Presentiamo un programma tutto italiano che permette di creare archivi compressi protetti grazie all’utilizzo della crittografia e all’impiego dei noti algoritmi Blowfish, Twofish e Rijndael/AES.
Realizzato dallo stesso sviluppatore di ZipGenius, il nuovo CZIP X è una completa e versatile applicazione multipiattaforma per comprimere file e impedire l’utilizzo del contenuto degli archivi da parte di soggetti non autorizzati.
Disponibile nelle versioni per Linux, Windows 10, macOS e Android (la release destinata a iOS è attualmente in lavorazione) è a costo zero per tutti coloro che volessero utilizzarla “sul pinguino” mentre vengono chiesti appena 0,99 euro per effettuarne il download e l’installazione dagli store di Microsoft e Google.
Indipendentemente dalla versione di CZIP X utilizzata, con il programma è possibile creare non soltanto file compressi ma anche archivi autobloccanti o autocancellanti: si può cioè richiedere il blocco automatico dell’archivio dopo la digitazione errata della passphrase (dopo 3 tentativi falliti) oppure la distruzione irreversibile dei dati.
CZIP X è capace anche di creare file compressi non condivisibili: l’archivio generato su uno smartphone Android, per esempio, non può essere decifrato su un altro smartphone o su un PC, anche usando la passphrase corretta, ma può essere aperto solo sullo stesso dispositivo con cui lo si è prodotto.
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Con il programma in questione si possono anche creare archivi compressi non riutilizzabili: dopo la prima decifratura andata a buon fine, il contenuto del file compresso viene definitivamente distrutto rendendone impossibile il recupero.
Di questo comportamento l’utente che apre l’archivio compresso viene informato solo dopo l’inserimento della passphrase corretta: nessun avviso è fornito prima della decifratura dei dati.
Volendo condividere un archivio cifrato con un altro utente, è possibile generare un codice QR che permette la decifratura istantanea senza la necessità di comunicare in modo esplicito la passphrase usata per la protezione dell’archivio compresso.
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Dopo aver avviato CZIP X, si può fare clic su Crea un archivio cifrato per generare un nuovo file compresso: l’applicazione chiederà di impostare una parola chiave a protezione dell’archivio e di scegliere un algoritmo di cifratura.
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Proseguendo con la procedura guidata, si potrà chiedere a CZIP X la creazione di un archivio compresso standard oppure scegliere se generare un file autobloccante o autocancellante.
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Nella schermata finale, CZIP X consente di stabilire se – nel caso di archivio autocancellante – i file originali debbano essere rimossi usando i semplici comandi del sistema operativo oppure se si preferisca avviare un’operazione di wiping ovvero l’eliminazione sicura dei dati. In quest’ultimo caso, i dati dell’archivio compresso saranno sovrascritti più volte con una sequenza casuale di byte in modo da renderne impossibile il recupero, anche usando utilità “ad hoc”.
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Come accennato in apertura, poi, attraverso la medesima schermata di CZIP X, si possono creare archivi non condivisibili (utilizzabili quindi solo sul dispositivo sul quale sono stati generati) e permettere un’unica operazione di decodifica.
Nell’ultima schermata non bisognerà indicare il nome del file compresso in quanto esso viene generato automaticamente da CZIP X ma ci si dovrà limitare a scegliere il percorso in cui memorizzarlo.
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Con un clic o un tocco sul pulsante in basso a destra, si può selezionare anche la voce Genera QR Code: verrà prodotto un codice QR che, una volta scansionato, consentirà l’apertura del file senza dover digitare manualmente la passphrase scelta in precedenza.
CZIP X può essere usato per comprimere, crittografare, decifrare e decomprimere qualunque tipo di file, compresi eseguibili, documenti PDF o in altro formato così da ridurre le dimensioni degli elementi e, al tempo stesso, preservare la riservatezza delle informazioni trasferite a terzi.
Per aprire i file cifrati con CZIP X, le parti necessitano dello stesso programma: al momento, infatti, non è possibile generare file cifrati “autoscompattanti” contenenti i componenti essenziali per la decodifica dell’archivio.
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Nell’immagine il file con estensione CZX creato su Windows con CZIP X viene aperto da un dispositivo Android.
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Come ultimo passo, CZIP X chiederà di indicare il percorso all’interno del quale i file devono essere estratti.
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Sarà quindi possibile aprire, salvare i vari file e condividerli con altri utenti. Nel caso in cui si fosse optato per la generazione di un archivio in grado di autodistruggersi, l’operazione avverrà automaticamente alla chiusura dell’applicazione.
CZIP X può essere scaricato nelle varie versioni facendo riferimento ai link seguenti:
– CZIP X, versione per Windows 10
– CZIP X, versione per Android
– CZIP X, versione per macOS