Alcune fonti vicine a Facebook appena qualche giorno fa indicavano il 17 maggio prossimo come data ufficiale per lo sbarco dell’azienda di Mark Zuckerberg in borsa (ved. questo nostro articolo). Oggi, il Wall Street Journal rivela che la data del debutto sul NASDAQ, l’indice dei principali titoli tecnologici della borsa statunitense, dovrebbe essere il 18 maggio. Il prezzo delle azioni verrà fissato soltanto 24 ore prima del debutto in borsa tanto atteso da molti investitori.
Il potenziale del social network è più che robusto ma Zuckerberg riuscirà a sfruttarlo, capitalizzandolo al massimo? “Penso che la reazione da parte di Wall Street sarà molto positiva. Un sacco di investitori vogliono possedere azioni Facebook“, spiega Timothy Loughran, professore di economia presso l’University of Notre Dame.
I numeri che Facebook porta in dote a Wall Street sono straordinari: 845 milioni di utenti mensili, più della metà dei quali si collega con una frequenza giornaliera. Nel 2011, l’azienda ha registrato 3,7 miliardi di dollari di entrate con gli utili cresciuti del 65%, fino a 1 miliardo di dollari. Negli ultimi due anni il fatturato è quintuplicato, mentre gli utili sono più che quadruplicati. La quotazione dovrebbe portare circa 10 miliardi di dollari.
“I numeri dimostrano che i sociali network non sono solamente una moda passeggera e che possono essere sfruttati per fare soldi“, ha dichiarato Michael Gartenberg, un analista di Gartner che si esprime anche sulle modalità con cui sino ad oggi il denaro è fluito nelle case del social network in blu: “Facebook deve stare molto attento, un utente insoddisfatto non è un utente coinvolto“. L’ammonizione di Gartner si riferisce agli annunci pubblicitari che il sito di Zuckerberg dispone sulle pagine del social network: secondo Gutenberg non si può tirare troppo la corda ed un numero troppo elevato di inserzioni potrebbero allontanare gli utenti come successo nel caso di MySpace.
Il rischio di annunci troppo numerosi e troppo aggressivi è più che realistico. Facebook lo sa, ed è anche consapevole che un suo rivale molto pericoloso, Google+, sta crescendo a vista d’occhio, avendo fatto segnare un bel balzo in avanti da giugno dello scorso anno.
Per quanto concerne la collocazione in borsa di Facebook, non tutti gli osservatori sono concordi riguardo al valore della capitalizzazione: per alcuni la cifra complessiva si aggirerebbe intorno ai 100 miliardi di dollari, per altri sarebbe da ricomprendere tra i 50 ed i 60 miliardi.
È pacifico dunque che l’approdo in borsa per Facebook non debba costituire un punto di arrivo ma piuttosto un punto di partenza. Facebook dovrà esplorare al massimo il mondo delle applicazioni web e trovare il modo giusto per ricavare entrate dai dispositivi mobili sempre più amati dagli utenti, senza riempire – allo stesso tempo – le sue pagine di pubblicità troppo aggressiva. La sfida è appena iniziata.