Si chiama Fairphone lo smartphone Android sviluppato e commercializzato dall’omonima società olandese che diversamente rispetto ai concorrenti nasce con un obiettivo primario ovvero quello di mettere nelle mani degli utenti un dispositivo mobile resistente e durevole.
Come i predecessori Fairphone 4 è uno smartphone modulare facilmente riparabile tanto a aver ottenuto il massimo punteggio da iFixIt: 10 su 10.
Questo perché Fairphone mette a disposizione degli utenti un completo store online attraverso il quale vengono venduti non solo gli smartphone ma anche i pezzi di ricambio.
Fairphone vuole essere un “telefono sostenibile” che nasce grazie all’economia circolare: lo smartphone utilizza materiali di riciclo acquisiti da soggetti che operano in modo responsabile tutelando i diritti dei lavoratori.
Rispetto al Fairphone 3, Fairphone 4 poggia su più materie ottenuto con il commercio equo e solidale ma la società al momento non può usare solo materiali di questo tipo. Ad esempio Fairphone ottiene “oro equo” da alcune catene di approvvigionamento ma non usa ancora “oro equo” per tutti i componenti.
In un’intervista rilasciata a un magazine tedesco il CEO di Fairphone, Eva Gouwens, ha sottolineato che il ridotto ciclo di vita degli smartphone moderni costituisce un grave problema.
Ogni anno si comprano 1,4 miliardi di smartphone e se ne producono ancora di più; in media questi vengono usati in Europa per 26 mesi e poi solo il 20% viene riciclato.
Fairphone 4 è la risposta dell’azienda per contribuire a migliorare il quadro attuale: per la prima volta viene distribuito con una garanzia di 5 anni. Per ogni Fairphone venduto, inoltre, l’azienda ricicla o ricondiziona un vecchio dispositivo in modo che la produzione sia di fatto “neutrale” in termini di impatto sull’ambiente.
“Abbiamo sviluppato il Fairphone 4 con l’idea che sarà sempre attuale anche nel caso di usi prolungati“, racconta Gouwens. “Ecco perché abbiamo investito in tecnologie come il 5G“. ll fine ultimo non è però quello di presentare degli smartphone di fascia alta: Fairphone vuole semplicemente mantenere il gap rispetto ai top di gamma di altri produttori il più ridotto possibile.
Di fatto confermando di essere praticamente già pronta per soddisfare i requisiti che l’Unione Europea potrebbe in futuro imporre ai produttori di smartphone (scontato che Fairphone potrà esporre l’indice di riparabilità migliore in assoluto), Gouwens ha detto che lo scorso anno, per la prima volta, la sua azienda ha fatto segnare un utile dopo anni di perdite.
“Molte persone mi hanno chiesto se sia giusto che noi, come azienda guidata da una missione, facciamo profitti. E penso che sia proprio questa la chiave: una volta abbiamo dovuto esortare gli investitori a ordinare pezzi di ricambio. Il profitto ti rende indipendente e ti dà più possibilità di investire, sviluppare nuovi prodotti e fare ricerca“.