L’ex CEO di Apple John Sculley (è stato amministratore delegato della Mela dal 1983 al 1993) ha presentato due nuovi smartphone che verranno inizialmente presentati sui mercati emergenti ma che successivamente potrebbero essere commercializzati su scala globale.
Si tratta di smartphone Android che verranno presentati con il marchio Obi Worldphone e che non costeranno più di 250 dollari.
Obi Worldphone ha già proposto alcuni telefoni nell’intervallo di prezzo compreso tra i 70 ed i 200 dollari ma, secondo quanto riportano fonti d’Oltreoceano, il fatto di averli realizzati appoggiandosi esclusivamente ad aziende cinesi sarebbe stato un errore.
I nuovi smartphone SF1 e SJ1.5 di Obi Worldphone, sottolinea oggi Sculley, sono stati “concepiti in quel di San Francisco“. Il designer, tra l’altro, è un altro ex di Apple, Robert Brunner.
Sul versante delle caratteristiche, i due smartphone di Sculley non si differenziano granché dai prodotti Android di fascia media. Ciò che li contraddistingue sono alcune soluzioni, appunto, in fatto di design come il display in vetro leggermente rialzato.
Il display, da 5 pollici, ha una risoluzione pari a 1920 x 1080 pixel (443 ppi). La fotocamera principale è da 13 Megapixel; quella frontale da 5 Megapixel.
SF1 costerà 249 dollari ed integra un processore Snapdragon 615 processor, supporto LTE, 16 o 32 GB di storage e 2 o 3 GB di RAM a seconda dei modelli.
Il secondo smartphone (SJ1.5) è molto più economico (costerà appena 149 dollari), poggia su di un processore MediaTek, non offre il supporto per la connettività LTE, il display da 5 pollici ha una risoluzione pari a 1280 x 720 pixel ed è disponibile solo nella variante con 16 GB di storage.
Entrambi i dispositivi sono dotati di una batteria da 3.000 mAh.
Sculley, come avevamo riportato nel nostro articolo Tre anni senza Steve Jobs, il ricordo di Apple, sembra essere stato il responsabile dell’allontanamento di Steve Jobs, nel 1985, da Apple.
Due anni più tardi Sculley sosteneva che per Jobs “Apple avrebbe dovuto diventare una meravigliosa società di prodotti di largo consumo. Un progetto lunatico. L’high-tech non può essere progettata e venduta come un prodotto di consumo“. Jobs sarebbe poi risalito in sella, a cavallo di Apple, nel 1997 e sappiamo poi tutti com’è andata a finire.
Recentemente Sculley ha ammesso che allontanare Jobs fu un madornale errore ma volle precisare, almeno secondo la sua versione, che fu l’indimenticato fondatore dell’azienda ad andarsene volontariamente. Jobs, da parte sua, dichiarò che il licenziamento da Apple lo aiutò a ripartire con impegno, passione e convinzione. Anzi, fondare NeXT significò per Jobs entrare “in uno dei periodi più creativi della sua vita“.
Maggiori informazioni sugli smartphone di Sculley sono consultabili sul sito ufficiale di Obi Worldphone.