Hanno fatto un gran parlare le recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato di ENEL, Francesco Starace, che ha ipotizzato un ingresso della principale azienda produttrice e distributrice di energia elettrica nel mercato della connettività a banda larga: Fibra ottica con ENEL anche nelle aree digital-divise?.
Come ha confermato oggi Starace, gli operatori delle telecomunicazioni usano già i cavidotti ENEL ed a breve lo schema potrebbe essere esteso al cosiddetto “ultimo miglio”.
ENEL, insomma, potrebbe sfruttare la rete esistente e l’imminente sostituzione dei contatori per portare la banda ultralarga fino ai modem degli utenti finali.
La società elettrica non si trasformerebbe in un operatore di telecomunicazioni (“lungi da noi l’idea di un ritorno al passato dell’ENEL multiutility“, ha dichiarato Starace) ma offrirebbe alle aziende terze di raggiungere i potenziali abbonati attraverso la sua rete, posando la fibra per conto degli operatori nell’ultimo miglio.
Non si tratterebbe, quindi, di una soluzione “powerline“: troppi sarebbero i problemi da superare (la risorsa che collega le cabine ENEL ai contatori è di solito condivisa da moltissime utenze). L’intervento di ENEL, invece, sarebbe incentrato sul passaggio dei cavi in fibra ottica da effettuarsi più o meno simultaneamente con la sostituzione dei vecchi contatori elettrici.
Lo stesso amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, “ha aperto” ad ENEL non considerando l’attività della società elettrica come una “minaccia” quanto, viceversa, come un’ottima opportunità per migliorare il proprio business, raggiungere una più vasta schiera di utenti e velocizzare il processo di diffusione dell’ultra broadband lungo lo Stivale.