In un’era in cui gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale generativa spadroneggiano, sembra che il contributo umano si stia un po’ perdendo. Tanti tool online offrono contenuti “pronti per essere utilizzati”, senza fornire margini di personalizzazione. AIVA, acronimo di Artificial Intelligence Virtual Artist, è invece un’applicazione avanzata capace di creare composizioni musicali originali offrendo agli utenti abilità di arrangiamento che non si trovano altrove.
Se si pensa che AIVA è nato addirittura a febbraio 2016, quando il fenomeno AI era ancora di là da venire, è facile intuire come il software abbia saputo evolversi in una piattaforma dalle abilità uniche. In tempi non sospetti NVIDIA stessa aveva intuito le potenzialità di AIVA descrivendo come l’azienda con sede in Lussemburgo utilizzasse una batteria di GPU TITAN e GeForce GTX per addestrare reti neurali profonde, a partire da centinaia di tracce preesistenti. E all’evento GTC 2018, NVIDIA utilizzò proprio una colonna sonora realizzata con AIVA (“I AM AI“) per presentare in anteprima il fenomeno AI che, nel giro di qualche anno, avrebbe cambiato radicalmente le nostre vite. E avrebbe segnato una crescita impetuosa per la stessa NVIDIA, mai fatta registrare in passato.
AIVA, come funziona il compositore musicale basato sull’AI
Utilizzando algoritmi di deep learning e reti neurali, AIVA ha appreso lo stile di autori storici, musicisti che hanno segnato la storia dell’umanità. Partendo da un’ampia raccolta di opere di musica classica preesistenti (ad esempio quelle scritte da Bach, Beethoven, Mozart e così via), sulle quali non esistono diritti di copyright, l’AI di AIVA è riuscita a rilevare pattern distintivi e su queste basi è diventata in grado di comporre da sola. Adattando le sue realizzazioni a generi musicali specifici.
AIVA è progettato per supportare musicisti, compositori e produttori nella creazione di tracce musicali, sia in contesti professionali che amatoriali. Ed è anche il primo compositore virtuale al mondo ad essere riconosciuto da una società che tutela i diritti e gli interessi degli autori ed editori (la francese SACEM, equivalente della nostra SIAE).
Il funzionamento tecnico di AIVA
AIVA utilizza un tipo di rete neurale chiamata Long Short-Term Memory (LSTM), particolarmente efficace nell’elaborazione di sequenze temporali, come nel caso della musica. Queste reti sono addestrate su un ampio set di dati contenenti brani musicali di vari stili e periodi storici. Attraverso il deep learning, AIVA impara a riconoscere le strutture musicali, le progressioni armoniche e le melodie ricorrenti.
Durante la fase di addestramento, AIVA analizza migliaia di opere di compositori famosi, come accennato in precedenza. Il sistema può così “comprendere” le convenzioni armoniche e melodiche proprie di diversi stili musicali, permettendo la generazione di composizioni che riflettono tali caratteristiche.
A valle della richiesta di composizione, che porta alla generazione di una traccia musicale della lunghezza richiesta dall’utente (per gli utenti che usano il piano Free, gratuito, non superiore a 3 minuti), è possibile interagire con AIVA in vari modi per definire parametri come il tempo, la tonalità, la durata e lo stile musicale.
AIVA può essere usato come uno strumento di assistenza per l’elaborazione musicale, ma anche come una fonte di ispirazione per i musicisti che desiderano esplorare nuove idee o sviluppare bozze di composizione.
Una volta che la composizione è generata, l’utente può esportarla in vari formati audio, come MIDI, che possono essere ulteriormente modificati e perfezionati in software di produzione musicale (compresi le Digital Audio Workstation o DAW).
Impatto e applicazioni
Uno strumento evoluto come AIVA ha trovato applicazione in diversi ambiti, tra cui la composizione di colonne sonore per film, videogiochi, pubblicità, musica da sottofondo e creatività personalizzate per eventi speciali. La possibilità di generare musica in modo rapido e adattivo, senza necessitare di una profonda conoscenza musicale da parte dell’utente, ha reso AIVA uno strumento prezioso per professionisti e appassionati di musica.
Questo tipo di AI ha suscitato anche dibattiti sull’autorialità e sulla creatività musicale, poiché solleva la domanda se una composizione prodotta da un algoritmo possa essere considerata veramente “creativa” o semplicemente un'”imitazione” delle opere umane. Nel caso di AIVA, va detto, l’utente non è accetta passivamente una creatività prodotta dall’AI ma può, come precisato in apertura, intervenire sull’arrangiamento.
Come arrangiare un brano musicale creato con l’AI di AIVA
Le modifiche più profonde sui brani musicali creati con AIVA sono effettuabili solo installando il client multipiattaforma, compatibile con Windows, macOS e Linux.
Dopo aver generato un brano, basta cliccare sull’icona Editor nella colonna di sinistra per avere la possibilità di applicare diversi interventi, tra i quali:
- Trasposizione: Cambiare la tonalità del brano.
- Ridefinizione della struttura: Modificare la struttura del brano, ad esempio, aggiungendo intro, bridge od outro.
- Sostituzione di strumenti: Cambiare gli strumenti utilizzati nel brano, permettendo di personalizzare il suono (ad esempio, sostituire un pianoforte addirittura con un’orchestra).
- Modifica delle melodie: Alterare melodie esistenti e aggiungerne di nuove.
AIVA permette di regolare il timbro e la dinamica degli strumenti, fornendo la possibilità di modificare la velocità delle note, il volume e altre caratteristiche sonore. Si possono quindi applicare effetti audio e filtri per arricchire il brano: ad esempio riverberi, ritardi ed equalizzazione.
L’intuitiva interfaccia utente facilita la navigazione tra le diverse funzionalità, rendendo l’esperienza di modifica accessibile anche a chi ha poca esperienza nel campo della musica.
Styles e Influences: cosa sono
In AIVA, le funzionalità Styles e Influences giocano un ruolo fondamentale nel processo di composizione musicale. Questi strumenti consentono agli utenti di personalizzare la musica generata dall’intelligenza artificiale in base a diversi generi e influenze musicali.
La sezione Styles di AIVA si riferisce ai generi musicali e agli stili che l’utente può scegliere per la sua composizione. AIVA offre una vasta gamma di stili musicali, che spaziano da quelli classici a quelli moderni, permettendo di generare musica in base alle preferenze specifiche dell’utente.
L’utente può selezionare uno stile classico, jazz, pop, rock o elettronico ma anche creare un suo stile agendo sul pulsante Styles, Create.
Le Influences in AIVA permettono agli utenti di selezionare artisti, brani o caratteristiche specifiche che ispirino la musica in corso di generazione. La funzione offre un ulteriore livello di personalizzazione, consentendo di plasmare il pezzo in base a influenze specifiche. Si tratta di un approccio particolarmente utile per coloro che desiderano una composizione che ricordi il lavoro di artisti famosi o che si allinei con brani specifici.
Come iniziare a usare AIVA
Il modo migliore per iniziare a servirsi di AIVA è effettuare il login con il proprio account Google dall’apposita pagina. È possibile anche registrare un account tradizionale (username e password) ma l’autenticazione con Google è certamente il modo migliore per salire sul treno istantaneamente.
Come secondo passo, suggeriamo di installare il client AIVA per Windows, macOS o Linux, così come spiegato in precedenza. L’accesso avviene anche in questo caso usando il medesimo account.
Grazie al software installato in locale, si possono effettuare modifiche che da browser Web non sono possibili. Solo quando si è soddisfatti del risultato è possibile scaricare l’opera definitiva: gli utenti del piano Free possono effettuare al massimo il download di 3 brani al mese, sia in formato MP3 che MIDI.
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