Nel corso di una conferenza tenutasi questa mattina a Palazzo Chigi, il Governo ha illustrato l’iniziativa promossa in collaborazione con Enel per portare la banda ultralarga a cittadini ed imprese italiani.
L’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace (nell’immagine sotto), ha confermato che l’azienda da lui guidata – come più volte rimarcato – non metterà il cappello dell’operatore di telecomunicazioni.
I tecnici di Enel si occuperanno esclusivamente di portare il cavo per la fornitura della connessione in fibra ottica fino agli immobili degli utenti finali, sia privati che aziende.
Starace ha confermato che l’intervento però svolto “a step” ma interesserà comunque tutti i clienti di Enel, circa 33 milioni di italiani.
Il numero uno della società ha poi tenuto a precisare che Enel non è certo “una cenerentola” per ciò che riguarda la fibra ottica. Già anni fa gli ingegneri dell’azienda (sotto la guida di Franco Tatò), precorrendo i tempi, si attivarono per effettuare collegamenti in fibra ottica fra le sottostazioni elettriche, connessioni che servono appunto per trasferire dati da una cabina all’altra.
Enel poserà i cavi in fibra senza abbinarsi ad uno specifico operatore di telecomunicazioni ma collaborando con le varie realtà e mettendo a disposizione di tutti gli interessati l’infrastruttura.
L’intesa, per ora c’è già con Vodafone e Wind, i cui amministratori delegati erano presenti alla conferenza stampa odierna. I due operatori potranno così, da subito, fornire il servizio a banda ultralarga a quei clienti Enel cui verrà portato il nuovo cavo di connessione.
Tra Enel, Vodafone e Wind i “patti” sono già chiari: le condizioni economiche sono già state definite.
La piattaforma proposta da Enel, però, è aperta a tutti. TIM non viene citata (ed è il grande assente dell’incontro a Palazzo Chigi) ma Starace tiene a chiarire che qualunque operatore potrà negoziare l’utilizzo dell’infrastruttura in fibra che Enel poserà per risolvere il problema dell'”ultimo miglio”.
A tenere le fila dell’iniziativa sarà Enel Open Fiber, società controllata da Enel, costituita dicembre 2015 e guidata da Tommaso Pompei.
Fibra ottica Enel: si comincia con 224 città
Starace ha confermato che l’intervento di Enel, in un primo tempo, riguarderà 224 città italiane, tutte afferenti ai cluster A e B, dove quindi c’è già mercato e concorrenza fra operatori di telecomunicazioni.
L’idea è comunque quella di arrivare a coprire anche i cluster C e D, comprese quindi le cosiddette aree a fallimento di mercato.
Per quest’attività, il Governo ha indetto l’avvio di una gara pubblica per il prossimo 29 aprile: alla gara potranno partecipare tutti gli operatori interessati e solo allora si avrà un quadro reale degli investimenti futuri.
Per il momento Enel partirà con Venezia, Perugia, Cagliari, Catania e Bari per poi arrivare, entro l’autunno 2016, a Firenze, Genova, Napoli, Padova e Palermo.
Il cavo in fibra verrà successivamente portato in altre località, in tempi brevi, per arrivare ad un totale di 40 città. Lo “step” finale prevede la copertura di un totale di 224 località, tutte appartenenti ai cluster A e B.
Starace ha poi chiarito che Roma non sarà interessata dal “piano Enel” perché la rete elettrica della Capitale non è di proprietà dell’azienda.