Clear Linux: cos'ha di speciale la distribuzione Intel

Clear Linux è una distribuzione Linux sviluppata da Intel, progettata per garantire massime performance, sicurezza e innovazione, specialmente in ambito professionale e cloud. Offre un'architettura stateless che consente un facile ripristino delle impostazioni di sistema e un package manager avanzato.

Sapevate che Intel sviluppa e aggiorna una sua distribuzione Linux? Si chiama Clear Linux ed è scaricabile sia in versione server che desktop.

Si mette in evidenza per il fatto di essere una distribuzione Linux progettata per massimizzare performance, sicurezza e innovazione nell’architettura software. Ecco perché la distribuzione si rivolge principalmente a sviluppatori Linux, professionisti IT, esperti DevOps. È inoltre particolarmente indicata per ambienti cloud e container.

Contrariamente a molte distribuzioni del pinguino, Clear Linux è sviluppata dagli ingegneri Intel in modo indipendente, senza basarsi su altre distribuzioni esistenti.

Architettura e principi fondamentali di Clear Linux

Clear Linux adotta il modello rolling release: ciò significa che il sistema è in continuo aggiornamento con l’applicazione delle ultime versioni del software disponibile. Invece di rilasciare nuove versioni principali, Clear Linux incrementa semplicemente il numero di versione in occasione di ciascun aggiornamento.

Una delle caratteristiche distintive di Clear Linux è la sua architettura stateless, che implica una separazione netta tra file di sistema, file utente e configurazioni del sistema. I file di sistema, situati all’interno della directory utente, sono gestiti da Clear Linux OS come tali, ad eccezione della directory local.

Nel caso in cui un software collochi configurazioni predefinite in posizioni multiple, come user ed etc, Clear Linux OS interviene modificando tali configurazioni per aderire al principio di stateless design.

Un vantaggio significativo di questa architettura è la possibilità di ripristinare facilmente le impostazioni di sistema predefinite semplicemente eliminando il contenuto delle directory etc e var. Questa operazione equivale a una reinstallazione pulita del sistema operativo.

Clear Linux Desktop

Immagine tratta da Clear Linux Forums.

Per impostazione predefinita, Clear Linux utilizza GNOME come desktop environment predefinito, con la possibilità di installare KDE Plasma e xfce attingendo ai repository.

Ottimizzazione su tutto lo stack

Con Clear Linux OS, Intel promette l’utilizzo di ottimizzazioni che coinvolgono ogni livello del sistema:

Piattaforma e Kernel: Configurazioni del kernel ottimizzate per ottenere le massime prestazioni.
Librerie matematiche e middleware: Utilizzo di librerie avanzate per migliorare l’elaborazione numerica e l’efficienza delle applicazioni.
Framework e Runtime: Ottimizzazione del codice binario per le CPU Intel, con selezione automatica delle librerie più efficienti.

Sui processori Intel con supporto per le istruzioni AVX512, Clear Linux seleziona automaticamente la versione ottimizzata delle librerie per massimizzare le prestazioni.

Ottimizzazioni Intel su Clear Linux

Sicurezza per i dispositivi finali che arriva dal cloud

La distribuzione Linux di Intel propone inoltre un approccio multilivello al tema della sicurezza, implementando strumenti e pratiche avanzate per proteggere il sistema da vulnerabilità e attacchi informatici:

🔍 Scansione costante delle vulnerabilità. Un sistema automatizzato monitora costantemente i bollettini CVE (Common Vulnerabilities and Exposures), garantendo patch tempestive.
🔐 Trust Store unificato. Un unico punto di gestione per la certificazione e la verifica dell’affidabilità del software.
🛡 Mitigazione aggressiva. Le minacce di livello elevato e critico sono affrontate immediatamente, seguendo le migliori indicazioni.
🛠 Funzionalità di sicurezza standard. Il sistema include strumenti come IPTables, SSH, OpenSSL, IPSec VPN e meccanismi che assicurano l’integrità delle applicazioni.

Per approfondire i concetti brevemente riassunti poco sopra, è possibile fare riferimento a questa pagina sul sito del progetto.

Gestione dei pacchetti software

Clear Linux impiega un sistema di gestione dei pacchetti chiamato swupd (Software Updater), progettato per raggruppare i pacchetti e gestire le dipendenze tra loro sovrapposte. L’approccio mira a garantire la compatibilità software e a semplificare il processo di aggiornamento. Gli aggiornamenti sono proporzionali, il che significa che sono più veloci e leggeri rispetto ai metodi tradizionali.

Per interagire con swupd, si possono utilizzare comandi come info, autoupdate, check-update, bundle add, bundle remove e bundle list.

La distro Linux di casa Intel fa ampio uso dei pacchetti Flatpak: la maggior parte delle applicazioni disponibili nello store sono infatti distribuite in questo formato. Flatpak offre un modo per veicolare le applicazioni in modo indipendente rispetto al sistema operativo sottostante, riducendo i problemi in fatto di gestione delle dipendenze.

Clear Linux organizza il software in bundle, ovvero raggruppamenti di software correlato. I bundle possono essere gestiti tramite il comando swupd, che prevede l’aggiunta, la rimozione, la visualizzazione dell’elenco e la visualizzazione dei dettagli dei bundle installati.

I bundle sono “manna dal cielo” per chi si occupa di sviluppo software: coprono i principali casi di sviluppo tradizionale in C/C++, stack LAMP, node.js, linguaggi di programmazione moderni e opzioni per l’uso di cloud e container.

L’installazione di applicazioni su Clear Linux può avvenire tramite Flatpak o attraverso il package manager swupd. Mentre Flatpak è ideale per le applicazioni desktop, swupd è utilizzato per gestire i bundle e i componenti di sistema. L’uso di swupd richiede una certa familiarità con la riga di comando, ma offre un controllo preciso sull’installazione e la gestione del software.

Uso previsto e pubblico di riferimento

Una distribuzione come Clear Linux non è concepita per adattarsi automaticamente alle esigenze di tutti gli utenti. Il suo target primario sono, come accennato in apertura, i professionisti IT, gli esperti DevOps, gli specialisti in cloud e container deployment, i ricercatori nel campo dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è fornire una piattaforma ottimizzata per carichi di lavoro specifici, come lo sviluppo di software, il cloud computing e la containerizzazione.

Ciò premesso, chiunque è libero di installare e utilizzare Clear Linux, distribuzione leggera e certificata per trarre il massimo delle performance dai processori Intel (nulla vieta, però, di usarla anche su macchine basate su chip AMD).

Esperienza utente e potenziali sfide

L’esperienza utente con Clear Linux può variare significativamente. Le prestazioni complessive durante l’utilizzo di Clear Linux sono generalmente eccellenti, anche se è possibile incontrare qualche difficoltà con i codec multimediali e la configurazione delle stampanti.

L’uso di un sistema di gestione dei pacchetti “ad hoc” come swupd richiede un periodo di adattamento per gli utenti abituati ad altri sistemi come APT o YUM.

Sin dal momento dell’installazione, inoltre, Clear Linux impone la creazione di un account utente con un password complessa: non è possibile, neppure per finalità di testing, assegnare password semplici da ricordare come test123.

Come installare Clear Linux

Per provare Clear Linux sui propri sistemi, non si deve fare altro che scaricare la ISO della distribuzione dal sito ufficiale del progetto quindi scriverla su un supporto USB avviabile, ad esempio con Rufus o servirsi di un’applicazione come Ventoy. Quest’ultima permette di avviare più ISO, secondo le necessità, dallo stesso supporto di boot.

Dopo aver effettuato il boot dal supporto d’installazione di Clear Linux, è sufficiente effettuare il login dalla riga di comando quindi digitare quanto segue per avviare l’installazione della distro:

sudo -E clr-installer

Per procedere con l’installazione è quindi necessario regolare tutte le impostazioni contenute nella “scheda” Required options: specificare il layout di tastiera, indicare come installare il sistema operativo sull’unità di destinazione, creare un utente dotato dei privilegi amministrativi, disattivare la telemetria. Come lingua del sistema operativo, l’italiano non è previsto: è necessario lasciare indicato “American English“.

Installazione Clear Linux

Optando per un'”installazione distruttiva”, Clear Linux cancella tutto il contenuto dell’unità di memorizzazione collegata con il dispositivo in uso e fa spazio per le proprie partizioni.

Unità destinazione Clear Linux

Tenete presente che al momento della comparsa della schermata Downloading required packs, la barra di scorrimento potrebbe non avanzare. In realtà, com’è facile confermare verificando il traffico di rete in download generato dal sistema in uso (ad esempio accedendo al pannello di amministrazione del router), Clear Linux sta effettivamente scaricando il necessario per completare l’installazione. È quindi sufficiente pazientare un po’ e attendere la conclusione dell’operazione.

Requisiti di sistema

Per installare e utilizzare Clear Linux, il sistema operativo richiede l’utilizzo di CPU Intel Core almeno della famiglia Sandy Bridge di seconda generazione o successive, gli Xeon E3 o successivi, oppure i processori Intel Atom C2000 ed E3800 basati su Silvermont. In generale, il processore deve integrare le estensioni SSE4 oltre al supporto UEFI. Come accennato in precedenza, Clear Linux può comunque essere tranquillamente installato anche su macchine AMD.

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