Entro il 2027 smartphone con batterie rimovibili: ecco la soluzione Apple

Il concetto di batteria rimovibile si fa largo anche in casa Apple: è il risultato delle decisioni prese dalla Commissione Europea. La tecnologia a induzione elettrica che permette un più semplice distacco della batteria da sostituire.

La Commissione Europea ha stabilito che entro il 2027 tutti gli smartphone commercializzati nei Paesi dell’Unione dovranno consentire la rimozione e la sostituzione delle batterie da parte degli utenti. Un’azienda come Apple, che ha dimostrato a più riprese di mal tollerare alcune decisioni via via adottate in ambito europeo (si pensi al caricabatterie universale basato su connettore USB-C), si sta preparando per l’importante novità.

Attualmente, la batteria dell’iPhone è fissata alla scocca del dispositivo con del nastro adesivo, rendendo la sostituzione della batteria molto difficile. È necessario rimuovere l’adesivo con delle pinzette e, se il nastro si danneggia durante l’operazione, bisogna usare il calore o un solvente per eliminarlo completamente. Inoltre potrebbe rendersi necessario necessario l’utilizzo di speciali apparecchiature per installare in sicurezza la nuova batteria.

Batteria rimovibile anche su iPhone 16: come funziona la tecnologia di distacco a induzione elettrica

La tecnologia che Apple utilizzerà in uno dei nuovi modelli di iPhone 16 si chiama distacco adesivo a induzione elettrica. Avvolgendo la batteria in un involucro in metallo anziché in un foglio di alluminio, è possibile applicare un impulso elettrico per separarla facilmente e rimpiazzarla con una nuova.

Il noto analista Ming-Chi Kuo ha indicato che Apple renderà la scocca della batteria dell’iPhone 16 Pro Max in acciaio inossidabile, per facilitarne la sostituzione.

Secondo le indiscrezioni, l’introduzione della nuova tecnologia sarà graduale per poi essere applicata a tutti gli iPhone 17 nel corso del 2025. Pur essendo attivabile anche dagli utenti finali, seppur con una serie di accortezze non di poco conto, la Mela verosimilmente continuerà a suggerire di rivolgersi ai centri autorizzati per la rimozione e sostituzione della batteria.

Così come gli altri produttori di dispositivi mobili, Apple potrebbe comunque essere esentata dall’osservare l’obbligo relativo alla possibilità di sostituire le batterie. La prescrizione potrebbe infatti essere bypassata certificando il rispetto di alcuni requisiti minimi: conservazione di almeno l’83% della capacità originale dopo 500 cicli di carica e dell’80% dopo 1.000 cicli completi.

L’attuale iPhone 15 soddisfa i 1.000 cicli di scarica/scarica ma non riesce a garantire l’83% della capacità dopo 500 cicli. Per questo, Apple si sarebbe attivata per consentire una più semplice sostituzione della batteria.

L’azienda tedesca Tesa, specializzata nella progettazione e realizzazione di adesivi, ha dimostrato nel dettaglio come funziona il distacco a induzione elettrica.

iPhone 16 Pro Max, batteria più capiente e scocca in acciaio inossidabile

Ming-Chi Kuo ha aggiunto che le celle della batteria del prossimo iPhone 16 Pro Max avranno una densità energetica (Wh/kg) aumentata. La Mela potrà così assicurare una maggiore durata della batteria mantenendo le stesse dimensioni, oppure ridurrà le dimensioni della batteria mantenendo inalterata la durata.

L’introduzione della scocca in acciaio inossidabile deriva dalla necessità di ottimizzare la dissipazione del calore. Accrescere la densità energetica, infatti, implica inevitabilmente un aumento della temperatura durante il funzionamento della batteria. Oltre a semplificare la sostituzione della batteria, inoltre, il nuovo involucro in acciaio garantirà una migliore protezione per la batteria e per l’intero sistema iPhone.

Storicamente, Apple ha migliorato i suoi iPhone in modo da renderli resistenti all’immersione in acqua e durevoli. Queste caratteristiche, tuttavia, contribuiscono a rendere il device più difficile da riparare.

Nel corso degli ultimi anni, il legislatore si è maggiormente attivato nell’ottica di promuovere regolamentazioni che guardino al cosiddetto “diritto alla riparazione“. Sulla scorta delle decisioni assunte a livello centrale, nel vecchio continente, Apple è stata quindi costretta a modificare più volte il design dei suoi iPhone.

Credit immagine in apertura: Apple.

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