Open Fiber, azienda partecipata al 50% da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, sta lavorando sulla copertura con tecnologie a banda ultralarga delle aree bianche del Paese (altrimenti dette “a fallimento di mercato”): Copertura fibra ottica Infratel: ecco tutti i comuni d’Italia dove sono iniziati i lavori.
Parallelamente, però, Open Fiber si sta da da tempo dedicando alla realizzazione di una “rete alternativa”: nella home page del sito ufficiale si possono trovare indicazioni sulle località già raggiunte dalla fibra ottica a 1 Gbps in downstream e consultare i piani di copertura (vedere anche Open Fiber presenta la sua dorsale Internet ZION: 200 Gbps per canale e oltre).
Torino è tra le città della Penisola che già possono, in alcune zone, beneficiare della connettività ultraveloce di Open Fiber che, lo ricordiamo, viene poi commercializzata da parte degli operatori con cui l’azienda ha stretto accordi.
Per la città di Torino, il servizio FTTH (Fiber-to-the-Home) a 1 Gbps di Open Fiber viene venduto alla clientela finale – privati e utenti business – da Vodafone, Wind Home/Infostrada, Wind Tre Business, 3 Fiber, Tiscali e BBBell.
Dopo aver coperto circa 350.000 unità immobiliari torinesi, con un investimento di 120 milioni di euro, è di queste ore la notizia della stipula di un nuovo accordo tra la città di Torino e Open Fiber: la giunta comunale ha infatti approvato un accordo che disciplina i reciproci impegni per l’implementazione dell’infrastruttura volta alla fornitura dei servizi a banda ultralarga nel territorio cittadino.
Il nuovo traguardo consiste nel portare la fibra FTTH in ulteriori 150.000 unità immobiliari torinesi stanziando 50 milioni di investimenti.
Torino viene considerata da Open Fiber come un “modello vincente”: “il rinnovo è propedeutico ad un nuovo investimento, con cui intendiamo rafforzare il nostro contributo nel trasformare Torino in una vera Smart City, e per questo proseguiremo anche il progetto Riconnessioni, sottoscritto con la Fondazione per la Scuola Compagnia di San Paolo, per portare la fibra ottica in 350 scuole della città e dell’hinterland“, ha commentato Guido Garrone, Direttore Network & Operations Cluster A e B di Open Fiber. “Oggi per Open Fiber comincia una nuova sfida per confermare Torino come la seconda città più cablata d’Italia dopo Milano, in un momento storico che vede la fibra ottica e la banda ultra larga sempre più fattori determinanti per il futuro del Paese, oltreché delle telecomunicazioni“.