Secondo quanto riportato sul Wiki di Mozilla, le future versioni di Firefox utilizzeranno processi separati per la visualizzazione di ogni singola pagina web e degli elementi dell’interfaccia utente. Diversamente rispetto a Google Chrome, tuttavia, ciascuna scheda (“tab”) non poggerà su un proprio processo: quest’innovazione sarà probabilmente adottata in un secondo tempo.
L’obiettivo, comunque, è quello di spingere ulteriormente sulla stabilità del prodotto: una pagina web incompatibile non deve minare alla stabilità dell’intero browser e causarne blocchi o malfunzionamenti. L’utilizzo dell’architettura multi-processo potrebbe debuttare, in veste non definitiva, già a Luglio.
Prism, tecnologia che mira a rendere ancora più sfumata la linea di confine tra applicazioni desktop e web, nel frattempo ha raggiunto un importante traguardo: Mozilla ha infatti rilasciato la versione 1.0 (scaricabile, sotto forma di estensione per Firefox, da questa pagina).
Prism consente l’utilizzo di tutte le più famose applicazioni web come GMail, Facebook, Twitter e così via poggiando sull’infrastruttura propria di Firefox. L’idea alla base di Prism non è lo sviluppo di una piattaforma proprietaria quanto, piuttosto, il miglioramento delle modalità con cui le applicazioni web vengono proposte all’utente. Alcuni elementi propri del browser Internet risultano assolutamente superflui nell’ottica di un’applicazione che opera sul web ma che dovrebbe ricalcare la semplicità e la praticità di un software desktop.
Le applicazioni compatibili con Prism, quindi, potranno essere avviare direttamente da un’icona del desktop o dal gruppo “Programmi” e risulteranno fruibili su qualunque piattaforma, come Windows, Linux o Mac OS X.
E’ assai probabile che nel prossimo futuro Firefox possa arricchirsi di una funzionalità come Prism che ad oggi può essere impiegata installando l’apposita estensione.