Per un’azienda che si trova a gestire molteplici server e workstation e ha la necessità di effettuare backup periodici dei dati, sono molte le soluzioni oggi disponibili.
Il backup sul cloud si propone come una delle migliori soluzioni quando i dati sono molti e si ha la possibilità di utilizzare una connessione a banda larga sufficientemente veloce (profilo in upstream non limitato a qualche centinaio di kbps) o a banda ultralarga (i.e. fibra ottica).
Anziché inserire nella propria infrastruttura di rete uno o più server NAS o, addirittura, implementare un lento e vetusto sistema di backup a nastro, è oggi possibile valutare il backup online di tutti i propri dati.
I vantaggi del backup cloud sono innegabili: senza essere costretti a configurare un server NAS per raccogliere i dati sulle workstation o sui server collegati alla rete locale oppure ad impostare attività pianificate su ciascuna macchina, il backup online consente di configurare le operazioni di copia dei dati attraverso un comodo “pannello centralizzato”.
Tale pannello consente di avere una “visione d’insieme” sulle attività di backup all’interno della propria rete o delle proprie reti locali, ad esempio nel caso in cui si stessero amministrando server e workstation distribuiti in più filiali.
Backup online, come funziona la soluzione proposta da Aruba Cloud
Abbiamo provato la soluzione proposta da Aruba per il backup online.
Battezzato Cloud Backup, il servizio permette di impostare backup online automatizzati di workstation, server e macchine virtuali.
Sulle macchine contenenti i dati che devono essere oggetto di backup è sufficiente installare un agente, ossia un software che permette la gestione di tutte le attività di backup da remoto e che si occupa di inviare i dati richiesti sui server Aruba.
Aruba propone diversi agenti: alcuni sono compatibili con le varie versioni di Windows (sia server che client) ed altri con le distribuzioni Linux più usate in ambito aziendale.
Sono poi disponibili agenti per il backup dei dati conservati su sistemi Solaris, AIX, IBM iSeries e HPUX.
Le informazioni fluiscono tra sistemi remoti e server cloud di Aruba utilizzando un canale cifrato e i dati vengono conservati in forma crittografata.
Cloud Backup consente di gestire più account e ciascuno di essi potrà essere associato a più server, workstation e macchine virtuali.
In questo modo, da un unico pannello, è possibile controllare le attività di backup su decine di sistemi differenti, anche non appartenenti alla medesima rete locale.
I backup possono essere liberamente programmati, anche a cadenza oraria. E sono gestiti nella maniera più intelligente possibile: il servizio Cloud Backup di Aruba, infatti, dopo l’ultimazione del primo backup completo, effettuerà backup incrementali.
Nel caso di un backup incrementale, vengono copiati tutti quei file che sono cambiati a partire dall’ultimo backup, sia esso un backup completo od un precedente backup incrementale. Grazie all’utilizzo del backup incrementale, Aruba Cloud Backup riduce al minimo i tempi per l’aggiornamento delle copie di backup conservate sul cloud dal momento che vengono aggiornati solamente i file che sono cambiati, che sono stati aggiunti oppure rimossi.
Il servizio di Aruba utilizza anche la cosiddetta deduplicazione evitando di memorizzare più volte, sotto forma di backup, gli stessi dati conservati sul medesimo sistema o su più workstation/server diversi.
Configurazione di Cloud Backup
Per attivare subito il servizio Cloud Backup di Aruba, è sufficiente creare un account personale su Cloud.it.
È possibile provare il servizio richiedendo un voucher di prova di 10 euro.
Mantenere 10 GB di dati sui server cloud costa 1,50 euro al mese ma sono previsti “tagli” fino a 20.000 GB ossia 20 TB.
Dal pannello di controllo messo a disposizione da Aruba, cliccando sulla scheda Cloud Backup quindi su Gestisci, è possibile creare uno o più account per la gestione del backup online.
La procedura da seguire è molto semplice: basta cliccare sul pulsante Aggiungi nuovo account quindi completare il form proposto.
Il menu a tendina Region consente di scegliere in quale data center Aruba si desidera conservare i propri dati. Le prime due voci (R1-IT e R2-IT) consentono di salvare i propri backup nelle strutture italiane di Aruba (ad Arezzo, in Toscana) mentre le altre presso i centri elaborazione dati della società dislocati in Francia, Germania, Regno Unito e Repubblica Ceca (vedere le informazioni sui data center di Aruba).
La scelta del piano tariffario consente di stabilire in anticipo il canone di abbonamento che Aruba applicherà a fronte della conservazione dei dati dell’utente sul cloud.
Come accennato in precedenza, il profilo più economico (per ridotti volumi di dati) è quello pay-as-you-go. Per ogni 10 GB di dati memorizzati sui server di Aruba, la società addebita 1,50 euro mensili.
Il profilo Cloud Backup 50, invece, permette di memorizzare fino a 50 GB di dati nei server di Aruba versando un importo pari a 6,99 euro mensili; Cloud Backup 100 fino a 100 GB per 12,99 euro mensili e così via.
Il costo a gigabyte scende fino a 0,08 euro con i profili cloud di classe superiore (fino a 20 TB/mese).
Una volta configurati uno o più account per la gestione del servizio di backup cloud, si potranno installare gli agenti software sui sistemi contenenti le informazioni da stivare al sicuro sui server Aruba.
Il download degli agenti è effettuabile cliccando su Download agent nella colonna di sinistra dell’area di amministrazione.
Cliccando sul pulsante Gestisci (posto accanto al nome dell’account creato in precedenza), si otterranno alcune informazioni utili per la configurazione delle attività di backup sui propri sistemi.
Il link posto accanto alla dizione URL Web CentralControl, consente di accedere al pannello di amministrazione delle attività di backup su tutti i propri sistemi.
L’indirizzo posto accanto a URL Evault, invece dovrà essere annotato perché servirà nel momento in cui si andranno ad installare gli agent su workstation e server.
Installazione degli agenti di Cloud Backup
La gestione di tutte le attività di backup sui propri server e sui sistemi client collegati alla stessa LAN oppure a più reti locali si concretizza semplicemente accedendo al pannello di amministrazione URL Web CentralControl.
Per amministrare, attraverso la stessa interfaccia web, tutti i propri sistemi, è però indispensabile installare l’agente software compatibile con il sistema contenente i dati oggetto di backup.
L’unica attenzione da porre durante l’installazione dell’agente, consiste nell’inserire – nella casella Network address – quanto riportato accanto ad URL Evault e, nelle sottostanti caselle Username e Password, i dati di autenticazione per l’account creato poco fa.
Nella successiva schermata, poi, bisognerà aver cura di indicare l’URL per l’accesso all’interfaccia web di amministrazione delle attività di backup.
La console web per la gestione delle attività di backup sul cloud
Una volta installati gli agenti sui propri workstation e server, tutto si riduce alla configurazione delle attività di backup sul cloud.
Nella scheda Computers, si troveranno indicati tutti i sistemi sui quali si sono installati gli agenti.
Cliccando sul pulsante Auto configure è possibile predisporre automaticamente un backup completo della directory di root di ciascun sistema (generalmente C:\ nel caso dei sistemi Windows).
L’utente ha comunque la possibilità di stabilire nel dettaglio quali risorse devono essere oggetto di backup sui server Aruba.
Nel pannello di destra sono indicate le cartelle o comunque le risorse remote che saranno periodicamente salvate sui server cloud.
Per ogni sistema è possibile configurare uno o più jobs. Con questo nome si fa riferimento ad ogni operazione di backup impostata per un determinato server/workstation, configurato all’interno della console di gestione.
È interessante notare che è permesso creare più jobs per ogni singola macchina e, addirittura, si possono attivare backup su risorse accessibili attraverso la LAN (condivise in rete locale).
Per procedere, basta infatti indicare le credenziali per l’accesso alla risorsa condivisa in rete locale.
Agendo su Retention è poi possibile specificare il tempo di conservazione dei dati salvati su cloud (Days online) ed il numero minimo di copie (Copies online) che debbono essere mantenute.
L’utente ha poi facoltà di impostare un server SMTP per l’invio delle notifiche sulle attività di backup svolte con successo oppure bloccatesi prematuramente, definire la velocità con cui i backup deve essere effettuato ed accedere a tutti i file di log.
Ripristino dei backup e disaster recovery
Cliccando sul menu a tendina Select action, l’utente può – in qualunque momento – effettuare un ripristino dei dati memorizzati sul cloud.
Scegliendo il comando Restore, infatti, si potrà ripristinare l’ultimo backup completo, di un file o di una singola cartella nelle posizioni originali oppure in un’altra directory, sul corrispondente sistema remoto.
Il servizio Cloud Backup di Aruba consente anche di effettuare il cosiddetto Bare Metal Backup/Restore.
Gli agenti installati in locale, infatti, consentono di salvare automaticamente sui server di Aruba anche l’intera configurazione del sistema (comprese, quindi, le informazioni sulla struttura del disco fisso, sulla partizione di sistema, sulla partizione di boot e su tutte le altre partizioni eventualmente presenti).
Cloud Backup è quindi anche un servizio per il disaster recovery: il Bare Metal Restore (riservato solo a soluzioni private cloud) permetterà così la ripartenza dei propri sistemi anche nel caso di guasto o problemi di varia natura che non dovessero consentire il normale avvio del sistema operativo.
Tutti i dati restano sempre protetti sui server Aruba grazie alle misure implementate dal provider, ma – per maggior sicurezza – è comunque possibile attivare la crittografia anche in fase di creazione della singola attività di backup (job).
Per provare subito Aruba Cloud Backup è sufficiente registrarsi su questa pagina e seguire le indicazioni.