Avira ha annunciato una vera e propria “rivoluzione” per ciò che riguarda il suo noto software antivirus. Qualche indizio era stato disseminato nelle precedenti versioni di Avira Antivirus ma è con Free Security Suite che sembra concretizzarsi davvero il “cambio di rotta” dell’azienda.
Con Free Security Suite, il pacchetto integrato per la sicurezza con cui la software house tedesca guarda al 2017, Avira Antivirus si trasforma e diventa una completa e versatile suite per la protezione del sistema.
Non solo. Con Avira Free Security Suite si concretizza l’idea di sviluppare uno strumento di difesa che possa essere utilizzato per gestire la protezione non soltanto del computer in uso ma anche di tutti gli altri sistemi collegati alla rete locale e quelli di dipendenti e collaboratori, anche se connessi ad Internet a centinaia o migliaia di chilometri.
Non si può rischiare che un utente riceva qualunque tipo di infezione quando è lontano dallo studio professionale o dall’azienda e porti quella stessa minaccia all’interno dell’impresa non appena ricollega il suo notebook alla LAN.
La protezione di Avira Antivirus, grazie alla nuova Free Security Suite può così essere estesa a tutti i dispositivi che si desiderano tenere sotto controllo dal punto di vista della sicurezza.
Avira Antivirus è cambiato: Free Security Suite è un prodotto moderno e intelligente
L’iniziativa messa in campo da Avira è sicuramente apprezzabile: il vecchio concetto di antivirus, rappresentato dalle precedenti versioni di Avira Antivirus viene accantonato in favore di una completa suite che consente di monitorare la sicurezza di uno o più sistemi.
Addirittura, Free Security Suite offre un pannello centralizzato per la gestione dei dispositivi mobili, con la possibilità di controllare l’antivirus, la VPN (Phantom VPN), AppLock+ (applicazione Android che consente di impedire l’accesso a determinate funzionalità e app a tutti gli utenti non autorizzati) e l’Antifurto per Android e iOS (per recuperare il dispositivo mobile perso o rubato).
Ciò che è importante rimarcare è che anche la versione gratuita della suite di Avira (Free Security Suite) integra tutte le principali componenti per la protezione del sistema.
E, cosa ancora più importante, consente l’accesso – senza limitazioni – al pannello centralizzato per l’amministrazione di più sistemi e dispositivi.
Il vecchio Avira Antivirus si è trasformato in un prodotto nuovo che ben bilancia gli strumenti di scansione e protezione offline con quelli basati sul cloud.
L’approccio cloud non è inserito “a tutti i costi” nella suite di Avira ma è evidente la volontà di portarne agli utenti finali gli evidenti benefici.
Free Security Suite integra lo storico motore di scansione antivirus e antimalware – capace anche di ostacolare ransomware e altre minacce, di analizza i file sconosciuti in tempo reale, di bloccare i siti di phishing e quelli infetti -, offre la possibilità di utilizzare una VPN (Phantom VPN) per proteggere i dati inviati e ricevuti durante l’utilizzo di connessioni potenzialmente insicure (si pensi alle WiFi pubbliche o, peggio ancora, quelle aperte) e propone una versione di prova di System Speedup, uno strumento che analizza le prestazioni del computer e abilita le modifiche necessarie per migliorarle.
Finalmente, Free Security Suite è un pacchetto che non pretende di occuparsi di qualunque aspetto e lascia decidere all’utente quali funzionalità abilitare.
Avremmo preferito che System Speedup fosse attivato solamente su richiesta dell’utente, dal momento che viene offerto solo per un breve periodo di prova, ma è interessante rimarcare che questo modulo può essere disinstallato in qualunque momento dalla finestra Programmi e funzionalità di Windows.
Certo, Free Security Suite manca al momento di funzionalità firewall ma le basi sono ormai gettate e non è improbabile che Avira possa lavorare su un progetto del genere, in futuro.
Avira Antivirus, per adesso, continua ad appoggiarsi al firewall di Windows assicurandosi che le sue impostazioni siano corrette. In effetti, il firewall di Windows già offre un ottimo livello di protezione per i tentativi di connessione dall’esterno (è bene ricordare che se il sistema non usa funzionalità server e se ci si collega alla Rete usando un router dotato a sua volta di firewall (SPI/NAT) non si corrono rischi. Il problema può derivare più che altro dai software che – eseguiti sul sistema – si collegano a server remoti trasferendo dati personali o informazioni sensibili e a una scorretta configurazione del router (consigliamo sempre di disattivare UPnP per i motivi illustrati nell’articolo Sicurezza router, il pericolo può arrivare anche da UPnP?).
Al limite, usando i suggerimenti presentati nell’articolo Firewall, a cosa serve e quando può essere utile è possibile fare in modo che il firewall di Windows blocchi, per impostazione predefinita, i tentativi di connessione verso server remoti.
Free Security Suite: il primo avvio
Al primo avvio, la suite richiede di confermare l’installazione dell’estensione Sicurezza Avira nei vari browser rilevati sul sistema.
L’estensione, una volta caricata, mostrerà un “bollino verde” accanto a ciascun sito rilevato come sicuro e bloccherà automaticamente tutti gli elementi usati per tracciare uno stesso utente durante la visita di più siti web. Il controllo è anche esageratamente aggressivo per tutti i siti web che campano di advertising. Ciononostante, la protezione appare funzionare bene ed è ulteriormente migliorata rispetto alle precedenti versioni.
Qualora la si volesse disattivare, basterà disattivare o eliminare l’estensione Sicurezza Avira da ciascun browser in uso.
Per accedere al log degli eventi del pacchetto Avira da remoto e, in particolare, a quelli dell’antivirus, viene richiesta l’effettuazione una registrazione gratuita.
A questo punto, mediante un’apposita dashboard si potrà amministrare il computer locale così come quelli che via a via si aggiungeranno.
In ogni riquadro della dashboard vengono indicati quali prodotti Avira sono stati installati su ciascun dispositivo. Con un doppio clic, si potrà verificare lo stato dell’antivirus e di qualsiasi altro componente, con la possibilità di controllare da remoto il rilevamento di eventuali minacce o di altre problematiche.
La dashboard di Avira può essere utilizzata anche per controllare, in modalità remota, quanto spazio libero è rimasto nelle unità disco.
Avira controlla anche se l’indirizzo email con cui ci si è registrati fosse stato oggetto di un furto di dati presso altri provider. Il messaggio che riferisce “l’account email è stato oggetto di violazione” va preso con le molle: non significa che il contenuto dell’account di posta specificato sia stato “letto” da parte di terzi oppure che utenti malintenzionati abbiano necessariamente preso possesso dell’indirizzo email.
Il messaggio (che probabilmente, in italiano, andava tradotto in modo più attento) vuole significare che l’account dell’utente è stato rinvenuto nei database sottratti sui server di aziende che, in passato, hanno subìto un’aggressione.
In questi casi il consiglio è quello di cambiare la password di accesso sul sito web oggetto di violazione e nel caso in cui la stessa password fosse stata usata anche altrove (pratica da evitare come la peste), modificarla di conseguenza.
Può essere utile anche valutare la cancellazione dell’account registrato sui servizi presi di mira dai malintenzionati.
Il modulo Phantom VPN, come accennato in precedenza, permette di collegarsi a qualunque server remoto facendo transitare i dati attraverso una connessione cifrata.
Il tunnel crittografato che viene predisposto dal software di Avira, consente di “uscire in Rete” con un indirizzo IP diverso da quello pubblico assegnato dal provider prescelto.
Utilizzando Phantom VPN, così come qualunque altro software della sua categoria, ci si potrà collegare ad un server remoto apparendo collegati da un Paese straniero, quindi non più dall’Italia.
La scelta della nazione dovrà essere operata prima di attivare il collegamento VPN ovvero prima di fare clic sul pulsante Mantieni la connessione.
Phantom VPN consente di presentarsi ai server remoti con un IP di moltissimi Paesi.
Disattivando l'”interruttore” Invia dati di diagnostica, si farà in modo che nessun’altra informazione, eccezion fatta per quelle strettamente legate alla fornitura del servizio, venga trasferita ad Avira.
Nella versione gratuita, Phantom VPN consente di trasferire fino a 500 MB al mese.
Avira Antivirus 2017 è sempre il componente più importante
Il software antivirus – Avira Antivirus 2017 – è il componente centrale della suite.
Avira continua ad eccellere in uno dei campi più rilevanti: l’abilità nel riconoscere e bloccare tempestivamente il malware senza troppi falsi positivi. Nel corretto riconoscimento delle minacce, Avira Antivirus brilla mettendosi in evidenza, rispetto alla concorrenza, insieme con nomi quali Kaspersky, BitDefender e Panda.
La nuova versione di Avira è in grado di riconoscere anche i software potenzialmente nocivi e quelli contenenti programmi indesiderati (i cosiddetti PUPs, Potentially Unwanted Programs). Si tratta di una abilità non da poco perché molti antivirus e antimalware spesso non sono così tempestivi nel riconoscere la presenza di componenti del tutto inutili o pericolosi per la privacy dell’utente annidati all’interno di software free e shareware.
Avira Antivirus, inoltre, utilizza per impostazione predefinita anche la funzionalità di scansione cloud dei file.
Cliccando su Free Antivirus, nella schermata principale di Free Security Suite quindi selezionando Configurazione dal menu Extra, si può infatti accedere all’impostazione della funzionalità Protection Cloud.
Avira Protection Cloud entra in funzione quando l’antivirus dovesse rilevare un file sospetto che non è noto e non convince neppure se sottoposto ad un’analisi euristica. In questi casi, il file viene automaticamente inviato ai server di Avira che ne verificano istantaneamente il comportamento.
Ogni “impronta” di ciascun file sospetto viene memorizzata sul cloud ovvero sui server di Avira in modo tale che alle successive richieste di scansione dello stesso elemento venga offerta una risposta ancora più immediata. Avira ha così creato un sistema di “intelligenza collettiva” che consente di fidare sulla protezione più aggiornata possibile, capace di rilevare la pericolosità di minacce appena comparse in Rete.
L’invio dei file sospetti di solito avviene automaticamente ma se si volesse sovrintendere quest’attività, basta spuntare la casella Confermare manualmente l’invio di file sospetti ad Avira“.
– Avira Free Security Suite è scaricabile gratuitamente da questa pagina.