Nelle scorse ore, il giudice James Donato ha emesso la sentenza definitiva riguardo una controversia tra Epic Games e Google. Per il giudice, Google Play dovrà permettere il download di app store di terze parti senza particolari limitazioni.
Di fatto, la sentenza premia Epic, che negli scorsi mesi si era mossa legalmente contro il colosso di Mountain View. Nello specifico, oltre al verdetto favorevole, la piattaforma ha ottenuto anche altri risultati concreti, con misure che Google dovrà prendere per modificare il proprio store digitale.
A partire dal primo novembre 2024 per tre anni, Google dovrà seguire diverse direttive imposte dal tribunale. Tra di esse figura lo stop alla richiesta di fatturazione per le app distribuite tramite Google Play oltre a diverse concessioni agli sviluppatori. Essi potranno informare gli utenti rispetto ad altri mezzi di pagamento esterni a Google Play, creare link per i download esterni e stabilire i propri prezzi in modo indipendente.
Il verdetto premia Epic: ecco le misure che dovrà adottare Google con il suo store
Lo stesso giudice ha sancito come l’azienda non potrà in alcun modo offrire agli sviluppatori denaro o vantaggi per lanciare le loro app sul Play Store in esclusiva o per non lanciare le loro app sugli store rivali. Inoltre Google non potrà offrire ai produttori di smartphone o entità simili vantaggi per la preinstallazione di Play Store o per impedire azioni simili di piattaforme concorrenti.
Il giudice Donato ha concesso a Google otto mesi di tempo per attuare tali direttive. A vegliare sull’operato della compagnia vi sarà un comitato tecnico, costituito da tre persone scelte congiuntamente da Google ed Epic. I tre dovranno supervisionare sull’operato dell’azienda, esaminando eventuali controversie.
Non è la prima volta che Epic Games si muove legalmente contro un colosso tecnologico. Negli scorsi mesi, la piattaforma di gaming si è scontrata più volte con Apple per questioni legate all’App Store.