Poche settimane fa, Figma ha fatto parlare di sé per il nuovo set di strumenti pensato per aiutare i designer durante il processo di creazione. Dopo l’entusiasmo iniziale, la situazione è precipitata rapidamente. Infatti, come già spiegato in questo articolo, un designer ha fatto una scoperta che ha fatto storcere il naso ai più.
Andy Allen, il designer in questione, ha chiesto alla feature AI ‘Make Design’ di aiutarlo a creare un’applicazione per il meteo. Ebbene, nonostante i numerosi tentativi, i cui risultati sono stati tutti condivisi in rete, lo strumento basato sull’intelligenza artificiale continuava a proporre delle copie dell’app Meteo di Apple.
Questa testimonianza ha ovviamente fatto il giro di social network e forum, ed è arrivata anche negli uffici di Figma. L’azienda, non potendo negare l’evidenza, ha subito disabilitato la funzione ‘Make Design’ e ha dato il via alle indagini. Cosa è successo dunque? Ecco la spiegazione ufficiale appena condivisa dall’azienda.
«Per dare al modello sufficiente libertà di comporre progetti da un’ampia gamma di domini, abbiamo commissionato due sistemi di progettazione (uno per dispositivi mobili, l’altro per desktop) con centinaia di componenti, nonché esempi di diversi modi in cui questi componenti possono essere assemblati per guidare l’output», scrive Noah Levin, VP of Design.
«Abbiamo attentamente esaminato i sistemi di progettazione durante lo sviluppo e la beta privata. Ma nella settimana che ha preceduto la conferenza Config, sono stati aggiunti nuovi componenti e schermate di esempio che non abbiamo esaminato con sufficiente attenzione. Alcune di queste risorse erano simili ad aspetti di applicazioni reali e apparivano nell’output delle funzionalità con determinati prompt. Ci siamo resi conto per la prima volta del problema quando il designer Andy Allen ha sottolineato che in Make Design il prompt per un’app meteo ha prodotto dei design che sembravano molto simili all’app di sistema di Apple», conclude il dirigente.
Dal comunicato si apprende quindi che Make Design funzionava correttamente fino a quando non stati aggiunti nuovi componenti, poi non esaminati con attenzione. L’azienda però non indica da dove provengono tali componenti, ed è difficile non pensare a risorse di Apple.