Estate calda per i ransomware: casi raddoppiati nel mese di giugno

Estate calda per i ransomware, casi raddoppiati a giugno ed "effetto MOVEit": come evitare potenziali disastri.

Quando si parla di estate calda, non ci si riferisce solo alle temperature. Nel mese di giugno, infatti, secondo una ricerca si è verificata un’impennata di attacchi ransomware.

Stando a quanto mostrato da Axios, gli hacker non vanno di certo vacanza. Rispetto a giugno 2022, nel 2023 lo stesso periodo ha visto il doppio dei casi.

L’analisi ha preso in esame 456 vittime nel corso dello scorso mese, sebbene questo numero potrebbe essere molto più alto. L’elenco, infatti, non include le organizzazioni che hanno pagato il loro riscatto e i cybercriminali che preferiscono mantenere segreti i numeri delle loro attività illegali.

Il caso MOVEit e la prevenzione da attacchi ransomware

In questo senso, secondo gli esperti, l’attacco che ha coinvolto MOVEit ha dato il via a un effetto a catena che, nel corso dei mesi successivi, ha influenzato i casi di ransomware. Non per niente, tenendo conto dei dati di Corvus (compagnia di assicurazioni informatiche), il 20% di vittime ha in qualche modo a che fare con il caso MOVEit.

Nonostante i ransomware siano una forma di attacco che prende solitamente di mira aziende, al giorno d’oggi si tratta di una minaccia per chiunque navighi online.

Per evitare potenziali infezioni è importante informarsi come singoli utenti e promuovere la formazione presso il personale della propria azienda. Un secondo passaggio utile riguarda l’adozione di un antivirus efficace e l’aggiornamento costante dello stesso e dei sistemi operativi che hanno contatti diretti con la rete.

Adottare un backup dei file più preziosi, magari sfruttando la tecnologia cloud, permette di evitare la perdita dati in caso di ransomware. A prescindere da tutte le altre precauzioni, poi, avere sempre e comunque la massima prudenza è di fondamentale importanza.

Fonte: kjzz.org

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti