Con il preciso obiettivo di individuare più efficacemente le fake news e prevenirne la loro diffusione attraverso il social network, Facebook ha iniziato ad assegnare un punteggio da 0 a 1 a ciascun iscritto.
Il nuovo indice di attendibilità di ciascun utente Facebook, come spiegano i tecnici della società di Mark Zuckerberg, non va considerato come un indicatore assoluto della credibilità di un individuo quanto, piuttosto, uno dei “segnali” che andranno a comporre l’identikit del soggetto.
Il punteggio assegnato a ogni utente di Facebook è quindi solamente uno dei parametri che il social network prende in esame. Tra i tanti vi è anche l’abitudine, da parte dei singoli iscritti, di segnalare come problematici contenuti che non lo sono affatto, soltanto perché non sono d’accordo con quanto manifestato o perché l’introduzione non è di loro gradimento.
La necessità di arginare la diffusione delle fake news cozza con quello che sarà un atteggiamento sempre più comune tra i social network e le altre piattaforme per la condivisione dei contenuti. Le società, utilizzando algoritmi automatizzati, si ergeranno sempre più a giudici scegliendo di volta in volta quali argomenti meritano maggiore visibilità e quali invece, evidenziando i tratti di fake news, devono essere “affossati”.
È la posizione espressa ad esempio da Claire Wardle, direttrice di First Draft, realtà no-profit nata in seno alla Harvard Kennedy School e impegnata sulle sfide che l’era digitale pone sul tema della fiducia e della veridicità. La Wardle spiega che “non conoscere quali parametri vengono usati da Facebook per giudicare gli utenti è piuttosto scomodo. Ma va detto che se li rivelassero, sarebbe più facile aggirare gli algoritmi usati per la verifica dei contenuti“.
I portavoce di Facebook spiegano che se un utente segnala come falsa una notizia e questa venisse successivamente confermata come fake news, l’indice di credibilità dell’iscritto tenderà ad aumentare e le sue successive valutazioni verranno gestite con l’autorevolezza che meritano. Diversamente, l’utente subirebbe una penalizzazione per quanto riguarda il suo indice di credibilità.
Nell’articolo Fake news: cosa sono, come riconoscerle e perché sono diventate un problema abbiamo fornito alcuni strumenti per riconoscere le fake news e non cadere nei tranelli.