Enel potrebbe davvero entrare nel mercato delle telecomunicazioni. L’amministratore delegato della società, Francesco Starace, aveva fermamente negato l’esistenza di qualunque progetto che porti a configurare Enel come una sorta di multiutility ossia di una società impegnata nella contemporanea fornitura di molteplici servizi all’utenza finale: ENEL porterà la banda ultralarga sull’ultimo miglio.
La principale azienda italiana produttrice e distributrice di energia elettrica dovrebbe quindi limitarsi a mettere a disposizione le sue infrastrutture di rete agli operatori di telecomunicazioni.
La novità è che Prysmian, specializzata nella produzione di cavi per applicazioni nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni, ha presentato ad Enel quello che viene descritto come un prodotto vincente nella partita della banda ultralarga.
Enel potrebbe quindi usare il cavo di Prysmian, società italiana con sede a Milano, per far transitare su di un unico mezzo sia l’energia elettrica che i dati con tecnologia in fibrica ottica.
Sulla carta sembrerebbe la soluzione perfetta, capace di contribuire a mandare in pensione la stessa rete in rame di Telecom Italia ed alla risoluzione del problema dell'”ultimo miglio”.
Questo tipo di innovazione, inoltre, a detta dei diretti interessati, rientrerebbe perfettamente nei futuri piani di Enel per la sostituzione dei contatori per l’energia elettrica.