Facebook vuole affrontare con decisione il grave problema delle notizie false ed ingannevoli che sul celebre social network trovano terreno fertile.
È innegabile: Facebook è diventato, per molti, una delle principali fonti d’informazione anche se – trattandosi di contenuti condivisi direttamente dagli utenti – non si hanno garanzie sulle fonti e le “bufale” sono davvero all’ordine del giorno.
Nel feed di Facebook appaiono frequentemente notizie diffuse con l’unico scopo di generare interesse – anche a torto – e produrre il maggior numero di clic possibile.
Il fenomeno del clickbaiting prospera da tempo su Facebook perché – anche con inserzioni a pagamento – sono in molti a sfruttarne l’enorme cassa di risonanza.
Ecco allora che appaiono improbabili articoli prodotti da siti che mirano a portare nelle loro pagine quanti più visitatori possibile e che spesso scimmiottano i nomi a dominio di testate famose e rispettabili.
Facebook ha così deciso di realizzare un esperimento chiamando in causa gli utenti del social network e chiedendo il loro aiuto per scoprire le notizie false e tendenziose.
L’esistenza della nuova “funzionalità” – che per il momento non è ancora apparsa sui feed italiani di Facebook – è stata rilevata da un giornalista statunitense, Chris Krewson.
Krewson ha notato come un articolo di una nota testata online – il Philadelphia Inquirer -, condiviso su Facebook, riportasse in calce una sorta di sondaggio.
Facebook is asking whether this @PhillyInquirer headline is fake? pic.twitter.com/cCUpwtvQlS
— Chris Krewson (@ckrewson) 5 dicembre 2016
Con tale “sondaggio”, Facebook chiedeva di dare un giudizio al titolo della notizia con lo scopo di individuare l’utilizzo di un linguaggio ingannevole. L’utente può esprimere il suo parere oppure ignorare la richiesta e passare oltre.
Facebook ha ufficialmente confermato l’esperimento senza però dare una spiegazione sul suo funzionamento, su come vengono raccolti i dati ed in base a quali criteri vengano poi scelte le notizie da sottoporre al giudizio degli utenti.
Mark Zuckerberg ha già da qualche tempo dichiarato guerra alle notizie false e a quelle recanti un titolo ingannevole: i tecnici di Facebook hanno già sviluppato algoritmi per automatizzarne l’individuazione ma adesso viene chiesto anche l’aiuto degli utenti.
L’efficacia del test appena approntato da Facebook è comunque tutta da verificare anche perché sarebbe sempre possibile dare un giudizio volutamente falso nel sondaggio. È quindi probabile che il giudizio degli utenti venga incrociato con le indagini svolte in automatico.