AMD Ryzen, i processori che sfidano Intel

AMD Ryzen, i nuovi processori della società di Sunnyvale svelati in tutte le loro principali caratteristiche.

Dopo un lungo periodo di stallo, durante il quale Intel ha di fatto detenuto il monopolio sul mercato dei processori, AMD scommette quest’anno sulle nuove CPU Ryzen.

Le condizioni perché AMD torni a dare del filo da torcere all’eterna rivale di Santa Clara ci sono tutte e i primi test condotti sui processori Razen 7 sono davvero incoraggianti: AMD mantiene le promesse: Ryzen 7 1800X è un Intel Core i7-6900K a metà prezzo.

Dopo quattro anni in cui AMD non ha apportato modifiche di rilievo alla sua gamma di processori FX, l’utenza sta cominciando a guardare con grande interesse alle CPU Ryzen anche perché – storicamente – AMD è sempre stata molto convincente per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo dei suoi prodotti.
AMD aveva presentato i suoi Ryzen, in anteprima, durante l’ultima edizione del CES di Las Vegas, manifestazione internazionale dedicata all’elettronica di consumo, e oggi l’azienda di Sunnyvale “mostra le carte”.

Gli AMD Ryzen 7 già lanciati sul mercato sono sino a ora tre: modelli 1700, 1700X e 1800X (AMD Ryzen, prezzo dei nuovi processori a partire da appena 329 euro).
Si tratta di CPU di fascia molto alta che poggiano su 8 core fisici e 16 core logici.

Più di recente AMD ha presentato anche i primi Ryzen 5 – modelli 1500X e 1600X – che si pongono un gradino più in basso e che poggiano, rispettivamente, su 4 core fisici (8 logici) e 6 core fisici (12 logici): AMD presenta i processori Ryzen 5 1600X e 1500X.
I Ryzen 5 saranno immessi sul mercato entro il mese di giugno 2017.

Sigle dei processori AMD Ryzen e caratteristiche intelligenti come XFR e Pure Power

Nell’articolo Sigle processori AMD Ryzen: eccole svelate abbiamo pubblicato, in anteprima, il significato delle sigle usate nei nuovi processori AMD Ryzen.

Oltre ai “segmenti” Ryzen 7 e Ryzen 5, più avanti AMD lancerà anche i processori Ryzen 3 destinati alla maggior parte degli utenti (mercato mainstream).

Diversamente rispetto ai processori di Intel, è bene rimarcare che tutte le CPU Ryzen sinora presentate potranno essere sottoposte a overclocking. Quelle con la lettera “X” finale, però, sono CPU “ad alto rendimento” capaci di usare una versione migliorata della tecnologia XFR (Extended Frequency Range) che permette di aumentare la frequenza di clock in maniera più incisiva con un buon sistema di dissipazione del calore.


Sui processori “non-X”, XFR permette di aumentare la frequenza di clock fino a 100 MHz mentre sulle CPU “X”, in alcuni casi ci si può spingere fino a 200 MHz.

Un’altra “caratteristica intelligente” si chiama Pure Power e si occupa di monitorare le temperature, le tensioni e le velocità agendo su varie parti del chip. L’obiettivo, ancora una volta, come nel caso di XFR, è quello di garantire le massime performance possibili in ogni istante.

Precision Boost, poi, è capace di regolare la frequenza di clock con una precisione di 25 MHz contribuendo a massimizzare le performance del processore Ryzen.


Integrati nel chip di Ryzen vi sono, infine, algoritmi di intelligenza artificiale che assumono decisioni su quali istruzioni debbano essere eseguite in un certo momento e quali possano essere caricate in anticipo per velocizzarne la successiva esecuzione.
Il fine ultimo è evidentemente quello di ridurre l’esecuzione delle istruzioni e i fallimenti nell’accesso al contenuto della cache (cache miss).

I chipset per le CPU AMD Ryzen

I chipset compatibili con i nuovi processori AMD Ryzen sono moderni e offrono tutte le caratteristiche che ormai ci si aspetta abbia una scheda madre “ultimo grido”.

Come si può verificare nella slide che pubblichiamo di seguito, si possono gestire un paio di connessioni USB 3.1 Gen.2 e unità SSD di tipo PCIe 3.0 x2 – oppure x4 riducendo il numero di porte SATA3 -.
I chipset X370 e B350 permettono di svolgere attività di overclocking sul processore mentre solamente il primo supporta sia SLI che CrossFire per l’utilizzo parallelo di due o più schede grafiche in modo da combinarne la potenza e produrre un unico segnale video in uscita.
Alcuni produttori hardware hanno implementato il supporto SLI/CrossFire anche sulle schede madri con chipset B350 ma non è questo lo standard.

Il chipset A320 arriverà insieme con i processori Ryzen 5 (come evidenziato in precedenza per il momento sono stati annunciati i 1500X e 1600X) mentre i chipset X300 e A300 sono progettati per i mini-PC.

Ove previsto il supporto per l’overclocking, ciò sarà possibile ricorrendo all’apposito programma Ryzen Master Utility per Windows.

Per quanto riguarda le piste PCIe, tutte e 16 possono essere separate (PCI bifurcation) destinandone, ad esempio, otto alla scheda grafica e suddividere equamente le altre otto tra un SSD PCIe x4 e un controller Thunderbolt 3.
I produttori hardware sono comunque del tutto liberi di configurare le piste PCIe come meglio ritengono opportuno.

Supporto per le memorie DDR4

Le schede madri basate su socket AM4, progettate per accogliere i processori AMD Ryzen, supportano evidentemente memorie DDR4.

I processori Intel Kaby Lake supportano ufficialmente memorie DIMM fino a 2400 MHz ma i produttori hardware possono superare questo limite agendo sul chipset e impostando specifici profili.

Nel caso dei processori Ryzen, AMD ha scelto un approccio molto simile a quello noto nel mercato server (soluzione che Intel non adotta per il mercato mainstream): il supporto delle memorie DDR4 varia, sulle schede AM4, sulla base del numero di banchi utilizzati.

Quattro moduli DIMM dual-channel, ad esempio, lavoreranno al massimo a 1866 MHz mentre due DIMM in dual-channel a 2667 MHz.


Per quanto riguarda i dissipatori che accompagnano i Ryzen, essi sono contraddistinti da TDP pari a 65, 95 e 125 W (Wraith Stealth, Wraith Spire e Wraith Max).
I livelli di rumore sono invece di 28, 32 e 38 dBA; il sistema di installazione è stato reso più semplice e gli ultimi due includono anche LED RGB.

L’architettura AMD Ryzen e le schede madri basate su socket AM4 saranno commercializzate almeno fino al 2020, con una serie di aggiornamenti che si susseguiranno nel corso del tempo.

Diversamente dall’approccio tick-tock di Intel, messo da parte in favore della “strategia PAO” ossia Process-Architecture-Optimization (Intel abbandona l’approccio tick-tock: cosa significa), dove il tick è considerabile come una riduzione (miniaturizzazione) del processo litografico e il tock una modifica dell’architettura, AMD si sarebbe orientata su un tock-tock-tock continuo. Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi.

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