Oltre quattro mesi dopo l’ultima release di Neo, gli sviluppatori del progetto EndeavoursOS basato su Arch hanno annunciato la disponibilità di EndeavourOS Mercury. Questa nuova versione, alimentata dal kernel Linux 6.13 e costruita sulla solida base delle precedenti ISO di EndeavourOS, introduce una serie di aggiornamenti e nuove funzionalità che migliorano significativamente il processo di installazione e l’esperienza utente. Tra queste vi è Calamares 25.02. Questa versione dell’installer risolve diversi problemi, tra cui correzioni per le doppie voci nelle selezioni EFI e problemi con l’opzione “sostituisci partizione“. EndeavourOS Mercury include anche Firefox 135, Mesa 24.3 e Xorg 21.1, che garantiscono un ambiente grafico stabile e ottimizzato, Nvidia 570.86 e il kernel Linux 6.13.
EndeavourOS Mercury: temi scuri inclusi nei maggiori ambienti desktop
L’ambiente live stesso ottiene diversi miglioramenti degni di nota. Ad esempio, EndeavourOS Mercury ora include una funzionalità di test della memoria per sistemi basati su EFI. Risolve poi i problemi relativi alle installazioni BIOS/Legacy. Dal lato desktop, essendo una distribuzione basata su Arch, questa versione porta solo le ultime novità e il meglio dall’ecosistema KDE. Gli utenti troveranno un ambiente desktop Plasma 6.2.5 accompagnato dalla raccolta di app KDE Gear 24.12.2 e Frameworks 6.10.
Inoltre, sono stati introdotti temi scuri predefiniti sugli ambienti desktop più diffusi: KDE (6.2), GNOME (47), Xfce (4.20), MATE (1.28), Budgie (10.9) e Cinnamon (6.4). Tali temi offrono un aspetto elegante e moderno fin dall’inizio. Per GNOME, il passaggio dalla modalità chiara a quella scura aggiorna automaticamente gli sfondi. Inoltre, il tema di Xfce è ora più vicino alla configurazione predefinita dell’ambiente desktop, preservando l’aspetto familiare apprezzato da molti utenti. Un punto cruciale per gli attuali utenti di EndeavourOS Mercury è che le modifiche riguardano principalmente l’ambiente live, l’installer Calamares e solo le nuove installazioni. In altre parole, per gli utenti attuali, installare Mercury da zero non è necessario, basta soltanto installare il sistema
Tuttavia, vale la pena notare che Mercury ISO include il miglioramento degli elenchi mirror di ranking. Ciò assicura che i repository scelti riflettano le preferenze dell’utente anche durante la sessione live. Per maggiori informazioni, è possibile consultare l’annuncio della release. Se si opta per una nuova installazione, EndeavourOS Mercury può essere scaricato direttamente dalla home page del sito web del progetto.