Sin dai tempi del rilascio della prima versione (ottobre 2021) abbiamo visto come installare Windows 11 su PC non compatibili. Abbiamo proposto i metodi per passare a Windows 11 sulle macchine che non rispettano i requisiti (ad esempio da Windows 10) aggiornando direttamente il sistema operativo. Ma abbiamo anche spiegato come installare Windows 11 24H2 senza requisiti. In entrambi gli articoli citati trovate diversi spunti. Adesso arriva Flyby11, un’utilità open source scaricabile da GitHub che permette di raggiungere lo stesso traguardo. Cosa c’è di diverso rispetto agli approcci già conosciuti?
Sebbene le prime versioni di Flyby11 siano arrivate nella seconda decade di ottobre 2024, è già tempo per alcune interessanti novità: ne parliamo nel seguito.
Flyby11: quali novità introduce per forzare l’aggiornamento a Windows 11
Come precisa l’autore del programma, Flyby11 è utile solo ed esclusivamente per coloro che intendono aggiornare a Windows 11 da una precedente versione del sistema operativo, utilizzando un sistema che non supporta i requisiti definiti da Microsoft. Ad esempio non dispone di un chip TPM o ha la funzione Secure Boot disattivata o, ancora, non monta almeno un processore Intel Coffee Lake di ottava generazione o un AMD Ryzen di seconda generazione.
Flyby11 permette all’utente di scegliere tra due possibili approcci per l’aggiornamento (altrimenti detto in-place upgrade):
- Utilizzo del parametro
/product server
per bypassare il controllo dei requisiti (metodo 1). - Applicazione di alcune modifiche sul registro di sistema per evitare il controllo su CPU e chip TPM (metodo 2).
Installazione forzata con /product server
Il primo è un espediente noto da tempo, che di fatto disattiva la maggior parte dei controlli hardware effettuati dal setup di Windows 11. Sebbene l’installazione si avvii in “modalità server“, in realtà poi ad essere installate sono le edizioni standard del sistema, ad esempio Windows 11 Home o Pro.
Abbiamo smesso di parlarne, nelle pagine de IlSoftware.it, perché Microsoft ha iniziato a bloccare alcuni trucchi per eludere il controllo sui requisiti minimi. L’utilizzo della sintassi setup.exe /product server
è proprio fra questi.
L’astuzia che utilizza Flyby11? Anziché richiamare il comando setup.exe /product server
, bloccato da Microsoft, utilizza il seguente:
setupprep.exe /product server
L’effetto è assolutamente identico. In pratica Microsoft si è “dimenticata” di bloccare l’opzione anche per l’eseguibile che si occupa dell’in-place upgrade (file setupprep.exe
).
Abbiamo trovato i riferimenti all’utilizzo del file setupprep.exe
all’interno del file C# di Flyby11 disponibile qui.
Aggiornamento a Windows 11 senza requisiti con la modifica del registro
Anche la modifica basata sull’utilizzo di setupprep.exe
potrebbe però essere ben presto bloccata da Microsoft. Come si è intervenuti su setup.exe /product server
, è altamente probabile che la stessa cosa accada per quest’ultima variante.
Sebbene l’autore di Flyby11 indichi l’installazione forzata di Windows 11 con /product server
, come una procedura “nativa” e consigliata, in realtà è a nostro avviso proprio la seconda che ha più probabilità di rimanere funzionante nel tempo.
Nel documento ufficiale Modi per installare Windows 11, strano ma vero, è proprio Microsoft a rivelare che aggiungendo un particolare valore al registro di sistema (AllowUpgradesWithUnsupportedTPMOrCPU
) è possibile aggiornare bypassando tutti i controlli posti in essere dalla routine di installazione.
Nel caso di Flyby11, la “ricetta” corrispondente al metodo n.2, che implica la modifica della configurazione del registro di sistema, è contenuta nel file /upgraider/patch2.json
. I più curiosi possono facilmente accorgersi che il programma applica le seguenti modifiche:
reg delete "HKLM\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\AppCompatFlags\CompatMarkers" /f
reg delete "HKLM\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\AppCompatFlags\Shared" /f
reg delete "HKLM\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\AppCompatFlags\TargetVersionUpgradeExperienceIndicators" /f
reg add "HKLM\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\AppCompatFlags\HwReqChk" /f /v HwReqChkVars /t REG_MULTI_SZ /s , /d "SQ_SecureBootCapable=TRUE,SQ_SecureBootEnabled=TRUE,SQ_TpmVersion=2,SQ_RamMB=8192,"
reg add "HKLM\SYSTEM\Setup\MoSetup" /f /v AllowUpgradesWithUnsupportedTPMOrCPU /t REG_DWORD /d 1
Tutto questo per rimuovere specifiche chiavi di registro relative ai marcatori di compatibilità e agli indicatori di esperienza di aggiornamento, impostare le variabili che indicano la configurazione del sistema così come da requisiti Microsoft (anche se essi non fossero assolti), usare la tecnica Microsoft per attivare gli aggiornamenti a Windows 11 su sistemi con TPM o CPU non supportati.
Aggiornamento diretto da Windows Update per i PC che supportano Windows 11 24H2
Tra le novità integrate in Flyby11 a fine ottobre 2024, la modalità di aggiornamento chiamata “(Direct) Force Windows Update to Windows 11 24H2 (HW-Ready Systems Only)“.
Si tratta di un meccanismo che, facendo leva su una semplice modifica a livello del registro di sistema, sblocca la disponibilità di Windows 11 24H2 all’interno della finestra di Windows Update per tutti i sistemi che soddisfano i requisiti minimi imposti da Microsoft.
Utilizzando questa “forzatura”, è possibile aggiornare Windows 10 a Windows 11 24H2 direttamente da Windows Update senza attendere che sia Microsoft a proporre il feature update sul proprio sistema e senza dover ricorrere ad altri strumenti.
Flyby11 procede in tal senso effettuando le seguenti modifiche sul registro di Windows (si trovano nel file upgraider/patch3.json
):
reg add HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /f
reg add HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v ProductVersion /d "Windows 11" /f
reg add HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v TargetReleaseVersionInfo /d "24H2" /f
reg add HKLM\SOFTWARE\Policies\Microsoft\Windows\WindowsUpdate /v TargetReleaseVersion /t REG_DWORD /d 1 /f
Flyby11 ha una struttura modulare: guarda al futuro
Ciò che colpisce di Flyby11 è che l’applicazione, seppur ancora un po’ acerba, voglia guardare al futuro. L’applicazione, infatti, utilizza una struttura modulare aperta all’uso dei plugin.
L’idea dell’autore è probabilmente quella di adattare la sua “creatura” alla natura dinamica dell’installer di Windows 11, applicando ulteriori nuovi workaround allorquando ve ne fosse la necessità.
Non solo. Con l’ultima versione di Flyby11, cliccando due volte sulla voce di menu Import, si può accedere all’utilizzo di una serie di componenti aggiuntivi che permettono di riavviare la shell di Windows, creare un punto di ripristino, disinstallare OneDrive, rimuovere le applicazioni predefinite, ripristinare le applicazioni di sistema, modificare il numero di giorni dei quali l’utente può disporre per valutare il recupero della precedente versione di Windows, rimuovere la cartella Windows.old
e altro ancora.
La posizione di Microsoft rispetto ai PC aggiornati a Windows 11 senza rispettare i requisiti
Per completezza, è importante sottolineare qual è il comportamento tenuto da Microsoft nei confronti dei PC aggiornati a Windows 11 usando i vari sistemi presentati qui e in altri articoli.
L’azienda di Redmond ha fino ad oggi di fatto tollerato tutte queste procedure, limitandosi soltanto a bloccare quelle ritenute un po’ troppo zelanti. Nella pagina Installazione di Windows 11 su dispositivi che non soddisfano i requisiti minimi di sistema, comunque, ricorda quanto segue:
Se si procede con l’installazione Windows 11, il PC non sarà più supportato e non avrà diritto a ricevere gli aggiornamenti. I danni al PC per mancanza di compatibilità non sono coperti dalla garanzia del produttore.
Per la cronaca, fino ad oggi non è mai successo che Microsoft si sia astenuta dal distribuire gli aggiornamenti periodici anche sui sistemi Windows 11 non supportati (aggiornati forzosamente). Anche perché sarebbe controproducente. A nostro avviso, sia per questioni di marketing (più PC Windows 11 aumentano il volume delle installazioni globali) sia per questioni tecniche e di sicurezza (i rischi derivanti dal cessare la distribuzione delle patch su una fascia di sistemi è rilevante).
In un altro articolo abbiamo visto come usare l’Assistente aggiornamento Windows 11 anche sui sistemi Windows 10 non aventi titolo per installare la versione più recente del sistema operativo Microsoft.
Credit immagine in apertura: iStock.com – NguyenDucQuang