In attesa di capire come Facebook Rooms sarà integrata in WhatsApp (WhatsApp Web permetterà di organizzare videochiamate fino a 50 partecipanti), la nuova funzionalità per avviare videochiamate di gruppo è stata ufficialmente attivata dal social network di Mark Zuckerberg ed è da poco tempo utilizzabile dall’intera base di utenti.
Per creare videoconferenze con un massimo di 50 partecipanti, si possono usare i client di Facebook Messenger aggiornati per Android e iOS oppure le applicazioni da installare su sistemi desktop e notebook Windows (disponibile sul Microsoft Store) e macOS.
Come spiegato nel comunicato ufficiale, le videoconferenze possono essere create da Facebook (per il momento questa possibilità è fruibile solo dagli utenti residenti in Nord America) oppure, appunto, dall’app Messenger.
Il sistema allestirà, su richiesta dell’utente, una sorta di “stanza” virtuale alla quale potranno poi collegarsi tutti i vari partecipanti.
L’organizzatore della “riunione online” ha la facoltà di controllare chi si collega con la “stanza”, rimuovere i partecipanti e bloccare ulteriori accessi.
Si può scegliere di far partecipare singoli amici, i membri di interi gruppi creati su Facebook, condividere il link mediante altri canali di comunicazione e programmare la data e l’ora del meeting (la “stanza” virtuale verrà così automaticamente aperta).
I tecnici di Facebook hanno aggiunto che continueranno, nel corso delle prossime settimane, ad aggiungere nuove funzionalità a Rooms rendendolo una concreta alternativa alle tantissime proposte oggi disponibili.
Ovviamente il “target” di Facebook Rooms sono gli utenti privati, non i professionisti, gli utenti aziendali o i docenti. Il vantaggio, però, è nel numero di utenti che possono partecipare e nel fatto che Facebook non impone alcuna restrizione sulla durata delle videoconferenze.
Una delle caratteristiche più simpatiche è poi quella che permette non soltanto di cambiare sfondo per il proprio flusso video ma anche di inserire immagini a 360 gradi.
Una serie di filtri, inoltre, consentono di illuminare il volto, applicare una serie di “giochetti” con la realtà aumentata, modificare la resa dello spazio circostante e molto altro ancora.