La batteria di uno smartphone è una delle componenti più importanti. Per chi si trova frequentemente fuori casa o lontano dall’ufficio, poter contare su un dispositivo mobile che riesca a garantire un’autonomia sufficiente, almeno per arrivare alla fine della giornata lavorativa, è fondamentale.
Fino a qualche tempo fa Apple non forniva indicazioni sullo stato della batteria e non condivideva con gli utenti informazioni sulla necessità di provvedere alla sostituzione della batteria del loro iPhone.
La Mela preferì infatti ridurre artificiosamente, via software, le prestazioni dei dispositivi mobili per evitare spegnimenti improvvisi degli iPhone dotati di una batteria ormai usurata (senza darne comunicazione).
Il fatto che non venisse data alcuna comunicazione in merito allo stato di salute della batteria, è stato uno degli argomenti che ha fatto aumentare lamentele degli utenti. È stato così che Apple ha deciso di introdurre la funzionalità Stato della batteria in iOS 11.3 e versioni seguenti del sistema operativo (iPhone 6 e modelli successivi).
Qualora la batteria del proprio iPhone si scaricasse rapidamente e il dispositivo in uso, ormai obsoleto, non offrisse più le prestazioni di un tempo, si può in primis controllare il volantino Unieuro per verificare se vi fossero promozioni attive sui nuovi modelli di iPhone oltre che sui vari accessori.
Se tutto sommato il vecchio iPhone risultasse ancora utilizzabile e il problema fosse legato principalmente alla batteria, si potrà valutarne la sostituzione in modo da usarlo come secondo smartphone, come telefono di riserva o consegnarlo a un amico o un parente, così da non doverlo mandarne in pensione anzitempo.
Cambio batteria iPhone: come capire quando acquistarne una nuova
Come dato generale, è interessante tenere a mente che una batteria è progettata per conservare fino all’80% della capacità originale dopo 500 cicli di ricarica completi, operando in condizioni normali.
Ci sono diversi indizi che ci possono aiutare a capire quando sia giunto il momento di valutare il cambio della batteria del proprio iPhone. Il primo è
ovviamente, la diminuzione più o meno marcata dell’autonomia.
A patto di non svolgervi attività intensive, lo smartphone di Apple dovrebbe poter essere utilizzato per 8 ore complessive nel caso dei modelli più recenti e per 7 ore se si parla delle versioni più vecchie. Trascorso questo periodo, è tipicamente necessario provvedere alla ricarica della batteria.
A parità di utilizzo, se l’autonomia fosse notevolmente inferiore, sarebbe molto probabile che ci possa essere un problema di usura della batteria.
Per avere una conferma dell’usura della batteria, ci si può servire della funzionalità Stato batteria iPhone che, come indicato prima, è stata introdotta con il rilascio di iOS 11.3, a fine marzo 2018.
Per accedere a questo strumento, è sufficiente andare su Impostazioni, Batteria, Stato Batteria: qui Apple indica chiaramente se la batteria installata necessitasse di manutenzione ovvero dovesse essere sostituita.
Il messaggio viene mostrato solo quando, nonostante sia stata caricata, la capacità massima della batteria risulta pari o inferiore al 70% della capacità di una batteria nuova. In questi casi, iOS viene impostato automaticamente in maniera tale da ridurre le prestazioni dell’iPhone.
In questa circostanza l’utente potrebbe iniziare a notare: un avvio delle app più lento, uno scorrimento delle pagine che apparirà meno fluido, una retroilluminazione più debole (impostazione comunque modificabile agendo sul Centro di controllo), una riduzione fino a 3 dB del volume degli altoparlanti, la richiesta di ricaricare l’app all’avvio dopo un aggiornamento in background.
In alcuni casi estremi iOS potrebbe anche disattivare il flash della fotocamera. Si tratta di una misura cautelativa che verrebbe usata per evitare spegnimenti improvvisi. Nel caso in cui venisse disattivato il flash, l’utente verrebbe informato grazie alla notifica riportata nell’interfaccia dell’app usata per fare foto e video.
Le informazioni contenute nella schermata Stato batteria di iOS indicano l’attuale capacità della batteria rispetto a quando era nuova.
Ciò che sconsigliamo è provare a installare app di terze parti per verificare lo stato della batteria iPhone. Apple ha infatti introdotto diverse modifiche in iOS che impediscono agli sviluppatori di terze parti di accedere ai dati tecnici della batteria, come ad esempio capacità residua, cicli di ricarica e scarica effettuati.
Un sistema per avere qualche dato aggiuntivo sulle prestazioni della batteria iPhone consiste nel collegare lo smartphone Apple a un sistema macOS, digitare console
in Spotlight quindi cercare batteryhealth
. Si otterrà così un resoconto sullo stato di salute della batteria dell’iPhone collegato.
In alternativa (o in aggiunta, se preferite), c’è sempre l’ottimo software coconutBattery.
La versione gratuita di coconutBattery consente di ottenere le informazioni sulla batteria solo collegando l’iPhone mediante cavo mentre quella Plus (a pagamento) di riceverle anche via WiFi e di ottenere un’analisi più puntuale del comportamento della batteria nel corso del tempo.
Per gli utenti Windows c’è iBackupBot. Si tratta di un programma offerto in versione trial che però può essere provato per 7 giorni e offre una vasta schiera di informazioni utili sulla batteria iPhone.