Backup Windows 10 e Windows 11 con Full Flash Update

Cos'è e come funziona Full Flash Update, un eccellente strumento per creare backup di Windows 10 e Windows 11

Windows 10 e Windows 11 integrano uno strumento che permette di creare un backup completo del sistema utilizzando un unico semplice comando senza ricorrere a programmi e utilità di terze parti.

Il sistema operativo Microsoft permette di creare immagini in formato WIM che possono essere utilizzate per ripristinare l’installazione di Windows o per distribuirla su più macchine.

Ormai da anni, da quando Microsoft ha rilasciato Windows 10 versione 1709 (si parla di settembre 2017), il sistema operativo supporta Full Flash Update (FFU) che a nostro giudizio è una delle migliori caratteristiche mai introdotta.
FFU crea un’immagine settore-per-settore salvandola in un unico “file contenitore” ripristinabile molto facilmente.
Quando la generazione di un’immagine WIM richiede 10 minuti di tempo, la stesso procedura con FFU si conclude in appena 2 minuti.

Microsoft dettaglia le principali differenze tra FFU, WIM e VHD ma l’aspetto più importante è che mentre il contenuto di un file WIM può essere applicato su hard disk e unità SSD di qualunque dimensione, un’immagine FFU può essere applicata solo su unità della stessa dimensione o più grandi del disco di partenza.
Come Microsoft spiega in questo documento anche questa limitazione è caduta con il rilascio di Windows 10 versione 1903: basterà effettuare quella che viene chiamata un’operazione di ottimizzazione.

La procedura per creare backup di Windows 10 e Windows 11 con Full Flash Update

Per creare un backup di Windows 10 o Windows 11 usando Full Flash Update è sufficiente servirsi di un supporto di avvio Windows PE oppure caricare Windows 10 o Windows 11 al boot con Windows To Go.

Dopo aver avviato il sistema da un supporto Windows PE o Windows To Go si può aprire il prompt dei comandi e digitare quanto segue:

wmic diskdrive list brief

In questo modo si otterrà l’identificativo dell’unità della quale si desidera creare il backup. Nell’esempio in figura si tratta di \\.\PHYSICALDRIVE0.

Se l’unità fosse protetta con BitLocker bisognerà prima sbloccarla l’apposito comando:

manage-bde -unlock D: -RecoveryPassword CHIAVE_RIPRISTINO

Al posto di D: va ovviamente indicata la lettera identificativa di unità che risulta bloccata da BitLocker. La stringa CHIAVE_RIPRISTINO va sostituita con la chiave di ripristino ottenuta al momento dell’abilitazione di BitLocker.

Se nell’unità usata per effettuare il boot ci fosse sufficiente spazio a disposizione (si pensi a Windows installato su una capiente e veloce chiavetta USB Gen1/Gen2 Windows To Go), il comando seguente permette di creare il backup:

dism /capture-ffu /imagefile=C:\Diskimage.ffu /capturedrive=\\.\PHYSICALDRIVE0 /name:ImmagineDisco

Al posto di C:\Diskimage.ffu va indicato il percorso e il nome del file d’immagine da creare; \\.\PHYSICALDRIVE0 va sostituito con il nome dell’unità il cui contenuto deve essere oggetto di backup; a ImmagineDisco si può sostituire un nome.

Se lo spazio disponibile non fosse abbastanza si può specificare, come destinazione per il backup, una cartella condivisa in rete locale.
Da un supporto Windows PE bisognerà in questo caso digitare prima il comando wpeinit quindi scrivere net use W: \\NOME-HOST\NOME-CONDIVISIONE per mappare il percorso di rete assegnandogli in questo caso la lettera identificativa di unità W:.
Il comando net use chiederà di inserire nome utente e password nel caso in cui la cartella di destinazione fosse protetta con autenticazione.

Con i supporti Windows To Go basta premere Windows+I, fare clic su Rete e Internet, su Proprietà. È consigliabile che l’interfaccia di rete sia posta su Privato.

Dalla finestra Risorse di rete si possono verificare le cartelle condivise in rete locale e cliccare sulla barra in alto per verificare il percorso completo.

A questo punto si può impartire il comando net use W: \\NOME-HOST\NOME-CONDIVISIONE al prompt per assegnare la lettera identificativa di unità W: al percorso di rete.
Infine, il comando seguente consentirà di creare l’immagine del disco specificato e di salvarla nella cartella condivisa in rete locale (notare il riferimento all’unità W:):

dism /capture-ffu /imagefile=W:\Diskimage.ffu /capturedrive=\\.\PHYSICALDRIVE0 /name:ImmagineDisco

Ripristinare un backup di Windows 10 o Windows 11 con FFU

Il ripristino di un’immagine di backup creata con FFU è altrettanto banale.
Basta infatti avviare il sistema da un supporto Windows PE o Windows To Go, aprire il prompt dei comandi quindi usare il comando che segue:

dism /apply-ffu /ImageFile=W:\Diskimage.ffu /ApplyDrive:\\.\PHYSICALDRIVE0

Al posto di W:\Diskimage.ffu va indicato il percorso corretto e il nome del file contenente l’immagine di backup da ripristinare; \\.\PHYSICALDRIVE0 va sostituito con il nome del disco di destinazione ottenibile usando il comando wmic diskdrive list brief.

FFU si rivela uno strumento eccellente per distribuire immagini di backup di Windows 10 e Windows 11 su più sistemi, anche dotati di configurazione hardware differente.
Windows 10 e Windows 11 tollerano l’avvio del sistema operativo anche su configurazioni hardware differenti rispetto a quella di origine ma l’ideale sarebbe “generalizzare” l’installazione prima di creare il file d’immagine FFU ricorrendo ad esempio a Sysprep.

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