungere i due indirizzi IP rilevati in precedenza sotto la colonna IP.
In questo modo ChatGPT si apre con qualunque browser mentre tutte le altre connessioni con i siti Web remoti continueranno a transitare all’infuori della VPN.
Aggiornamento del 6 aprile 2023: a distanza di qualche giorno, OpenAI ha iniziato a bloccare l’accesso a ChatGPT effettuato da alcuni servizi VPN. Nel caso di ProtonVPN consigliamo di non usare i server VPN più comuni ma sceglierne di diversi dall’elenco di quelli disponibili. Diversamente si riceverà il messaggio d’errore “Access denied“.
Da ultimo, va registrato che con il suo provvedimento il Garante si è concentrato su ChatGPT parlando di “raccolta illecita di dati personali” quando invece le contestazioni, a ben vedere, si rivolgono al sottostante modello generativo e alle modalità con le quali sono stati raccolti e utilizzati nella fase di addestramento i dati pubblici disponibili sul Web. C’è poi il problema della verifica dell’età degli utenti anche se nei termini del servizio OpenAI chiarisce che l’utilizzo di ChatGPT non è consentito ai minori di anni 13.