L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha realizzato ciò che era stato anticipato e promesso a febbraio: Copertura fibra e ADSL: i bollini AGCOM indicheranno tecnologia usata e velocità della connessione.
Innanzi tutto viene nuovamente precisato che gli operatori di telecomunicazioni possono usare il termine “fibra” nella presentazione delle varie offerte commerciali di connettività se e solo se l’infrastruttura è FTTH/FTTB.
L’acronimo FTTH (Fiber-to-the-Home) fa riferimento ai collegamenti in fibra ottica portati fino all’unità immobiliare del cliente e al suo “modem”; FTTB (Fiber-to-the-Basement) identifica i collegamenti che si fermano orizzontalmente alle fondamenta dell’edificio da servire in banda ultralarga.
Solo in caso di connettività FTTH o FTTB, come stabilito dall’AGCOM, gli operatori potranno usare il termine “fibra” e affiancarvi eventualmente aggettivi superlativi o accrescitivi, senza essere tenuti a ulteriori precisazioni tecniche.
Nei casi in cui il cavo in fibra ottica arrivi invece soltanto fino a nodi intermedi, come l’armadio stradale (FTTC, Fiber To The Cabinet) o la stazione radio base (FWA, Fixed Wireless Access), gli operatori non potranno usare la denominazione “fibra” se non affiancata alla dicitura “su rete mista rame” o “su rete mista radio” “presentandola in ogni caso in termini di uguale leggibilità o udibilità“.
Se l’infrastruttura sottostante non prevedesse l’utilizzo della fibra o comunque non consenta la fruizione di servizi a banda ultralarga, il termine “fibra” non potrà essere in ogni caso impiegato.
L’Autorità ha poi stabilito gli obblighi informativi che gli operatori dovranno assolvere nella comunicazione dedicata con i clienti finali.
I fornitori dei servizi di connettività sono d’ora in avanti chiamati a fornire al cliente, o potenziale tale, una descrizione più approfondita relativa alla specifica architettura di rete utilizzata. Gli operatori dovranno spiegare, prima dell’eventuale sottoscrizione dell’offerta commerciale, il tipo di tecnologia impiegata, prevedendo inoltre la possibilità per gli utenti di verificare la velocità di navigazione e la latenza del servizio offerto in upload e download.
Relativamente ai messaggi pubblicitari e alle comunicazioni commerciali al pubblico, gli operatori dovranno integrare i messaggi con specifici simboli volti a segnalare, in maniera semplificata, il tipo di infrastruttura utilizzato.
I simboli che aiuteranno a riconoscere a colpo d’occhio il tipo di infrastruttura utilizzato per i vari servizi di connettività
I simboli e le sigle approvate ufficialmente da AGCOM in via definitiva differiscono dalla versione presentata alcuni mesi fa. Ecco, di seguito, tutti i riferimenti:
– Sigla F “fibra” (colore verde). Le infrastrutture basate su fibra ottica fino all’unità immobiliare o all’edificio dell’abbonato (casi FTTB e FTTH).
– Sigla FR “fibra mista rame” o “fibra mista radio” (colore giallo). Architetture in cui la fibra ottica viene usata solo fino a nodi intermedi (casi FTTC e FWA).
– Sigla R “fibra rame” o “fibra radio” (colore rosso). Configurazioni di rete che non prevedono l’utilizzo della fibra ottica nella rete d’accesso e/o che comunque non abilitano l’utilizzo di servizi a banda ultralarga (connettività ADSL, HiperLAN e similari).
L’utilizzo dei nuovi simboli approvati dall’Autorità viene avviato, in via sperimentale, per un periodo compreso tra l’entrata in vigore del provvedimento fino al 31 dicembre 2018.
I lettori più smaliziati possono effettuare in proprio delle verifiche dettagliate utilizzando gli strumenti presentati nel nostro articolo Copertura fibra TIM: gli strumenti più utili per le verifiche.