BullGuard Spamfilter è un software di semplice utilizzo che si prefigge di combattere il problema della posta indesiderata utilizzando un approccio di tipo collaborativo.
Se gli spammer, generalmente, fanno uso di migliaia di computer in tutto il mondo per spedire messaggi indesiderati, perché non utilizzare una soluzione similare? La protezione antispam di BullGuard Spamfilter è infatti in grado di migliorare le sue capacità di riconoscimento delle e-mail indesiderate grazie alle segnalazioni che continuamente pervengono dagli utenti del software stesso.
I produttori antivirus stanno abbracciando sempre più metodologie per il rilevamento di malware basati su una protezione di tipo “collaborativo”. La necessità di impiegare un approccio differente rispetto al passato deriva da una importante riflessione: il fenomeno malware non è contrastabile se i vari produttori non propongono soluzioni basate su un approccio centralizzato svincolato dal modello “PC-centric”, ossia che considera unicamente il personal computer del singolo, sinora adottato.
BullGuard introduce un “modus operandi” simile anche per quello che concerne la lotta contro lo spam.
Un’e-mail indesiderata ha maggiori probabilità di essere correttamente individuata e trattata se centinaia o migliaia di utenti hanno già precedentemente segnalato tale messaggio come spam.
Uno dei principali vantaggi derivanti dall’utilizzo di BullGuard Spamfilter non è poi solamente l’ottima efficacia in fase di rilevamento della posta indesiderata ma anche la sua semplicità d’uso. Il programma, infatti, richiede minimi interventi di configurazione ad opera dell’utente ed è integrabile non solo con Outlook ed Outlook Express ma anche con Mozilla Thunderbird.
BullGuard Spamfilter, inoltre, non richiede (ad esempio, come il famoso Spamihilator) alcuna modifica delle impostazioni dell’account all’interno del client di posta. Nel caso della stragrande maggioranza dei software antispam, infatti, affinché il programma possa esaminare la posta in arrivo alla ricerca di e-mail indesiderate, è indispensabile intervenire quanto meno sulle impostazioni relative al server POP3/IMAP specificato. In particolare, è necessario fare in modo che il client di posta effettui una connessione locale (127.0.0.1 o “localhost”) su una porta particolare sulla quale è in ascolto il software od il servizio antispam. Quest’ultimo provvederà a svolgere un’azione di filtro collegandosi direttamente alla casella di posta remota ed inviando, dopo aver effettuato l’analisi antispam, le varie e-mail al client di posta in uso.
Nel caso di BullGuard Spamfilter, niente di tutto questo.
Il software si occupa di interagire direttamente con Outlook, Outlook Express o Thunderbird aggiungendo, tra l’altro, alcuni pulsanti alla barra degli strumenti del client prescelto che consentono di marcare come indesiderati i messaggi che non siano stati riconosciuti come tali oppure di indicare come “legittime” le e-mail erroneamente rilevate come indesiderate.
Il programma si farà carico di stilare, innanzi tutto, una “white list” contenente l’elenco di mittenti dai quali si deve poter sempre accettare la posta elettronica. Per quest’attività, BullGuard Spamfilter esamina il contenuto della rubrica del client di posta.
Avviando il client di posta, il software inizierà subito ad analizzare le e-mail in arrivo, inserendo il prefisso [BGSpam] in corrispondenza dell’oggetto di messaggi ritenuti spam.
Cliccando sui pulsanti Spam e Not spam è possibile notificare a BullGuard, rispettivamente, il fatto che un messaggio di posta sia indesiderato oppure che il programma abbia commesso un errore in fase di riconoscimento (“falso positivo”).
Facendo riferimento al pulsante Wizard, invece, si può richiedere l’analisi dell’archivio di posta esistente. In questo modo BullGuard Spamfilter potrà migliorare le sue abilità in fase di riconoscimento delle e-mail indesiderate. La procedura passo-passo proposta da Spamfilter richieda, come primo passo, di indicare la cartella all’interno della quale si desidera vengano memorizzate le e-mail di spam. Successivamente, è possibile revisionare la “white list” creata aggiungendo ulteriori mittenti legittimati ad inviarvi della posta elettronica.
Come ultimo passo, BullGuard Spamfilter necessita di conoscere una cartella all’interno della quale vengono salvate solo ed esclusivamente e-mail esenti da spam. Infine, nel caso in cui si fosse in possesso di una cartella contenente esclusivamente posta elettronica indesiderata, è possibile indicarla.
BullGuard Spamfilter utilizzerà tutte le informazioni acquisite per migliorare le proprie abilità.
L’utilizzo di BullGuard Spamfilter è completamente gratuito: è richiesta soltanto l’attivazione di un account sul sito della software house produttrice. Questa operazione viene richiesta ed effettuata in pochi passi all’atto dell’installazione del programma.
Nella versione gratuita, ed è questo l’unico “fastidio” derivante dall’utilizzo del software, BullGuard Spamfilter inserisce, in calce ad ogni e-mail in uscita, l’indicazione seguente: I use BullGuard Spamfilter to keep my inbox clean. It is completely free: www.bullguard.com/freespamfilter.
(14,3 MB circa).