I plugin sono spesso il punto debole di un browser web. Nel caso di Firefox, Tristan Nitot – portavoce europeo di Mozilla – aveva sottolineato, nel corso di un paio di interviste che gli avevamo rivolto, come spesso gli utenti non riescano a stabilire il colpevole di un crash del browser. “L’utente non riesce a stabilire il responsabile dello spiacevole evento e generalmente ritiene che è Firefox ad essere andato in crash sebbene, in realtà, non si tratti di un problema nel codice alla base del funzionamento di Firefox“, aveva dichiarato Nitot (vedere Mercato dei browser e tecnologie per il web: presente e futuro secondo Mozilla e Browser più veloci, leggeri e sicuri: la nostra intervista a Tristan Nitot).
I tecnici di Mozilla sembrano determinati a voler intervenire sulla gestione dei crash provocati dai plugin per il browser. Così, se tutto andrà per il verso giusto, con il rilascio di Firefox 19, previsto per il mese di febbraio 2013, il browser opensource dovrebbe far propria la cosiddetta “Plugin hang protection“. Trascorso un certo numero di secondi, nel caso in cui un qualunque plugin non dovesse più rispondere in modo regolare, Firefox esporrà una finestra d’avviso chiedendo all’utente il da farsi. Questi potrà bloccare l’esecuzione del codice elaborato da parte del plugin oppure attendere ancora qualche istante.
L’interruzione del funzionamento del plugin non interferirà con il corretto funzionamento del browser web, anzi, Firefox non andrà più in crash e non subirà più arresti anomali.
L’approccio è simile a quello già adottato da tempo in Google Chrome (in questo caso, la segnalazione di arresto inatteso viene visualizzata nella zona occupata dal contenuto elaborato per mezzo del plugin indicato): gli utenti di Firefox potranno immediatamente stabilire che cosa ha provocato il crash.