Nonostante buona parte della popolazione mondiale stia ancora attendendo l’arrivo di reti capaci di supportare adeguatamente gli standard e le tecnologie 4G (secondo il report aggiornato di GSMA Intelligence, solo il 7% di tutte le connessioni mobili sarebbero effettuate usando LTE/4G), la Commissione Europa ed il governo cinese hanno annunciato quest’oggi di aver siglato un accordo che mira a gettare le basi per la diffusione del 5G.
Le tecnologie le reti 5G promettono di veicolare i dati fino a 20 Gbps, venti volte più rapidamente rispetto al gigabit per secondo offerto, almeno sulla carta, dal 4G.
La Commissione Europea ha deciso di stanziare una somma pari a 800 milioni di dollari in ricerca e sviluppo per ciò che riguarda tecnologie di quinta generazione. Difficile, però, che la tecnologia sia matura per il 2020. Molti standard legati al 5G non sono stati ancora approvati e sono ancora ampiamente oggetto di discussione.
Nei test 5G sinora effettuati, ad esempio, da Samsung ed Ericsson, le velocità di picco raggiunte sono ancora lontane dai 20 Gbps menzionati in precedenza ma la promessa appare, dal punta di vista tecnico, più che realizzabile concretamente.
Per adesso il mercato sta ancora attendendo i primi processori (SoC) capaci di sfruttare adeguatamente LTE/4G (abbiamo recentemente parlato del nuovo Qualcomm Snapdragon 820: Snapdragon 820 trasferirà dati fino a 600 Mbps via LTE) quindi è altamente probabile che, di fatto, il 5G possa essere alla portata dei più non prima del 2025.
La possibilità di scaricare un film Blu-Ray in un secondo, però, dovrà portare necessariamente gli operatori di telefonia a rivedere od eliminare completamente le soglie di traffico sino ad oggi imposte.