Open Fiber, società compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti (CdP), ha pubblicato la lista aggiornata dei cantieri aperti in tutta Italia per ciò che riguarda la copertura delle cosiddette aree bianche (cluster C e D) o “aree a fallimento di mercato”.
Dai 500 cantieri di fine settembre 2018, Open Fiber ha avviato i lavori in ulteriori 700 aree d’Italia interessate dai bandi Infratel raggiungendo quota 1.174 a gennaio 2019 (qui il comunicato ufficiale sul sito del “Piano Strategico Banda Ultra Larga“).
L’elenco dei cantieri Open Fiber aperti o in fase di chiusura (aggiornato al 3 marzo 2020) è consultabile cliccando qui: evidente l’impegno della società nel portare la fibra ottica FTTH o la banda larga in modalità FWA (Fixed Wireless Access) anche nelle zone in cui nessun operatore aveva mai fatto investimenti.
Come ha sottolineato Domenico Dichiarante, Wholesale Marketing Manager di Open Fiber (vedere Fibra ottica a 1 Gbps: la presentazione della rete Open Fiber e delle offerte FTTH Fibra.City), l’azienda si sta occupando della realizzazione della prima rete alternativa italiana interamente in fibra ottica.
Nelle cosiddette aree bianche (cluster C e D) insistono circa 9 milioni di unità immobiliari che saranno raggiunte dalla connettività a banda ultralarga Open Fiber in modalità FTTH. La società ricorre all’utilizzo della tecnologia wireless (FWA) soltanto nelle situazioni più complesse, ad esempio per raggiungere le case sparse.
Com’è noto, Open Fiber si è aggiudicata tutti tre i bandi Infratel: essi ricomprendono le aree bianche dislocate sull’intero territorio nazionale. La rete realizzata dall’azienda resterà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni.
Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) viene costantemente aggiornata la lista degli interventi eseguiti da Open Fiber nelle aree bianche:
– Cantieri Open Fiber nelle aree bianche – status progetto fibra FTTH
– Cantieri Open Fiber nelle aree bianche – status progetto FWA
È possibile incrociare i dati condivisi dal MISE con quelli pubblicati da Open Fiber sul suo sito web. Nella colonna Stato viene riportato lo stato effettivo di ogni singolo intervento e l’eventuale avvenuta firma della convenzione con l’ente locale:
– In progettazione definitiva. Il concessionario non ha ancora completato la progettazione definitiva.
– Verifica/correzione definitivo. Il concessionario ha presentato il progetto definitivo che è in verifica in Infratel o in revisione presso il concessionario a seguito di modifiche richieste da Infratel.
– In approvazione progetto definitivo. Il progetto è stato consegnato dal concessionario e verificato da Infratel ed è nella fase formale di approvazione dello stesso.
– Progetto definitivo approvato. Il progetto è stato approvato da Infratel. Il concessionario non ha ancora presentato le istanze per le autorizzazioni.
– In attesa di autorizzazioni. Il concessionario ha avviato la fase di richiesta e ottenimento delle autorizzazioni (se il comune ha firmato la convenzione) e si attendono le autorizzazioni necessarie all’avvio dei cantieri.
– In esecuzione. Cantiere aperto e lavori in corso.
I documenti pubblicati dal MISE riportano anche l’identificativo di ciascuna tratta corrispondente alla nuova infrastruttura realizzata o in corso di realizzazione per la fornitura della banda ultralarga agli utenti finali. Purtroppo, però, non riusciamo più a trovare alcuna corrispondenza tra tali identificativi e la mappa pubblicata sul sito del Piano strategico Banda Ultralarga.
Fino a qualche tempo fa, infatti, la mappa condivisa sul sito del Ministero mostrava graficamente le tratte oggetto di intervento pubblico: cliccando su ciascuna di esse era possibile risalire all’identificativo della tratta.
Open Fiber ha comunicato, tramite il suo account Twitter, di aver ottenuto il “via libera” per l’inizio dei lavori in ulteriori 12 comuni sul cui territorio insistono aree bianche.
Aree #Infratel, aggiornamento cantieri.
Via libera ai lavori per la fibra ottica #openfiber in 12 nuovi comuni: il dettaglio nella videografica. pic.twitter.com/Ovp8o5GslW— Open Fiber (@OpenFiberIT) 22 gennaio 2019
A questo punto resta il nodo del fattivo interesse da parte degli operatori di telecomunicazioni alla rivendita dei servizi di connettività a banda ultralarga: a fine novembre 2018 il MISE aveva confermato il completamento dei lavori in 138 comuni appartenenti alle aree bianche ma uno scarso interesse dei soggetti chiamati alla rivendita dei servizi ai clienti finali: Fibra ottica nelle aree a fallimento di mercato: la rete è completa in 138 comuni.
Ci auguriamo si tratti solo di ritardi dovuti ai test per la commercializzazione con il supporto dei partner Open Fiber in alcune aree selezionate d’Italia: Open Fiber, avviati i test per la commercializzazione della fibra FTTH nelle aree bianche (vedere anche questi dati sul sito ufficiale di Open Fiber).
Nell’articolo La fibra Open Fiber 1 Gbps arriva in altre città d’Italia: l’elenco completo è invece possibile trovare la lista degli interventi di copertura che Open Fiber sta svolgendo privatamente.