Uno dei programmi che un tempo non mancava mai nella “cassetta degli attrezzi” informatici era CCleaner. A partire dall’estate 2018, e forse ancora prima, CCleaner ha perso lo smalto che vantava una volta e pur confermandosi un’utilità completa e versatile ancor oggi è stata progressivamente accantonata da una nutrita fetta di utenti.
Anche perché usando un po’ di pazienza, rivolgendosi a un’utilità Microsoft come Autoruns e seguendo i consigli pubblicati nell’articolo Come rimuovere i programmi in esecuzione automatica, è possibile velocizzare significativamente l’avvio del PC.
Per la pulizia del sistema e liberare spazio si possono usare utilità come WinDirStat che aiutano a capire quali file e cartelle occupano più spazio (Come trovare file di grandi dimensioni in Windows); inoltre, l’utilizzo di metodologie per il monitoraggio delle procedure d’installazione e per disinstallare i programmi (Disinstallare applicazioni: migliori strumenti e metodologie) nonché l’impiego di macchine virtuali (ad esempio Virtualbox, VMware e Virtualbox) e sistemi di sandboxing (la nuova funzionalità Windows Sandbox di Windows 10) per provare nuove applicazioni, aiutano a mantenere il sistema principale sempre scattante ed esente da qualunque problema.
A chi da tempo aveva dato fiducia a CCleaner non è andato a genio l’inserimento di una funzionalità che raccoglieva dati sul funzionamento del sistema dell’utente senza l’esplicita autorizzazione di quest’ultimo: L’ultima versione di CCleaner raccoglieva dati anche contro la volontà degli utenti.
Gli sviluppatori della nota utility posero rapidamente soluzione al comportamento anomalo ma i buoi, purtroppo, erano ormai scappati dalla stalla.
Prima ancora, a settembre 2017, CCleaner fu vittima di una clamorosa aggressione: un gruppo di criminali informatici riuscì a modificare il file d’installazione del programma pubblicato sul sito ufficiale inserendovi un malware: Avast torna sull’incidente CCleaner: come hanno fatto gli aggressori a inserire un malware nel programma.
CCleaner, in collaborazione con Avast che nel frattempo aveva acquisito il progetto, pose fine rapidamente all’incidente ma la vicenda destò non poco imbarazzo e problemi per quegli utenti che avevano scaricato ed eseguito il programma senza sottoporlo neppure a una scansione precauzionale su VirusTotal.
La ricetta di CCleaner per provare a riacquistare la fiducia degli utenti: Easy Cleaner
CCleaner ha da poco annunciato una versione ampiamente rinnovata della sua applicazione: la principale novità consiste nell’aggiunta di una modalità di scansione predefinita che non richiede alcun tipo di intervento da parte degli utenti.
Si chiama Easy Cleaner ed è accessibile dalla finestra principale del programma previa installazione (non è utilizzabile da coloro che preferissero usare la versione portabile di CCleaner).
All’avvio dell’installazione di CCleaner è consigliabile disattivare la casella Install Google Chrome o comunque qualunque altra opzione che offra l’installazione di componenti software aggiuntivi potenzialmente superflui.
Suggeriamo anche di cliccare su Customize per personalizzare l’installazione ed evitare che CCleaner si leghi ad alcuni componenti di sistema.
La nuova funzione Easy Clean è accessibile direttamente dalla colonna di sinistra e ha come obiettivo quello di rendere più semplice l’utilizzo di CCleaner cosicché l’applicazione possa essere usata con tranquillità da un pubblico più vasto di utenti e non soltanto da tecnici, esperti e utenti smaliziati.
Cliccando su Options, Settings, innanzi tutto, si può scegliere l’italiano come lingua per l’interfaccia di CCleaner. Cliccando sul pulsante Pulizia semplice in alto a sinistra quindi su Analizza, CCleaner andrà alla ricerca degli elementi superflui presenti sul sistema che possono essere rimossi senza problemi.
Con un clic sui link posti sotto ciascuna voce è possibile verificare gli elementi che CCleaner provvederà ad eliminare recuperando spazio prezioso. Va detto che la pulizia svolta da CCleaner è un questo caso piuttosto superficiale ed è un bene: fortunatamente il programma non si lancia, nella modalità semplificata, nella pulizia del registro ma si limita all’individuazione e alla rimozione di file temporanei ed elementi traccianti.
Siamo ormai piuttosto contrari all’utilizzo di programmi che si occupano della pulizia del registro di sistema di Windows: nell’articolo Regedit e registro di sistema: guida agli aspetti più utili abbiamo spiegato cos’è e di che cosa si tratta. Molto meglio prevenire l’appesantimento del registro evitando di installare programmi inutili e usando le attenzioni presentate in apertura.
In caso di messaggi di errore visualizzati da Windows o dalle singole applicazioni si può risalire alla causa del problema usando ad esempio un’utilità come Process Monitor presentata sempre nell’articolo Regedit e registro di sistema: guida agli aspetti più utili al paragrafo Perché è importante conoscere il registro e sapere come funziona Regedit.
CCleaner, effettuando una scansione complessiva del contenuto del registro del sistema operativo, può al limite aiutare a “restringere il cerchio” ma una riparazione delle presunte problematiche senza esaminarle con attenzione sembra oggi da evitare, soprattutto se la macchina non presentasse alcun problema.
Nella sezione Strumenti di CCleaner, restano utili i tool che consentono di ricevere avvisi circa i programmi non aggiornati che si stanno utilizzando (così da provvedere all’installazione dei rispettivi aggiornamenti) e il meccanismo che consente la rimozione di plugin dei vari browser web che dovessero manifestare problemi o essere la causa di malfunzionamenti.
Rispetto alla scheda Avvio del Task Manager di Windows 10 (CTRL+MAIUSC+ESC
), CCleaner indica tutti gli elementi impostati in esecuzione automatica all’avvio di Windows con una soluzione grafica che per i più è certamente più immediatamente comprensibile rispetto a quella proposta da Autoruns.
L’ultima versione installabile di CCleaner può essere scaricata gratuitamente da questa pagina tenendo presente che è il suo utilizzo è da considerarsi a costo zero solo per usi personali.